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di Christian Montagna
Napoli – Questa mattina il giudice ha accolto le istanze dell'avvocato Fabio Anselmo, legale della famiglia del diciassettenne ucciso nella notte tra il 4 e il 5 Settembre dello scorso anno da un carabiniere al Rione Traiano. Slitta dunque la sentenza per l’omicidio del giovane al prossimo 19 Novembre. Il giudice Ludovica Mancini ha accolto l'istanza per un supplemento istruttorio depositata dall'avvocato. Serviranno dunque maggiori accertamenti prima della sentenza. Nella prossima udienza, dovranno essere ascoltati il consulente balistico e i due carabinieri che si trovavano in servizio con il militare, imputato nel processo e che sparò a Bifolco nel corso di un inseguimento.
La reazione dei parenti. Enorme è stata la soddisfazione dei genitori all’esterno dell’aula di Tribunale, che almeno per ora, hanno visto concretizzarsi la possibilità di avere finalmente giustizia. Non sarebbe omicidio colposo secondo l’avvocato ma, omicidio volontario. L’ipotesi però va a scontrarsi con quella dell’altro difensore Salvatore Pane che tuttora assiste il carabiniere.
“Mio figlio era un ragazzino e non un camorrista. Pensate che voleva farsi un semplice tatuaggio e io non gliel'ho mai consentito”: così ha parlato ai giornalisti la madre di Davide Bifolco. Una cinquantina di giovani dei centri sociali hanno manifestato all'ingresso del Palazzo di giustizia. I manifestanti, giunti in corteo hanno esposto slogan come “Davide vive con noi” e “Verità e giustizia per Davide, più tutele sociali meno militari”. L'ingresso del Tribunale è presidiato da una cinquantina di agenti di polizia a bordo di sette automezzi blindati. Nei confronti del carabiniere imputato Giovanni Macchiarolo, accusato di omicidio colposo, il pm nella scorsa udienza aveva chiesto tre anni e quattro mesi.
Ad assistere alla sentenza ci sarà anche Ilaria Cucchi, sorella Stefano Cucchi, il giovane morto, in seguito alle percosse inferte dopo l'arresto.
Gli scontri. Nulla ha a che fare con la famiglia Bifolco, sia chiaro, ma, pare che alcuni militanti che ore fa hanno scatenato una rivolta, si siano radunati questa mattina davanti al Tribunale in occasione del processo con un piccolo sit-in per sostenere la famiglia. Un uomo sarebbe stato ferito nel corso di improvvisi incidenti scoppiati vicino la sede napoletana di Casapound. Il ferito sarebbe un commerciante, titolare di un negozio di ferramenta, colpito da una bomba carta lanciata da alcuni manifestanti. Sul posto tuttora indaga la Polizia di Stato.
Le condizioni del commerciante non sarebbero gravi: medicato al pronto soccorso del Loreto Mare per una ferita al mento causata da una scintilla provocata da un petardo esploso, è stato già dimesso. Gli scontri sarebbero nati tra gruppi della galassia Antagonista e sostenitori di Casapound.
Il precedente. Urla, spintoni e lancio di uova contro la polizia fuori al tribunale di Napoli da parte dei parenti di Davide Bifolco e degli attivisti si erano registrati anche nell’altra udienza dello scorso Luglio, a causa della richiesta del pm di 3 anni e 4 mesi col rito abbreviato per il carabiniere. Subito dopo le proteste, poi, si radunò un corteo alla rotonda Cinthia a Soccavo per chiedere a gran voce giustizia.
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