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Castelli Romani

Nemi, 400 euro per finire su tutti i giornali del mondo

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NEMI (RM) – Altro coup de théâtre da parte del primo cittadino di Nemi che ha annunciato di voler proporre una causa risarcitoria nei confronti della Germania per le due navi di Caligola andate distrutte a causa di un incendio avvenuto la notte tra il 31 maggio e il 1 giugno del 1944 ad opera, secondo alcuni, dei nazisti in fuga.

E Nemi torna nuovamente sulle cronache dei giornali di mezzo mondo come quando venne data la notizia riguardante la ricerca della terza nave di Caligola ad oggi ancora non trovata o di quando sui cartelli in entrata e uscita dal paese è stato fatto scrivere “Gemellata con Nottingham”. E anche in questo caso, ad oggi, un gemellaggio mai pervenuto.    

Un’operazione, quella messa in piedi dalla neo giunta nemese formata dal sindaco e dall’assessore e vicesindaco Pietro Pazienza, che al momento presenta un conto di soli 400 euro stanziati in bilancio per l’avvocato Rechstanwalt, Dr. Joachim Lau che ha ricevuto mandato di  esaminare i documenti disponibili e l’emissione di un giudizio legale di merito sulla loro fondatezza e consistenza giuridica, in virtù delle quali proporre giudizio risarcitorio nei confronti della Repubblica Federale di Germania, per i danni morali e/o materiali subiti dal Comune di Nemi. Insomma, con soli 400 euro di investimento, per quella che ha tutti i contorni di una causa persa, il sindaco ha portato a casa un enorme bottino mediatico.

E’ chiaro che rimane una mera ma brillante operazione mediatica in quanto la storia smentisce in tutto e per tutto le intenzioni del primo cittadino. Questo perché l’Italia il 24 agosto del 1953, insieme ad altri 20 paesi, ha firmato un trattato dove rinunciava a oltre la metà dei debiti delle somme dovute da Berlino per i danni da guerra e successivamente nel 1990 ha rinunciato, insieme alla Grecia, alle restanti somme.   

Alla fine resta solo da sperare che l’Europa della Merkel, a causa di questa operazione, non ci tolga il recovery fund. E sicuramente da domani meno turisti tedeschi affolleranno la cittadina nemese. Ma come si dice: “Meglio un giorno da leoni che cento da pecora” e a rimetterci come al solito sono le attività commerciali e imprenditoriali nonché i cittadini.

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