Notte di orrore a Gravina di Puglia: uomo dà fuoco all’auto con la moglie e la soffoca mentre fugge

La città è sotto shock, mentre le autorità chiedono un’azione immediata contro la violenza di genere”

Gravina di Puglia (BA) – Una notte di terrore ha scosso la tranquilla cittadina di Gravina di Puglia, quando un uomo ha brutalmente assassinato la moglie, dando fuoco all’auto in cui si trovava e soffocandola mentre tentava di fuggire. L’orribile crimine ha lasciato la comunità in stato di shock e ha riacceso il dibattito sulla violenza domestica in Italia.

Secondo le prime ricostruzioni degli investigatori, l’uomo, identificato come Marco R., 45 anni, avrebbe agito in seguito a una violenta lite con la moglie, Maria G., 40 anni. I vicini hanno riferito di aver sentito urla provenienti dall’abitazione della coppia poco prima della tragedia.

Anna L., una residente del quartiere, racconta: “Ho sentito delle grida strazianti e poi ho visto le fiamme. È stato terribile. Non riuscivo a credere ai miei occhi quando ho visto quell’uomo che impediva alla moglie di scappare dall’auto in fiamme.”

Il sindaco di Gravina, Fedele Lagreca, visibilmente scosso, ha dichiarato: “Siamo devastati da questa tragedia. La nostra comunità non aveva mai vissuto un orrore simile. Dobbiamo fare di più per prevenire questi atti di violenza estrema.”

Il Prefetto di Bari, Antonia Bellomo, ha convocato una riunione d’emergenza del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. “Questo crimine efferato richiede una risposta forte e immediata. Intensificheremo i controlli e le misure di prevenzione, ma è necessario un cambiamento culturale profondo per sradicare la violenza di genere.”

La Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, ha rilasciato una dichiarazione: “Quanto accaduto a Gravina è inaccettabile. Dobbiamo agire con fermezza per proteggere le donne e educare gli uomini al rispetto. Il Governo sta lavorando a nuove misure per contrastare la violenza domestica.”

L’episodio ha scatenato una serie di manifestazioni spontanee in città. Centinaia di cittadini si sono riuniti in piazza, con candele e cartelli che chiedono giustizia per Maria e azioni concrete contro la violenza sulle donne.

Giovanna M., attivista locale per i diritti delle donne, ha commentato: “Quante altre donne devono morire prima che si prenda sul serio questo problema? Abbiamo bisogno di più centri antiviolenza, di formazione nelle scuole e di un sistema giudiziario che protegga realmente le vittime.”

Il parroco della chiesa locale, Don Luigi, ha espresso il dolore della comunità: “Siamo tutti sotto shock. Maria era una donna amata da tutti, sempre pronta ad aiutare il prossimo. Non riusciamo a capacitarci di come sia potuto accadere tutto questo.”

Le forze dell’ordine hanno arrestato Marco R., che ora si trova in custodia cautelare. Il Procuratore capo di Bari, Roberto Rossi, ha assicurato: “Faremo tutto il possibile per garantire che giustizia sia fatta. Questo crimine efferato non resterà impunito.”

Mentre la città piange la perdita di Maria, cresce la richiesta di azioni concrete per prevenire futuri episodi di violenza. La tragedia di Gravina di Puglia si aggiunge alla lunga lista di femminicidi in Italia, evidenziando la necessità urgente di affrontare questo problema sociale con misure efficaci e un cambiamento culturale profondo.

La comunità si sta mobilitando per organizzare una fiaccolata in memoria di Maria e di tutte le vittime di femminicidio, mentre le autorità promettono di intensificare gli sforzi per combattere la violenza di genere. Resta da vedere se questa tragedia sarà finalmente il catalizzatore per un cambiamento reale e duraturo nella società italiana.