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di Cinzia Marchegiani
Muzzano (Svizzera) – Sulla tragedia avvenuta nel campeggio a Muzzano, Canton Ticino in Svizzera lo scorso martedì 21 luglio c.a., stanno emergendo dettagli fondamentali ricostruiti dagli inquirenti. La bambina era stata ritrovata morta per ipertermia all’interno dell’autovettura di proprietà della madre, nel campeggio dove la famiglia si era trasferita per le vacanze. Per lei è stato fatale il caldo. Gli inquirenti, che immediatamente hanno avviato le indagini dopo la scoperta del corpicino ritrovato senza vita, sembrano accertare che il decesso sia dovuto alla dimenticanza della mamma. La storia appena ricostruita documenta purtroppo che al rientro da una gita la madre con le sue quattro bambine, aveva deciso di lasciare dormire una di loro all'interno dell'automobile. Solo dopo circa tre ore e mezza si e' però ricordata di lei. Troppo tardi il suo intervento e a nulla sono valsi i tentativi di rianimare la piccola.Tutti e quattro i finestrini della vettura – hanno appurato gl'inquirenti – erano chiusi.
Una dimenticanza nella dimenticanza, emergerebbe dal macabro accertamento investigativo, che ha contribuito a provocare il decesso della bimba. La mamma, che è tuttora ricoverata all’Ospedale Civico di Lugano, rischia la condanna per omicidio colposo, e sembra che proprio l'elemento dei finestrini alzati potrebbe incidere parecchio sulla sua eventuale negligenza.
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