Ndrangheta, disarticolata la cosca dei Mancuso: 416 indagati, 334 ordini di custodia cautelare e sequestrati beni per oltre 15 milioni di euro

VIBO VALENTIA – Maxi operazione dei Carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Vibo Valentia scattata alle prime ore di questa mattina per l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Catanzaro su richiesta della Dda a carico di 334 persone.

L’operazione ‘Rinascita-Scott’ ha disarticolato tutte le organizzazioni di ‘ndrangheta operanti nel Vibonese e facenti capo alla cosca Mancuso di Limbadi.

Complessivamente sono 416 gli indagati, accusati a vario titolo di associazione mafiosa, omicidio, estorsione, usura, fittizia intestazione di beni, riciclaggio e altri reati aggravati dalle modalità mafiose.

Contestualmente all’ordinanza di custodia cautelare, i carabinieri hanno notificato anche un provvedimento di sequestro beni per un valore di circa 15 milioni di euro.

L’imponente operazione, frutto di indagini durate anni, oltre alla Calabria interessa varie regioni d’Italia dove la ‘ndrangheta vibonese si è ramificata: Lombardia, Piemonte, Veneto, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Sicilia, Puglia, Campania e Basilicata.

Alcuni indagati sono stati localizzati e arrestati in Germania, Svizzera e Bulgaria in collaborazione con le locali forze di Polizia e in esecuzione di un mandato di arresto europeo emesso dall’autorità giudiziaria di Catanzaro.

Nell’operazione sono stati impegnati 2500 carabinieri del Ros e dei Comandi provinciali che in queste ore stanno lavorando sul territorio nazionale supportati anche da unità del Gis, del Reggimento Paracadutisti, degli Squadroni Eliportati Cacciatori, dei reparti mobili, da mezzi aerei e unità cinofile.