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Cronaca

PALERMO, TELEJATO: PINO MANIACI SIMBOLO DELL'ANTIMAFIA INDAGATO PER ESTORSIONE

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Tempo di lettura 3 minutiIl giornalista avrebbe ricevuto somme di denaro e agevolazioni dai Sindaci di Partinico e Borgetto onde evitare commenti critici sull’attività operativa dell’Amministrazione.

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di Angelo Barraco

Palermo – Giuseppe “Pino” Maniaci, direttore dell’emittente televisiva “Telejato”, è indagato per estorsione poiché avrebbe ricevuto somme di denaro e agevolazioni dai Sindaci di Partinico e Borgetto onde evitare commenti critici sull’attività operativa  dell’Amministrazione. Il giornalista avrebbe preteso dai sindaci di Borgetto e Partinico, un contratto per la compagna e in cambio di ciò avrebbe mantenuto una linea morbida in trasmissione in merito alle attività dell’amministrazione.La somma che sarebbe entrata nelle tasche di Maniaci ammonterebbe a poche centinaia di euro e quei video e relative inchieste sarebbero sparite da quell’emittente che ha sempre urlato a gran voce “No” alla mafia e al sistema mafioso. Pochi giorni fa il giornalista ha appreso la notizia e ha scritto sulla sua pagina facebook “Ho fiducia nella ‪#‎magistratura‬ sana. Mi sembra giusto correggere alcune dichiarazioni fatte a caldo perché è evidente che non tutti i magistrati sono da buttare e che non tutta la magistratura è corrotta. Ci sono quelli che non fanno il proprio dovere e noi li abbiamo denunciati, ma c'è anche la magistratura sana che si contrappone a quella che non fa il proprio dovere. Io ho fiducia nella magistratura e sono certo che presto si chiarirà quello che c'è da chiarire”.  
 
Prima ancora aveva scritto  “Io non so se l’indagine a mio carico esiste davvero, ma due sono i casi. Se esiste, allora si fonda su delle calunnie e per questo querelerò i calunniatori. In più ci sarebbe anche il reato di rivelazione del segreto d’ufficio, i responsabili del quale non possono che essere alla procura di Palermo o tra gli investigatori, nei confronti dei quali ovviamente procederò in sede legale. Io comunque non ho niente da nascondere e sono pronto a chiarire tutto. Se l’indagine invece non esiste, allora la notizia è una bufala e sono pronto a denunciare chi ha diffuso notizie false su di me. In tutti e due casi chiedo alla procura di ‪#‎Palermo‬ di uscire dal suo silenzio e di rendere noto come stanno le cose”. Il giornalista si è detto vittima di quanto accaduto ma a suo carico ci sarebbero intercettazioni e video in merito alle richieste estorsive. Per il direttore di Telejato, la Procura di Palermo ha chiesto ed ottenuto dal Gip il divieto di dimora nella provincia di Trapani e Palermo.
 
Quello che emerge dalle intercettazioni è un altro Pino Maniaci, ben distante dalla lotta alla mafia portata a gran voce sugli schermi televisivi, sulle reti private e nazionali, lontano dalla lotta alla legalità. Il giornalista è accusato di aver estorto al Sindaco di Partinico un’assunzione per la sua amante e tale circostanza, il sindaco, la riferisce alle forze dell’ordine “Alla scadenza, non poteva essere rinnovato ma Maniaci diceva che dovevamo farla lavorare a tutti i costi e allora io e alcuni assessori ci siamo autotassati per pagarla”. Maniaci inoltre diceva all’amante di voler farle vincere il concorso all’azienda sanitaria locale di Palermo, grazie alle sue amicizie e con vanto diceva “Quello che non hai capito tu è la potenza, tu non hai capito la potenza di Pino Maniaci. Stai tranquilla che il concorso te lo faccio vincere” aggiungendo inoltre “A me mi hanno invitato dall’altra parte del mondo per andare a prendere il premio internazionale del cazzo di eroe dei nostri tempi, appena intitolato l’oscar di eroe dei nostri temi”.
 
Le intercettazioni riportate su Repubblica sono chiare per i magistrati  “C’è il sindaco che mi vuole parlare per ora lo attacco perché gli ho detto che se non si mette le corna a posto lo mando a casa, hai capito? A natale non ti ci faccio arrivare, che te ne vai a casa e non ci scassi più la minchia”. L’intercettazione continua “Mi voglio fare dare 100 euro così domani te ne vai a Palermo tranquilla. Dice che in tasca non ne aveva e che stava andando a cercare i soldi… i piccioli li deve andare a cercare a prescindere… così ne avanzo 150 di iddu”. Dalle intercettazioni emerge che l’uccisione dei suoi due cani, avvenuta poco tempo fa, non aveva nulla a che vedere con un atto intimidatorio di stampo mafioso ma sarebbe stato il marito dell’amante. Maniaci al telefono dice “…ha ammazzato i cani questa notte…mi ha impiccato i cani…io lo ammazzo! Ti giuro che lo ammazzo gioia, mi ha fatto trovare i due cani impiccati sto porco! Gioia ora succede il bordello, perché ora non è che esce che li ha ammazzati ********* ora esce che è stato un atto intimidatorio a Pino Maniaci! Ora la scorta mi danno!..ora il bordello succede” In questo frame si evince chiaramente che Maniaci fosse a conoscenza della matrice dell’atto ai suoi danni, successivamente un’altra intercettazione rivela “…Francè non posso neanche parlare perché ci tenevo a questi cani meglio di me! Mettici che è un atto intimidatorio” Dall’altro capo del telefono la risposta “Eh vabbè…per forza” Maniaci continua “…sono dai Carabinieri, ho sporto denuncia, si indaga a 360 gradi”. Maniaci ha successivamente imputato l’atto intimidatorio alle inchieste sul territorio, riceve anche una telefonata dal premier Matteo Renzi per un pensiero di solidarietà. 

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