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di Gianfranco Nitti
INARI – La cittadina di Inari, nella Lapponia finlandese, sulle sponde dell’omonimo grande lago,ospita la 14a edizione del Festival multiculturale “Ijahis Idja”; il nome del Festival, nella lingua Sámi del Nord, vuol dire ‘notte senza notte’. Qui nel mese di agosto il giorno già si accorcia, ma la magia della breve notte artica può ancora essere percepita nella “Ijahis Idja” con il meglio della musica Sámi (lappone) ,così come con esempi di musica di altri popoli indigeni di queste zone artiche del mondo.
Ma questa edizione di un evento unico del suo genere in Europa è molto ampia e versatile, non limitandosi alla sola musica in varie sue forme, ma estendedosi ad una molteplicità di eventi culturali, come dibattiti, seminari, attività per ragazzi e bambini. Il Festival inizia il 18 agosto con programma per bambini e per i giovani. Nel corso della giornata, previsti proiezione di film Sámi e concerti di giovani promesse. Come il gruppofolk-rock group Ravggon e l’artista ospite dalla Russia indigena,Cheinesh Baitushkina. Il 19 inizia con un seminario di musica che si svolge nel vicino museo Sámi Siida. Nel seminario si discute sul significato della musica tradizionale Sámi sulla scena musicale contemporanea. La giornata prosegue con la Yle Sápmi Arena, che è prodotto da Yle Sápmi, sezione della Radio-TV finlandese.Si tratta di un forum di discussione con i temi caldi del giorno e si svolgein tutte le lingue Sámi parlate in Finlandia. In serata si svolge nell’auditorium Sajos il concerto cloua base di canti tradizionali Sámi yoik, leu'dd e livđe. Tra gli artisti di quest’anno la Sámi norvegese Marja Mortensson, a seguire il duo finnico Wimme & Rinne, e chiude SlinCraze. Prevista anche una originale competizione sportiva tra i migliori lanciatori Sámi di lazo, strumento usato per riunire in recinti le renne sparse nella foresta .
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