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Redazione
La proposta di ricollocare 120 mila profughi e' stata approvata dal Consiglio Ue a maggioranza: e' quanto si apprende mentre i ministri degli Interni Ue sono ancora riuniti a Bruxelles. Si sono confermati contrari i paesi dell'Est: Repubblica ceca, Slovacchia, Romania e Ungheria mentre la Polonia ha votato a favore e la Finlandia si e' astenuta. Secondo quanto si apprende, in una prima fase verranno redistribuiti 15.600 profughi dall'Italia e 50.400 dalla Grecia, come inizialmente previsto dalla proposta: i 54 mila che avrebbero dovuto partire dall'Ungheria, che invece si e' opposta al meccanismo rinunciando anche alla sua "quota", saranno redistribuiti in una seconda fase fra le stesse Italia e Grecia. La presidenza lussemburghese avrebbe preferito ottenere un consenso e aveva per questo gia' eliminato dal testo della proposta l'obbligatorieta' della ripartizione, ma poiche' i quattro paesi "ostili" non hanno cambiato idea si e' deciso di procedere con il voto, visto che per questi temi e' previsto che le decisioni possano essere prese a maggioranza qualificata. Il testo approvato prevede che ai paesi che, per motivi eccezionali, chiedono di non accogliere una parte dei profughi assegnati, sia concessa una proroga di non piu' di un anno per non piu' del 30% dei richiedenti asilo che gli spetterebbero
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