Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
di Silvio Rossi
Cesano di Roma (RM) – Finalmente dopo tante richieste da parte dei comitati cittadini, la Polizia municipale del XV gruppo sta cercando di risolvere il problema “sosta selvaggia” davanti alla Stazione di Cesano. Decine di macchine che, in barba alla decenza e al rispetto delle regole del codice della strada, erano parcheggiate sull’aiuola al centro della rotatoria davanti all’edificio delle FFSS, sono state multate per sosta irregolare.
Un maggiore controllo sul territorio e la lotta alla sosta selvaggia era nel programma del Presidente del municipio, Daniele Torquati che, raggiunto telefonicamente, ci ha confermato come la presenza dei vigili sul posto fa parte di un piano della giunta per restituire alla località periferica un aspetto dignitoso.
Il piazzale antistante la stazione di Cesano, da quando in occasione del Giubileo del 2000 la linea FM3 (oggi FR3) ha visto raddoppiare i binari proprio fino alla località che rappresenta il limite del territorio urbano capitolino, subisce un parcheggio selvaggio che invade le aiuole, gli spartitraffico e le strade che circondano il capolinea della linea ferroviaria.
Combinando la sosta con le fermate occasionali dei veicoli che accompagnano o riprendono i pendolari che usufruiscono della linea, che spesso ostruiscono la strada proprio davanti alla stazione, si crea abitualmente una strozzatura che rende difficile il transito per i bus dell’ATAC e del Cotral, che percorrono via della Stazione di Cesano.
Anche gli agenti impegnati nell’operazione ci hanno confermato come nonostante le contravvenzioni elevate, il numero delle vetture che invadono ogni angolo della strada è notevole, e se alcuni anni fa, quando al servizio della stazione c’era solo un parcheggio che alle otto di mattina risultava già pieno, oggi gli indisciplinati non hanno scusanti, dato che hanno aperto lungo la strada, a duecento metri dalla stazione, un secondo parcheggio più grande che vede diversi posti vuoti, la sosta sulle aiuole non è quindi un elemento di necessità, ma un deliberato mancato rispetto delle norme.
Correlati