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Roma

ZAGAROLO: SPAZI AL MERCATO PIU’ CARI CHE A ROMA PARIOLI E TEMPI DI SMONTAGGIO DEI BANCHI DA GUINNES DEI PRIMATI

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Tempo di lettura 3 minuti Commercianti ambulanti furibondi con l’amministrazione comunale: “Tosap alle stelle, ora il Comune toglie ore importanti alla vendita”

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di Cinzia Marchegiani

Zagarolo (RM) – Sabato scorso (11 gennaio 2014) al mercato di Zagarolo i commercianti ambulanti erano furibondi, bastava passare tra le bancarelle per sentire i commenti alcuni sarcastici, altri davvero di rabbia.

Mi informano che nella mattinata è stato distribuito un avviso firmato oltre dal sindaco di Zagarolo, Giovanni Paniccia, anche dall’assessore alle Attività Economiche e Commerciali, Maurizio Colabucci e dall’assessore all’Ambiente, Giacomo Vernini, dove con la dicitura “Comunicato Urgente” venivano ricordati gli orari a cui attenersi scrupolosamente sia nell’apertura che nella chiusura dei banchi disciplinati dal regolamento comunale.

Si legge: “Il mercato inizia alle ore 8.00 antimeridiane e termina alle ore 13.30 le operazioni di preparazione dei banchi di vendita possono svolgersi dalle 7 alle 8 senza eccedere nei limiti, e le operazioni di sgombro merci e dei banchi non possono andare oltre le 14.00 con l’obbligo di non effettuare la vendita oltre le 13.30.

Sì da avviso a tutti i commercianti che svolgono l’attività su area pubblica del comune di Zagarolo nei mercati settimanali del sabato mattina e domenica mattina in Valle Martella di attenersi scrupolosamente agli orari di apertura comunale per la  disciplina l’art.2 recita testualmente. A tal riguardo questa amministrazione ha dato opportune disposizioni al Comando di Polizia Locale di effettuare frequenti e efficaci controlli, rappresentando che viene concesso un ulteriore limite di tolleranza di 15 minuti per ultimare le operazioni di chiusura con la raccolta nei propri spazi assegnati dei rifiuti prodotti (buste e contenitori e quant’altro) e conferirli negli appositi sacchetti che settimanalmente vengono consegnati. Pertanto dalle 14,15 chiunque verrà trovato con il banco ancora montato, incorrerà nelle sanzioni amministrative previste dalle vigenti normative, per violazioni alle disposizioni dei regolamenti comunali.”

Un commerciante raccoglie le proteste di tutti e senza giri di parole fa una panoramica su questo lavoro, e quanto versano alle casse del comune di Zagarolo per esercitare la loro attività. “Il più piccolo spazio costa 900 euro annue, a Roma i prezzi per la TOSAP ( Tassa per l’occupazione di spazi e aree pubbliche) partono da 280 euro, per arrivare a 600 euro che paghiamo nella zona dei Parioli. Occorre ricordare che noi commercianti, oltre a pagare la TOSAP a questo comune paghiamo anche la Tarsu. Questa comunicazione ci lascia esterefatti. Per smontare un bancone servono più di due ore, e per essere sicuri di non violare l’orario comunicato, dovremmo cominciare la chiusura verso le ore 12. Mi dite voi, con questi prezzi alle stelle che neanche ai Parioli paghiamo, come noi possiamo portare avanti la nostra attività… che ha subito e subisce la crisi economica?” 

L’amministrazione in questo momento, soprattutto l’assessore alle attività economiche e produttive sembra non tener conto dei prezzi sostenuti dai commercianti e delle difficoltà che incontrano nel poter gestire al meglio i rapporti anche con i clienti stessi, che si vedono smontare presto le bancarelle, per dar modo di poter gestire la pulizia della zona del mercato che  non è gravata sui cittadini di Zagarolo. Un altro fatto sconcertante è l’installazione del contenitore per la raccolta delle feci degli animali, che è stato posto proprio nella zona di una delle tante bancarelle, il proprietario si è visto costretto oltre a coprirla con un sacchetto di plastica, a rimuoverla per un problema non solo igienico ma di fortissimo cattivo odore.

