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ATTACCO A PARIGI: RINVENUTA SECONDA AUTO DEI TERRORISTI

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Tempo di lettura 3 minutiLe autorità che tutt’ora indagano sull’accaduto ritengono che all’origine ci siano state ben tre squadre di terroristi ben coordinate

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Redazione

Parigi – La Francia piange i suoi 129 morti, 352 feriti, di cui 99 gravi, un bilancio drammatico, che ha fatto piombare nel terrore la città di Parigi, e l’intera Europa ma non solo. Al teatro Bataclan, dove aveva luogo il concerto degli Eagles Of Death Metal sono stati uccise 89 persone. Una ragazza italiana di nome Valeria Solesin, di 28 anni, risulta irrintracciabile e chiunque avesse notizie di lei è pregato di mettersi in contatto con le autorità competenti. Negli attentati sono rimasti feriti altri due italiani. Le autorità che tutt’ora indagano sull’accaduto ritengono che all’origine ci siano state ben tre squadre di terroristi ben coordinate. Gli inquirenti che senza sosta controllano il territorio francese e i confini hanno rinvenuto a Montreuil la seconda auto abbandonata dai terroristi, una Seat Leon di colore nero. Si ipotizza che dopo la strage alcuni membri del gruppo di fuoco si sia dato alla fuga, si ipotizza anche che la macchina sia stata usata per trasportare il kamikaze che si è fatto saltare in aria in un bistrot di boulevard Voltaire. La prima auto dei terroristi, una Polo nera, è stata individuata nella giornata di ieri e si trovava parcheggiata di fronte al Bataclan. Gli accertamenti hanno stabilito che l’auto era stata noleggiata da un francese residente in Belgio che è stato tratto in arresto sempre nella giornata di ieri mentre era alla guida di un’auto alla frontiera franco-belga, insieme ad altri due cittadini belgi. Sono stati arrestate 5 persone a Bruxelles, nel quartiere di Molenbeek, proprio il quartiere da cui provengono 3 degli attentatori di Parigi. 
 
I prossimi saranno gli italiani, almeno così dicono i terroristi dell'Isis, che ha rivendicato ufficialmente gli attacchi di Parigi: ''E' la capitale dell'abominio e della perversione''. E arrivano nuove minacce dei jihadisti, che hanno pubblicato un video, senza data, in cui fanno sapere alla Francia: "Non vivrete in pace finché continueranno i bombardamenti". Si tratta della seconda rivendicazione indiretta. "E' un atto di guerra pianificato dall'esterno con complicità interne", un "atto di guerra compiuto dall'esercito dell'Isis". Lo ha detto il presidente francese, Francois Hollande, parlando in diretta tv ai francesi. "Le forze di sicurezza e l'esercito sono mobilitate al massimo livello". Annunciati tre giorni di lutto nazionale.
 
Tre degli attentatori di Parigi sarebbero belgi e proverrebbero dal quartiere di Molenbeek di Bruxelles, da cui provenivano già alcuni dei terroristi del blitz di gennaio in Belgio. Ci sarebbero stati cinque arresti. Dopo che la rivista ufficiale dell'Isis in francese, Dabiq, si era assunta nella notte la paternità del massacro, evocando una "vendetta per i raid in Siria", e un successivo video di minacce, i jihadisti dello Stato islamico hanno diffuso un comunicato ufficiale e un audio per rivendicare gli attacchi e lanciare nuovi anatemi. Parigi è stata presa di mira perché "capitale dell'abominio e della perversione". "E' solo l'inizio della tempesta": la Francia, e chi la sostiene, "rimarrà tra gli obiettivi principali" dell'Isis e "continuerà a sentire l'odore della morte per aver preso la guida della crociata, aver insultato il Profeta e essersi vantata di combattere l'Islam". Un passaporto siriano è stato ritrovato sul corpo di uno degli attentatori kamikaze, riferisce Bfm-Tv. Sono 8 in tutto i terroristi morti nei diversi luoghi degli attacchi, secondo i dati forniti dal procuratore François Molins e dai suoi servizi. Alcuni testimoni della strage della sala da concerti Bataclan hanno affermato di aver visto una donna nel commando. Un secondo terrorista è stato "identificato, è un francese", afferma Europe1. Il procuratore Molins parla di altri terroristi probabilmente in fuga, al momento se ne ignora il numero.
 
Dopo Parigi, ora "tocca a Roma, Londra e Washington": è il sinistro proclama che ha accompagnato le celebrazioni dei sostenitori dell'Isis, su Twitter, degli attacchi a Parigi, con l'hashtag '#Parigi in fiamme'. "Ricordate, ricordate il 14 novembre di #Parigi. Non dimenticheranno mai questo giorno, così come gli americani l'11 settembre". Lo scrive Rita Katz sul Site citando canali dell'Isis.

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