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di Angelo Barraco
Vibo Valentia – E’ in corso un’operazione dei Carabinieri, del Nucleo di Polizia Tributaria e della Guardia di Finanza di Vibo Valentia con supporto da parte della Polizia Tributaria di Milano e Bologna in diverse località in provincia di Vibo Valencia, Roma, Milano, Monza, Padova, Messina con esecuzione di un provvedimento di confisca di beni nei confronti di esponenti della cosca della ‘ndrangheta Tripodi di Vibo Valentia Marina.
Ai soggetti sono contestati i reati di associazione mafiosa, trasferimento fraudolento di valori, estorsioni. Illecita detenzione di armi, usura. La confisca dei beni arriva a seguito di indagini coordinate dal Procuratore aggiunto della Dda di Catanzaro, Giovanni Bombardieri e dal sostituto Pierpaolo Bruni. A 6 soggetti è stata applicata la sorveglianza speciale con l’obbligo di dimora. Sono 13 le aziende colpite dal decreto e queste ci sono bar e ristoranti situati in pieno centro a Roma e a Milano e diverse imprese di Padova, Vibo Valentia, Milano e Roma, ci sono anche quote societarie della provincia di Bologna.
Sono stati confiscati 31 immobili a Roma e Vibo Valentia, tra essi ci sono 10 fabbricati prestigiosi a Milano e Roma, 21 terreni a Roma e Vibo Valentia e 13 tra automezzi e autoveicoli. Il valore dei beni ammonta a circa 37 milioni di euro. Le indagini hanno portato all’individuazione di un’organizzazione che si infiltrava, attraverso le società riconducibili ad esponenti del clan, nei lavori pubblici nella costa Vibonese. La cosca era diventata predominante in campo di usura, questo ultimo passaggio citato è stato accertato oggettivamente dalle estorsioni fatte dal clan ad altri operatori economici.
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