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Roma

ZAGAROLO VA AL VOTO CON L’ASFALTO ELETTORALE E TANTI SCANDALI AL SOLE

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Un escalation di mancate responsabilità e troppi scandali e dissesti finanziari, i cittadini gabini vanno al voto

di Cinzia Marchegiani

Zagarolo (RM) – Domenica si va al voto anche a Zagarolo per il rinnovo del Consiglio Comunale. Un’amministrazione fallimentare su ogni fronte, debiti oltre 10 milioni di euro Comunale e  un finanziamento accettato con  l’anticipazione concessa dalla Cassa Depositi e Prestiti spa, a valere sul Fondo per assicurare la liquidità per pagamenti dei debiti certi, liquidi ed esigibili, dell’importo di €. 1.166.004,29 con la Cassa Depositi e Prestiti che che ha già ipotecheto le casse del comune per altri 30 anni con rata secca annua di quasi 50 mila euro…. Tutto ciò  affinché l’ex sindaco uscente Giovanni Paniccia, possa lasciare al suo successore tutte le fatture in giacenza onorate, (alcune datate 10 anni prima). Verrebbe da dire, questa ci mancava!

E’ talmente fallimentare tutto il carrozzone sostenuto da questi amministratori che l’attuale sindaco ha dato forfet agli ultimi istanti, cedendo il testimone della candidatura al nuovo pupillo di Daniele Leodori, lui che per 10 anni ha fatto il sindaco di Zagarolo, lui che poteva aiutare questo territorio essendo capogruppo in Provincia di Roma e sempre lui che ora sta in Regione Lazio governando con il titolo di Presidente del Consiglio regionale del Lazio. Il biglietto da visita di questo paese ha fatto ridere tutti i comuni limitrofi, e anche le stanze dei bottoni della Regione Lazio. Lo stesso Leodori ha provato a mandare il suo ufficio stampa per minacciare querela se il nostro giornale non toglieva immediatamente l’articolo sul suo doppio stipendio. Già, forse non era abituato che l’Osservatore d’Italia è un gionale d’inchiesta e si muove solo con le pezze d’appoggio, così si chiamano in gergo giornalistico i documenti. Era talmente preoccupato per questo articolo che si è scomodato anche telefonare alla famiglia Raschiatore, per avere il numero del cellulare della giornalista, tanto che la stessa famiglia invece pensava che quella telefonata arrivata così al’improvviso e d’estate per dare delle buone nuove sulla partenza dei lavori della scuola dedicata alla loro Ilaria. Una gestione allegra di un patrimonio pubblico, seminato da opere faraoniche mai compiute, con lo sperpero di denaro pubblico proveniente dai bandi regionali e anche dalle casse dello stesso comune, intrappolati in cemento e cantieri fermi da anni, alcuni eclatanti, come la scuola Colle dei Frati, un appalto che doveva immediatamente proteggere la scuola dal pericolo sismico, si parla di scivolamento della scuola, ora ancora tutto fermo con l’indecenza che la scuola non è in sicurezza. L’Osservatore d’Italia ha cantato le gesta di questi disastri, fotografando responsabilità e mala amministrazione che nessuno ancora ad oggi è stato capace di prendersi la paternità, si sa è sempre colpa di qualcuno, ma mai i presenti alla cena del banchetto. Eppure il Sindaco Paniccia lascia una traccia indelebile, parla di trasparenza dell’operato ma solo su carta, non si sa ancora che fine ha fatto la scuola che doveva essere dedicata alla piccola Ilaria Raschiatore, i genitori ancora attendono di poter accedere agli atti, d’altronde anche la sottoscritta, aveva fatto un accesso agli atti che ancora giace in cantina dal lontano settembre 2014. Non si fanno comunicati ufficiali sulle opere in questione, si sa… rimarrebbe una traccia per i posteri, meglio farci campagna elettorale, il passa parola funziona sempre, tante promesse mai confutate da alcun documento, e la gente ha pur bisogno di credere in qualcosa, poi se parla un personaggio pubblico e un istituzione, non fai il processo al’intenzione, ci credi punto e basta. Sia mai si faccia un’assemblea pubblica per spiegare ai cittadini, tra l’altro chiesta dalla stessa famiglia Raschiatore, soprattutto con chi conosce la vera storia e l’ha seguita passo passo e ne ha fatto diverse inchieste… e no! L’accesso e l’informazione rimarrà relegata alle cene elettorali, dove i nuovi candidati consiglieri, pur di accaparrare un voto, farebbero promesse che non posso mantenere, ma soprattutto non conoscono neanche la reale situazione, quella è rimasta nella stanza dei bottoni, tanto incatenata, che anche i muri hanno paura di sentire il suo nome. Ma questi candidati consiglieri dove erano prima? Mistero elettorale.

