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Ignazio Marino si è scontrato con la verità di Papa Francesco. E la toppa, a detta di molti, sembra essere peggio del buco
di Cinzia Marchegiani
Roma – Papa Francesco dopo il viaggio che lo ha portato a Cuba e poi negli Stati Uniti è tornato a Roma, l’aereo atterrato all’aeroporto di Ciampino era partito da Philadelphia. Un viaggio importante per Bergoglio e per il destino del mondo e le sue guerre.
Tanti i temi affrontati in una conversazione con i giornalisti a bordo con il Pontefice. Papa Francesco mette anche termine alle polemiche su un ipotetico invito che lo stesso pontefice avrebbe riservato al sindaco di Roma per partecipare all’ “Incontro mondiale delle famiglie di Philadelfia”.
Così ai giornalisti presenti a bordo sul volo diretto che lo ha portato in Italia da Philadelfia, Bergoglio ha risposto categorico, come a non volerci più tornare sopra: "Io non ho invitato il sindaco Marino, chiaro? Ho chiesto agli organizzatori e neanche loro lo hanno invitato. Lui si professa cattolico: è venuto spontaneamente”.
Il giornale “Il Messaggero” aveva pubblicato l’intervista di Marino dove lui stesso spiegava le motivazioni del nuovo viaggio che avrebbe fatto nonostante avesse trascorso da poco le ferie in America. Per mettere a tacere le critiche che gli stessi cittadini romani gli avevano rivolto, il Sindaco rispondeva così: “Si tratta di un viaggio brevissimo ma molto importante, in un momento storico per la Chiesa e per gli Stati Uniti: è il primo viaggio di Papa Bergoglio negli Usa. Quando a giugno scorso mi è stato riferito che avrebbero avuto piacere della mia presenza in tre appuntamenti del Santo Padre a Philadelphia, ma soprattutto all’incontro con le famiglie, ho detto a monsignor Paglia che sarei stato molto lieto di partecipare all’organizzazione della visita».
Il Sindaco Marino, sul suo profilo Facebook, il 22 settembre 2015, metteva a conoscenza i dettagli del suo nuovo viaggio: “Vedo che, come ogni volta, un mio viaggio si trasforma in polemica. Vediamo di fare chiarezza: domani partirò per New York, dove incontrerò in Consolato i filantropi e mecenati a cui porterò progetti immediatamente cantierabili di restauro delle bellezze della nostra città: dal Mausoleo d'Augusto alla Cisterna delle Sette Sale. A New York in quei giorni incontrerò anche Michael Bloomberg oltre ad alcuni imprenditori del settore immobiliare che voglio interessare all'alienazione del nostro patrimonio. Poi raggiungerò Philadelphia, che in quei giorni ospiterà il Papa. L'invito mi è arrivato dal sindaco, con cui ho parlato a lungo dell'accoglienza, vista l'esperienza di Roma in questo ambito e il Giubileo alle porte. Questo è quanto. Ma aggiungo una cosa, non di poco conto: io sarò ospite, dunque i romani non pagheranno un euro per la mia trasferta. Un viaggio per riportare a Roma accordi e finanziamenti. Questo è il mio obiettivo. Quello di chi critica è probabilmente, ancora una volta, creare confusione e fare disinformazione”.
E ora arriva il comunicato dal Campidoglio dopo che le parole di Papa Francesco hanno fatto il giro del mondo: “Né Bergoglio, né gli organizzatori lo avevano invitato, si è presentato spontaneamente”. Si legge nella nota pubblicata: “Il sindaco non ha mai detto di essere stato invitato da Papa Francesco agli eventi conclusivi dell'Eight World Meeting of Families. Il viaggio a Filadelfia del sindaco di Roma nasce da una serie di incontri avuti con le autorità del Comune americano: a giugno il sindaco Michael Nutter e l'arcivescovo Charles Chaput, insieme a una folta delegazione della città, hanno incontrato Ignazio Marino in Campidoglio proprio in preparazione del viaggio papale e per formulargli l'invito ufficiale. In vista dell'appuntamento dedicato alle famiglie, il sindaco aveva anche incontrato monsignor Vincenzo Paglia con il quale aveva anche discusso della sua presenza all'evento di Filadelfia. Il tutto nasce quindi da una domanda sbagliata nei presupposti e forse posta con l'intenzione di suscitare polemica».
Insomma Ignazio Marino si è scontrato con la verità di Papa Francesco. E la toppa, a detta di molti, sembra essere peggio del buco.
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