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Redazione
"Chiediamo ad Allah di sostenere i mujaheddin contro gli agenti dei leader dell'idolatria e i crociati finché la bandiera del Califfato non sarà issata su Istanbul e la Città del Vaticano". E' la minaccia dell'Isis contenuta nell'ultimo numero del loro magazine, Dabiq. L’Isis ha diffuso dunque sul web la sua rivista Dabiq che dedica la copertina e l’articolo di apertura al massacro di Parigi così come agli altri attacchi rivendicati nell’ultimo periodo. Nelle prime pagine ci sono anche due foto che si riferiscono alla distruzione del Metrojet russo nel Sinai. La prima immagine mostra una lattina, un detonatore ed un apparato elettronico: secondo i terroristi è l’ordigno che ha provocato il disastro. A fianco la foto di un passaporto russo, intestato – sempre secondo la versione della rivista – ad uno dei passeggeri del volo partito da Sharm El Sheikh. Difficile stabilire l’autenticità. Potrebbe solo essere un tentativo dei jihadisti di sfruttare il momento. Lo Stato Islamico, quando si era assunto la responsabilità, aveva anche annunciato che al momento opportuno avrebbe svelato il metodo impiegato.
Nel frattempo l'Isis ha annunciato di aver ucciso due suoi prigionieri, un norvegese e un cinese. Due mesi fa i miliziani del Califfato avevano chiesto il pagamento di un riscatto per la loro liberazione tramite un'inserzione sulla rivista dei jihadisti "Dabiq". I due ostaggi uccisi dovrebbero esserre Ole Johan Grimsgaard Ofstad, 48enni di Oslo, e Fan Jinghui, freelance 50enne di Pechino. Non si è a conoscenza di quando e dove i due erano stati rapiti.
L'annuncio è stato dato nel numero 12 della rivista in lingua inglese, con una pagina che apparentemente mostra i corpi dei due ostaggi e la scritta "giustiziati perché abbandonati dalle nazioni e dalle organizzazioni kafir (infedeli)".
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