Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
I ricercatori della Sheffield Hallam University hanno scoperto un secondo sorriso enigmatico in un ritratto da poco accertato essere del maestro Leonardo da Vinci. Ne "La Bella Principessa" esiste lo stesso effetto visivo che riesce a creare l'impressione di un sorriso sfuggente che è chiamato “il sorriso imprendibile”
di Cinzia Marchegiani
Regno Unito – La Gioconda ha affascinato l’umanità per secoli, perché ha il sorriso sfuggente, ma soprattutto perché in base all’angolazione dell’osservatore, il volto della Monna Lisa sembra sorridere, ma quando si guardano direttamente le labbra, quel sorriso sembra appiattirsi. E’davvero un trucco visivo intelligente dell’eccelso Leonardo da Vinci il quale è riuscito grazie a sottili miscelazioni dei colori sfruttare la visione periferica dello spettatore. Il sorriso della Gioconda ha affascinato e confuso non solo gli spettatori ma anche gli scienziati allo stesso modo e da secoli. A seconda della propria osservazione e di come gli occhi si concentrano sul quadro, il capolavoro di Leonardo da Vinci mostra un volto differente. Secondo i ricercatori Sheffield Hallam University, la tecnica artistica che ha creato quel famoso sorriso può ritrovarsi in un quadro intitolato "La bella principessa". Solo di recente infatti è stato confermato che il ritratto "La Bella Principessa" fu dipinto da Leonardo da Vinci.
La scoperta e lo studio. Alessandro Soranzo e Michael Newberry della Sheffield Hallam University, i coautori della scoperta arte scientifica, hanno esaminato il quadro La Bella Principessa. Lo studio, pubblicato su Vision Research , ha determinato che le qualità enigmatiche del sorriso sono stati eseguiti con gli stessi principi espressi nel sorriso della Monna Lisa. Gli scienziati che hanno fatto questa scoperta sostengono che proprio il sorriso enigmatico di Monna Lisa è stato dipinto dopo La Bella Principessa, quindi non è stato un colpo di fortuna esser riuscito a cristallizzare in quelle forme e colori quel sorriso enigmatico, ma una caratteristica intenzionale della maestria di Leonardo nell’esprimere le emozioni sottili.
Scoperta straordinaria. Questa scoperta è duplicemente straordinaria, dimostra che prima della Gioconda Da Vinci aveva già realizzato “La bella Principessa”, e quella straordinaria capacità di realizzare un sorriso enigmatico non è stato frutto di alcuna improvvisazione del pittore. Entrambe le opere d’arte ora acquisiscono un incommensurabile valore.
La ragazza nel ritratto “La Bella Principessa” è Bianca, la figlia illegittima di Ludovico Sforza, che governò Milano durante i 1490. Suo padre commissionò il dipinto nel 1496, in onore del prossimo matrimonio di Bianca con un comandante dell'esercito milanese. Lei aveva 13 anni. Il ritratto di Bianca trasmette tutta la tensione e la complessità della sua situazione. Visti da lontano, Bianca sembra sorridere. Ma da vicino, la sua bocca sembra inclinarsi verso il basso, attribuendole uni sguardo malinconico. E come la Gioconda, il sorriso di Bianca appare più facilmente nella visione periferica telespettatori, e sfuma quando gli spettatori guardano direttamente le labbra.
I ricercatori Alessandro Soranzo e Michelle Newberry di Sheffield Hallam University hanno scritto nel documento scientifico pubblicato sulla rivista Vision Research :"Come il sorriso scompare non appena lo spettatore cerca di 'prenderlo', abbiamo chiamato questa illusione ottica il 'sorriso imprendibile'". Ora quel sorriso impercettibile della Gioconda, col suo alone di mistero, che ha ispirato tantissime pagine di critica, di letteratura, di opere di immaginazione, di studi anche psicoanalitici, ha una gemella.
Correlati