CANCRO AL SENO: UNO STUDIO SULL’EFFETTO MEDIATICO ANGELINA JOLIE E LA SUA DOPPIA MASTECTOMIA

Uno studio effettuato al North Carolina State University fa un sondaggio per comprendere se il messaggio della celebrità con la sua confessione sconcertante, abbia sortito importanti riflessioni sulla prevenzione del cancro al seno

 

 

di Cinzia Marchegiani

Fare outing della propria vita privata, riguardo una scelta importante potrebbe sensibilizzare le persone ai temi della prevenzione del cancro. Nel maggio 2013, Angelina Jolie con un annuncio shock, aveva rivelato tramite New York Times che aveva subito una doppia mastectomia preventiva nella clinica privata Pink Lotus Breast Center. Una sua scelta ponderata, perché aveva una storia familiare di cancro e una rara mutazione del BRCA1 gene. Insomma Angelina Jolie ha deciso di farsi asportare i seni per prevenire il cancro. Per un problema genetico l'attrice era stato spiegato che aveva un'alta probabilità di contrarre un tumore e non volendo vivere nella paura aveva fatto questa scelta comunicata al mondo intero, sortendo molte perplessità anche riguardo alla ricerca nella cura dei tumori. La copertura mediatica a questa decisione e confessione è stata ampia, ma degli studiosi hanno voluto mettere alla prova quale messaggio il pubblico aveva acquisito dalla storia dell’attrice icona star di Hollowood e anche della bellezza. 

Studio. In seguito a questa notizia eclatante, che vedeva una bellissima donna optare per una mastectomia di entrambe i seni pur non avendo ancora il cancro, è’ stato realizzato un sondaggio con 2.572 persone adulte. “Il questionario era stato messo on-line entro tre giorni l'annuncio di Jolie, per vedere se l'annuncio avrebbe influenzato l'intenzione di eseguire dei test genetici", spiega Kami Kosenko, professore associato di comunicazione presso la North Carolina State University e autore principale di un articolo sul lavoro . "Abbiamo anche voluto vedere – continua Kosenko -se ci fossero delle variabili, se le persone si sentivano identificati con Jolie e dal suo annuncio”. I partecipanti hanno descritto la loro consapevolezza e fonti di informazione individuati per la notizia Angelina Jolie. Essi hanno inoltre riferito loro comprensione, le reazioni, le percezioni e le successive attività legate alla storia. Sono state fatte domande relative al rischio di cancro al seno personale e sociale e questioni ipotetiche relative chirurgia preventiva se il convenuto o un membro della famiglia erano in linea con la stessa scelta di Ms Jolie. 

Messaggio deludente. Mentre tre su quattro americani erano a conoscenza della doppia mastectomia di Angelina Jolie, meno del 10% degli intervistati ha avuto le informazioni necessarie per interpretare correttamente il rischio della signora Jolie di sviluppare il cancro rispetto a una donna che ha inalterato il gene BRCA1. La consapevolezza della storia Angelina Jolie non è stata associata con una migliore comprensione del messaggio.
Conclusione dello studio. Lo studio eseguito sul sondaggio ha evidenziato che mentre le celebrità possono portare maggiore consapevolezza ai problemi di salute, vi è la necessità per questi messaggi di essere accompagnati da sforzi più decisi per migliorare la comunicazione e aiutare il pubblico nella comprensione delle complesse informazioni che in questo caso riguardavano la diagnostica e la prevenzione del cancro.

Rimane solo un grande dubbio: l’outing eclatante di Mr Jolie, faceva parte di uno studio per concretizzare quante donne avevano intenzione di ricorrere a degli screening? Sicuramente un’immagine deludente anche riguardo alla chemioterapia ufficiale, che evidentemente non riscuote pareri favorevoli e di sicurezza al riguardo….Intanto siamo tutti sotto l’occhio vigile del Grande Fratello, ogni cosa che fa notizia spesso viene utilizzata per manipolare convinzioni, certezze o anche dubbi. In realtà nel caso della prevenzione e salute servirebbe un buon rapporto con il proprio medico, e una buona base di cultura evidentemente non solo medica. Ma soprattutto che messaggio è stato dato alle donne? Che prima devono fare gli screening e poi decidere se optare per la mastectomia, per un tumore che forse non evolverà?