Ci si chiede dove è l’attenzione ai problemi delle attività commerciali, che nonostante tutto stanno affrontando un momento di crisi economica davvero eccezionale? Chi rimane aperto è visto come una rara specie da spremere e contrastare con vincoli sempre più pesanti, vista anche la notifica che saranno disposti frequenti ed efficaci controlli da parte della polizia Locale? L’assessore Colabucci, ha cercato di trovare un escamotage a questi problemi da risolvere? Da parte dei commercianti si sente un grido disperato, di totale indifferenza, possibile che non si possa arrivare ad una condivisione e concertazione dei problemi da risolvere, nonostante le quote Tosap più care dei quartieri romani pariolini?

L’assessore all’Ambiente e alle attività economiche si facciano una passeggiata per sentir i problemi che questi commercianti stanno avendo. L’assessore Vernini, invece di pubblicare le foto su facebook che finalmente l’area del mercato è stata pulita entro le 14,45 dovrebbe spiegare a chi si lamenta che le buste vanno in giro sporcando l’ambiente che quei commercianti le tasse sulla raccolta dell’immondizia la pagano… intanto c’è chi comincia ad allarmarsi, ma sarà la fine anche del mercato a Zagarolo?

Chissà se ci saranno novità!!! La concertazione delle idee e dei problemi effettivi rappresenta una buona strada per trovare la soluzione migliore…. i commercianti non chiedono altro, ma un volantino con “Comunicazione Urgente” non rappresenta di certo la capacità di accogliere e rispondere alle problematiche sollevate…
 

Roma

Omicidio a Roma, venti anni a chi uccise e lasciò Michelle in un carrello

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“Ho commesso un reato gravissimo e voglio pagare per quello che ho fatto”.

Una lettera, poche righe, prima che il giudice del tribunale per i minori si ritirasse in camera di consiglio, prima che gli venissero inflitti 20 anni di carcere. E’ quanto ha letto in collegamento video dal carcere di Treviso l’imputato, il giovane di origini cingalesi che nel giugno dello scorso anno ha ucciso a coltellate Michelle Causo a Roma per poi lasciare il cadavere, chiuso in una busta di plastica, in strada abbandonato in un carrello a poca distanza da un cassonetto per l’immondizia nel quartiere Primavalle.

“L’ho uccisa ma non ho premeditato l’omicidio”, ha aggiunto l’imputato, all’epoca dei fatti 17enne come Michelle, che aveva scelto di essere giudicato con il rito abbreviato che consente uno sconto di pena. I genitori della ragazza erano presenti in aula al momento della lettura del dispositivo.

Con questa sentenza – ha detto la madre – riusciamo un pochino a dare giustizia a Michelle. È la prima volta che un minore prende 20 anni, ma se li merita tutti. Adesso andiamo avanti, ho un altro figlio e mi dovrò dedicare completamente a lui”. Il tribunale ha, di fatto, recepito l’impianto accusatorio della Procura.

Le aggravanti sono legate al tentativo di sbarazzarsi del cadavere, infilandolo in una sacca nera dell’immondizia. L’aggressione avvenne in un appartamento di via Dusmet. Il minore, nel tentativo di sbarazzarsi del corpo, non si preoccupò di ripulire la scena del crimine, tracce di sangue furono trovate ovunque a cominciare dall’androne del palazzo. L’esame autoptico svolto sul corpo della ragazzina confermò il drammatico quadro emerso subito dopo il ritrovamento del cadavere.

Tra i ragazzi si consumò una prima discussione accesa con urla, percepite distintamente anche dai vicini, e poi l’aggressione. Dalle ferite riscontrate nel corso dell’esame è emerso che il giovane colpì la ragazza utilizzando un coltello da cucina. Un’azione omicida che forse era iniziata con un fendente alla schiena per poi proseguire con almeno altri cinque colpi sul resto del corpo della minorenne. Un vero e proprio massacro che si sarebbe consumato in pochi minuti.

Altra certezza è che dopo il delitto, messo in atto dal ragazzo in uno stato di alterazione dovuto all’assunzione di alcol e droga, ci fu il drammatico e velleitario tentativo di lasciare il corpo lontano dal luogo dell’aggressione, la casa dove il ragazzo viveva. La madre, infermiera di origini cingalesi, era fuori mentre il padre era in Sri Lanka.

Madre e figlio si erano trasferiti da poco nell’immobile dove nel corso di una perquisizione venne trovata della droga, sostanze utilizzate per produrre mix di stupefacenti sintetici. Nel corso dell’udienza del 29 maggio scorso l’imputato aveva fornito la sua versione di quanto accaduto in quella tragica giornata. Il giovane ha affermato di avere aggredito la ragazza con una prima coltellata perché si era sentito offeso da alcune affermazioni fatte da lei.

