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di Maurizio Costa
Roma – Uno dei due ragazzi che guidava la Lancia che ha ucciso a Battistini una filippina di 44 anni comincia a parlare al pm: "Guidavo senza patente e non mi sono fermato perché ho avuto paura".
Le parole del ragazzo di etnia rom risuonano con le sfumature della paura: "Io e mio fratello siamo scappati perché temevamo di essere uccisi".
Suo fratello, un 19enne, sosterrà l'interrogatorio di garanzia domani in mattinata nel carcere di Regina Coeli.
L'altra ragazza fermata dalla polizia probabilmente verrà scarcerata. Carola Gugliotta, avvocato del 19enne, ha detto che "probabilmente il mio assistito si avvarrà della facoltà di non rispondere e lo farà finchè resterà in vigore il colloquio col difensore imposto dalla procura".
Intanto, si cerca un altro passeggero dell'automobile che probabilmente ha partecipato all'omicidio della ragazza filippina e al ferimento di altre 8 persone.
Il padre dei due ragazzi è indagato per concorso in omicidio volontario, avendo più volte ammesso, senza che i carabinieri gli credessero, di essere stato lui stesso ad aver guidato l'auto.
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