PISTA CICLABILE EI RIFIUTI ILLECITAMENTE CONFERITI, UNO SCANDALO AL SOLE DIMENTICATO

Rimane anche un mistero tutti i rifiuti sepolti sotto la pista ciclabile, prima si erano giustificati che le foto non erano riferite a quella zona, poi esce fuori una denuncia dei carabinieri che hanno sanzionato un camioncino che per pura sbadataggine aveva conferito per sbaglio rifiuti in un cantiere ppunto della pista ciclabile. Poi si dirà che il parco e non più pista ciclabile (non rispondeva ai requisiti che loro avevano conferito) sono stati conferiti con illecita attività molteplici tir, che oltre a scaricare e coprire con terra, hanno anche scavato fosse grosse come le dimensioni dei tir per scaricare materiale di non chiara provenienza e fattezza. Il Sindaco Paniccia, parla di trasparenza, che fine ha fatto l’indagine che doveva fare all’interno del suo comune dopo che la sottoscritta gli aveva fatto visionare tutte le foto dei conferimenti illeciti? Ha notificato alla procura di Tivoli, essendo stato informato dai fatti dalla sottoscritta, che non si trattava più di un semplice camioncino? Ma soprattutto chi ha coperto? L’assessore ai lavori Pubblici, la ditta che ha usato la pista ciclabile come la discarica? Non ci è dato sapere, ma l’Osservatore d’Italia si farà carico anche di questa inchiesta rimasta fuoco sotto la cenere.

L’ASFALTO PRE ELETTORALE PER L'IMPORTO NETTO DI EURO 234.087,28 OLTRE IVA, MA PER EVENTI ACCADUTI NEL 2015
Domenica questo comune con queste premesse va al voto, questa volta le compagini hanno dato tutto il meglio di se, tanto che ora tutti i consiglieri di maggioranza e opposizione si sono allocati sotto lo stesso cielo, quello del candidato a sindaco del PD, Piazzai, tranne il Vernini e Colabucci che fino a poco tempo avevano condiviso progetti e speranze con questa amministrazione uscente.
Ma Zagarolo non poteva andare al voto con le strade ridotte un colabrodo, un altro biglietto da visita di questo comune. Ed ecco che dal cappello a cilindro ed espressamente per le lezioni saltano fuori dalla Deliberazione della Giunta Comunale n.58 del 21 maggio 2015, quindi a 10 giorni dal voto, l’”APPROVAZIONE PERIZIA DI VARIANTE – "SISTEMAZIONE E MIGLIORAMENTO DELLA VIABILITÀ INTERNA COMUNALE" – CIG 6130855D95”. Il sindaco Giovanni Paniccia, nella sua qualità di Presidente, riconosciuta valida l'adunanza, dichiarava aperta la seduta e ne assumeva la presidenza, presenti il vice sindaco, Verginelli Antonio e l’assessore Ernesto Cani. Qui viene deciso che grazie alla Determinazione del Direttore del Dipartimento Territoriale della Regione Lazio n. B0356 del 11/02/2008, nell'ambito del servizio inerente la concessione del servizio di distribuzione del gas Del territorio comunale, il Comune di Zagarolo era stato beneficiato di un contributo regionale di euro 929.370,00; che con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 49 del 23/09/2009, esecutiva ai sensi di legge, è stata approvata la convenzione per l'ampliamento rete Erogasmet. Appellandosi all’articolo 2 del richiamato atto aggiuntivo e di chiarimento che recita “il finanziamento di euro 929.370,00 riconosciuto con Determinazione Dirigenziale n. B0356 del 11/02/2008” verrà interamente girato, quale contributo pubblico, ed Erogasmet s.p.a. Nella sua qualità di concessionaria del pubblico servizio di distruzione del gas nel territorio comunale; e richiamata la determinazione dirigenziale n. 64 del 06/03/2012, con la quale è stato trasferito un acconto pari ad euro 100.000,00 del contributo regionale alla Soc. Erogasmet s.p.a., per l'intervento di “ampliamento rete distribuzione gas metano nel territorio comunale”; ma soprattutto viene considerato che parte del finanziamento sopra richiamato può essere utilizzato da questa Amministrazione per interventi su manto stradale di tratti di viabilità oggetti di lavori di chiusura ed apertura tracce per il passaggio della rete di gas.
Insomma la delibera per giustificare l’asfalto fatto gli ultimi giorni prima delle votazione attinge la deliberazione della Giunta comunale n. 9 del 22/01/2015, con la quale è stato approvato il progetto esecutivo per i lavori di “sistemazione e miglioramento funzionale della viabilità interna comunale”, redatto dall’ufficio Tecnico comunale, per un importo complessivo di € 300.000,00 con contratto stipulato in data 06/05/2015, rep 136, i lavori sono stati affidati all'Impresa MISTURA S.n.c. Di Mistura Gino, per l'importo netto di euro 234.087,28 oltre IVA. Strade dissestate da anni, soprattutto in alcuni luoghi di passaggio pendolare e scolastico sono state definite urgenti solo ora perché che in fase di esecuzione dei lavori, alcuni tratti di strade comunali, sono risultati in condizioni peggiori rispetto alle situazioni che sono state constatate al momento della redazione del Progetto Esecutivo, visti anche gli eventi climatici e calamitosi accaduti dall'inizio del 2015.

Tra asfalto elettorale e un campo minato di scandali al sole sottaciuti per opportunità, il cittadino andrà al voto, l’unico assente a questo appuntamento sono le responsabilità che nessuno ha deciso di mettere nel programma elettorale. L’osservatore d’Italia scoprirà piano piano assieme ai suoi elettori nel dettaglio alcuni di questi scandali, nella speranza che ci sia una magistratura attenta e volenterosa di comprende realmente ciò che è accaduto ad un territorio meta un tempo di turisti, fontane di vino e bella gente.
 

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