Anguillara: è ancora divieto di bere

 

di Ivan Galea


ANGUILLARA (RM) – "Un non adeguato trattamento dell’acqua da distribuire" è quanto rilevato dall'amministrazione di Anguillara lo scorso 13 ottobre dopo che le analisi chimiche, effettuate dall'Arpa Lazio sull'acquedotto di Ponton dell'Elce, evidenziavano il superamento dei limiti di arsenico ammessi per legge nell'acqua pari a 10hg/L. con la conseguente emissione dell'ordinanza del sindaco di divieto d'uso potabile.

 

I problemi "organizzativi"del Comune In pratica l'amministrazione comunale di Anguillara lo scorso mese di luglio decideva di affidare il servizio di manutenzione ordinaria dell’impianto di trattamento acqua e potabilizzazione di “Ponton dell’Elce”, precedentemente svolto dalla ditta Zilio, alla ditta Culligan italiana S.p.a. fino alla data del 30 settembre 2016. Alla scadenza contrattuale gli amministratori non procedevano  a un nuovo affidamento del servizio, a mezzo di una nuova gara di appalto, a causa di "varie situazioni organizzative (accesso ai capitoli di spesa, abilitazione portale ANAC)" e chiedevano alla Culligan italiana S.p.a., per motivi di carattere igienico sanitario, di non interrompere ed allo stesso tempo garantire la continuità del servizio scaduto in data 30/09/2016. Evidentemente l'appello degli amministratori non è stato raccolto dalla ditta in quanto il 13 ottobre la Asl Rm4 inviava una nota al Comune di Anguillara a seguito della quale il primo cittadino emetteva l'ordinanza di divieto di uso potabile dell'acqua proveniente dall'acquedotto di Ponton dell'Elce. 

Il rinnovo alla ditta Culligan Italiana Spa
Così, lo scorso 2 novembre, l'amministrazione comunale di Anguillara decideva di regolarizzare il periodo trascorso con la ditta Culligan italiana S.p.a.  al prezzo di 0,160 euro per ogni metro cubo di acqua trattata e di affidare alla stessa ditta e alle stesse condizioni contrattuali applicate da luglio a settembre il servizio di manutenzione ordinaria dell’impianto di trattamento acqua e potabilizzazione di “Ponton dell’Elce” fino al 31 dicembre 2016 mettendo in bilancio come costo la presunta somma di 18.000,00 euro.

Divieto anche per gl acquedotti del Montano e Pantane Oltre all'acquedotto di Ponton dell'Elce le analisi dell'Arpa Lazio hanno riguardato anche l'acquedotto Montano dove i valori di arsenico hanno superato i parametri di legge e l'acquedotto Pantane dove invece è stata rilevata la presenza fuori norma di batteri Coliformi totali. E sempre lo scorso 13 ottobre il sindaco di Anguillara ordinava il divieto di uso potabile per l'acqua di questi due acquedotti.

Disinfezione delle acque potabili da batteri Coliformi Per quanto riguarda la presenza di batteri Coliformi totali la clorazione è il metodo più usato in Italia per la disinfezione delle acque potabili. La norma UNI EN 805 "Requisiti per sistemi di approvvigionamento acque", prevede l'ipoclorito di sodio tra i prodotti chimici per la disinfezione dei sistemi di distribuzione dell'acqua, con una concentrazione massima di 50 mg/l (50 ppm). Probabilmente l'aumento dei batteri Coliformi totali nell'acquedotto Pantane potrebbe essere dipeso dalla mancanza del cloro nel sistema di potabilizzazione, tanto che dal Comune lo scorso 27 ottobre ne hanno acquistati 500 litri che dovrebbero assicurare un periodo di potabilità dell'acqua di tre mesi.

Permane il divieto di uso potabile per tre acquedotti
Intanto resta ancora in vigore, dopo quasi un mese, il divieto di uso potabile per l'acqua proveniente dai tre acquedotti (Ponton dell'Elce, Montano e Pantane) e prima di poter tornare alla normalità si dovranno attendere le nuove analisi da parte dell'Arpa Lazio, che qualora confermassero il rientro dei valori nelle norme di legge permetteranno al sindaco di revocare le tre ordinanze di non potabilità.