In merito alla ricerca su internet, effettuata il giorno prima dell’omicidio, su “come sferrare colpi letali”, l’imputato ha sostenuto di averla fatta perché doveva recarsi in una zona isolata e voleva capire come comportarsi in caso di eventuali attacchi. In base ad una perizia psichiatrica disposta dal tribunale l’imputato era, comunque, capace di intendere e di volere al momento del fatto.

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Castelli Romani

Ciampino, episodio di bullismo: la denuncia di una madre su Facebook scatena polemiche

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Un episodio di bullismo avvenuto a Ciampino ha suscitato forti reazioni e polemiche dopo che una madre ha condiviso la sua drammatica testimonianza su Facebook. La signora, madre di un ragazzo di 13 anni, ha raccontato l’incubo vissuto da suo figlio, vittima di un gruppo di coetanei.

Il post, che ha rapidamente raccolto molte reazioni e condivisioni, ha portato alla luce una realtà inquietante e ha acceso un acceso dibattito tra i residenti.

Secondo quanto riportato dalla madre del ragazzo, l’episodio è avvenuto nel parco comunale di Ciampino, dove suo figlio Alessandro stava giocando con alcuni amici. Improvvisamente, un gruppo di ragazzi più grandi si è avvicinato e ha iniziato a insultarlo e a deriderlo. La situazione è degenerata quando uno dei bulli ha spinto Alessandro a terra, facendogli perdere l’equilibrio e ferendolo al ginocchio. Il ragazzo, visibilmente scosso, è tornato a casa in lacrime e con un grande spavento.

Nel suo post, la madre ha scritto: “Mio figlio è tornato a casa oggi con il cuore spezzato e il corpo ferito. Non posso tollerare che i bambini debbano subire tali atrocità. Questo bullismo deve finire!”. Il suo appello ha ricevuto immediato sostegno da parte di molti residenti, che hanno espresso la loro solidarietà nei commenti.

Giovanna, una residente di Ciampino, ha commentato: “È inaccettabile che i nostri ragazzi non possano sentirsi al sicuro nemmeno nei parchi pubblici. Le autorità devono intervenire e prendere provvedimenti immediati”. Un altro commento, di Marco De Santis, aggiunge: “Questi atti di violenza sono vergognosi. I bulli devono essere identificati e puniti, e le scuole devono fare di più per educare i ragazzi al rispetto reciproco”.

Tuttavia, il post ha anche suscitato polemiche e divisioni. Alcuni hanno criticato i genitori dei ragazzi coinvolti, accusandoli di non educare adeguatamente i propri figli. “Dove sono i genitori di questi bulli? Perché non insegnano loro il rispetto e la compassione?”, ha scritto Francesca.

Le autorità locali non hanno tardato a intervenire condannando il gesto.

L’episodio, sebbene doloroso, ha anche sollevato un’importante consapevolezza sulla necessità di promuovere la cultura del rispetto e della solidarietà tra i giovani.

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Castelli Romani

Frascati, Libri in Osteria: appuntamento giovedì 18 luglio con Antonella Prenner

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Cosa lega Tullia, figlia di Cicerone, Servilia, madre del cesaricida Bruto, e Messalina?

Al di là di essere tre figure della Storia antica di Roma sono le protagoniste di alcuni romanzi della filologa e scrittrice Antonella Prenner, docente di Lingua e letteratura latina all’università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale.

la scrittrice Antonella Prenner

Antonella Prenner ed i suoi romanzi saranno i protagonisti giovedì 18 luglio in piazza dell’Olmo a Frascati, a partire dalle ore 18, del salotto letterario di Emanuela Bruni, Libri in Osteria assieme allo scrittore e giornalista Pino Donghi.
Le loro vite, le loro esperienze e i loro rapporti, spiega Emanuela Bruni “offrono un punto di vista non ufficiale, emotivo, disvelando pieghe e zone d’ombra di una storia sempre scritta dagli uomini e per gli uomini”.
Quindi si avrà la possibilità di cambiare la prospettiva di lettura di una storia che vede queste figure troppo spesso relegate al ruolo di comprimarie pur essendone protagoniste ed attrici principali.
Non mancherà un breve approfondimento sull’ultima fatica di Antonella Prenner “Lucano. Nostalgie di libertà” ove l’autrice descrive l’età di Nerone e di una generazione infelice, che assiste all’esercizio di un potere politico iniquo e impossibile da contrastare perché assoluto, e che vagheggia di tornare a un tempo irripetibile, quando “res publica” romana significava “libertà”.

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