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Redazione
Roma – “I dati presentati da Confcommercio dipingono una situazione grave figlia della crisi e di politiche economiche errate e incapaci di individuare soluzioni ai problemi delle piccole e medie imprese, cuore pulsante della nostra Regione. Siamo di fronte a un vortice che sta inghiottendo con veemenza imprenditori, professionisti, lavoratori dipendenti e le loro famiglie. – dichiara in una nota il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. – Le istituzioni devono rendersi conto – prosegue Zingaretti – che occorre reagire con altrettanta forza e che un’inversione di rotta sarà possibile solo con una strategia nuova e vincente che renda più accessibile l’accesso al credito, che metta in campo misure immediate a sostegno del sistema produttivo regionale e che dia a chi già opera e produce sul territorio strumenti per continuare a offrire servizi ai cittadini. Per ridare competitività al nostro sistema produttivo e rilanciare l’occupazione dobbiamo partire da un programma serio di investimenti sui settori che hanno un futuro. Il Lazio ha un’enorme ricchezza nel campo della ricerca e della creatività, che oggi ancora fatica a tradursi in valore imprenditoriale e in economia attiva. È qui che dobbiamo puntare: sull’innovazione, sulla nascita di nuovi settori, sulle specializzazioni e sulle nuove professioni. Soprattutto se riescono a sviluppare soluzioni sostenibili per l'economia, per l’ambiente e per la società. Occorre farlo con obiettivi precisi e intorno a questi concentrare le risorse disponibili, a partire da quelle comunitarie. Il problema è che in questi anni la Regione Lazio di fronte alla crisi è rimasta ferma, lasciando sole le imprese e rinunciando a svolgere il ruolo che le compete. Raccolgo l’appello a cui hanno già aderito Confcommercio di Roma, Confcommercio Lazio, Cna, Confesercenti, Confartigianato e Casartigiani per la giornata del 28 gennaio. – Zingaretti conclude – Sono convinto che sia necessario dare voce a chi rappresenta il sistema produttivo del nostro territorio e che in totale sinergia ed accordo si possa lavorare oggi e in futuro perché il Lazio torni ad essere la locomotiva d’Italia come è stato fino a qualche anno fa”.
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