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Roma

ZAGAROLO, SICUREZZA BIMBI: DOPPIO SCANDALO PROCESSIONARIE. COMUNE IN TILT SICUREZZA

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Tempo di lettura 3 minuti Tra gli alberi è ancora presente un nido di processionarie

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LEGGI ANCHE: ZAGAROLO: IL COMUNE VA IN TILT PER LE PROCESSIONARIE, BIMBI NEL CAOS

 

GUARDA LA GALLERY FOTOGRAFICA IN FONDO ALL'ARTICOLO CHE TESTIMONIA LO STATO IN CUI VERSA IL TERRENO

di Cinzia Marchegiani

Zagarolo (RM) – Spesso il giornale che segue il territorio serve ad informare i cittadini che vivono una comunità in merito alle problematiche a volte taciute dalle stesse istituzioni e dai suoi rappresentanti. Questa volta la storia dello scandalo delle processionarie ha preso una piega molto pesante e seria che mette in discussione il disastroso operato della stessa amministrazione che con enorme difficoltà, per non usare il termine "goffaggine", ha cercato invano di tutelare i beni più preziosi: l’ambiente, le scuole e soprattutto i bambini. Ecco questa storia ha dell’incredibile, sembrerebbe uscita da un film di disavventure di qualche personaggio maldestro, ma la realtà, come spesso accade, è più inquietante e della fantasia stessa.

 

Il fatto:
Scoppiato lo scandalo sulle colonne del nostro quotidiano riguardo la presenza delle processionarie sia sugli alberi che all’interno dell’istituto 275° Circolo Didattico De Amicis, l’assessore all’Ambiente del Comune di Zagarolo ha cercato di porre rimedio solo dopo due giorni dalla nostra pubblicazione, quando in realtà questo intervento doveva essere effettuato molto, ma molto prima, visto che un mese prima era partita dalla scuola una relazione indirizzata all'amministrazione comunale dove si segnalava la presenza delle larve delle processionarie anche all’interno dell’istituto.

L’intervento è stato così realizzato durante un giorno di apertura della scuola, senza informare preventivamente che sarebbe avvenuto il blocco di una via, né tantomeno informando le insegnati che ci sarebbe stata una bonifica che avrebbe potuto creare problemi a soggetti asmatici e allergici, tant’è che successivamente all'intervento di bonifica c’è stata una ulteriore relazione relativa i disagi sopportati dai bambini e dalle stesse maestre nel dover respirare aria fortemente piena di allergeni e non poter usufruire dell’apertura delle finestre per il ricambio di aria in classi dove in media ci sono 22/25 alunni. 

 

Il doppio scandalo:
La bonifica di questi alberi è stata realizzata tagliandone molti, ma tutti i rami, i tronchi e la vegetazione di risulta sono stati lasciati dentro lo stesso terreno e al confine con la stessa strada che i piccoli alunni percorrono per entrare a scuola. E usata anche per il parcheggio del personale della scuola.

Praticamente come testimoniato dal nostro reportage fotografico si è venuta a creare una zona piena di vegetazione che invece di risolvere il problema alla radice delle processionarie, rappresenta un ulteriore covo non ispezionabile, dove sia le processionarie che altri animali, come topi e serpenti, potrebbero nidificare indisturbati senza neanche essere visti.

L'abbandono di tutta la vegetazione tagliata rappresenta la fotografia esatta di come è stata gestita l'intera vicenda dall'amministrazione comunale: oltre ai pericoli già citati, la rete e i paletti che delimitano il terreno si presentano visibilmente instabili e la rete di confine fatica a contenere tutti l'ammasso dei rifiuti lasciati a marcire vicino alle scuole.

Abbiamo atteso che passasse sabato e domenica, insomma questo ultimo fine settimana in cui la scuola era chiusa, nella speranza che si provvedesse a togliere tutta quella coltre d’immondizia e poter scrivere che il problema era stato risolto nel migliore dei modi. Ma così non è stato.

E non finisce qui: A far accapponare ancora di più la pelle, oltre l’evidente stato in cui è stato lasciato questo terreno nelle vicinanze di una scuola, è la presenza ancora su un pino di un nido di processionarie all’interno dello stesso terreno.

"Ci sono giustificazioni che questa amministrazione può tirare fuori dal cappello a cilindro? – Commenta una residente visibilmente indignata – Quella vegetazione lasciata lì per terra rappresenta uno schiaffo alla sicurezza pubblica, – prosegue la cittadina – soprattutto perché a produrla è stato il comune di Zagarolo".

Ci è stato fatto anche sapere che in un’altra scuola limitrofa sono stati trovati dei topi e che si è dovuta realizzare una derattizzazione.

Insomma, tanto rumore per nulla: Il nido di processionarie è ancora presente su un albero e ora la presenza di questo mondezzaio di vegetazione a terra rappresenta un elemento aggiunto alla mancanza di sicurezza.

Gallery

Roma, Ferragosto e turisti. Scattata l’operazione sicurezza: in manette 11 persone

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ROMA – In occasione della settimana di Ferragosto, per garantire una serena permanenza ai turisti e ai cittadini romani rimasti in città, i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno intensificato i controlli per prevenire i furti in abitazione, presso i centri commerciali, nelle zone maggiormente frequentate dai turisti e in modo particolare a bordo dei mezzi pubblici e presso le stazioni della metro della Capitale. D’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, nelle ultime 48 ore, i Carabinieri hanno arrestato 11 persone, gravemente indiziate, a vario titolo, del reato di furto e tentato furto aggravato in concorso.
 
Nell’area della stazione Termini, in via Gioberti, i Carabinieri di Nucleo Scalo Termini hanno arrestato un cittadino russo, già noto alle forze dell’ordine, fermato dal personale di vigilanza di un negozio di abbigliamento, dopo aver sottratto alcuni capi, ai quali aveva rimosso le placche antitaccheggio per eludere i controlli della vigilanza.
 
In via del Corso, i Carabinieri del Comando Roma Piazza Venezia hanno arrestato due cittadini romeni – un 28enne e una 19enne, entrambi e con precedenti – sorpresi a derubare una turista cinese. I Carabinieri li hanno bloccati appena dopo aver sfilato il telefono cellulare dallo zaino della vittima.
 
In piazza del Colosseo, sempre i Carabinieri del Comando Roma Piazza Venezia hanno arrestato due nomadi, di 26 e 40 anni, entrambe in stato interessante e con numerosi precedenti specifici, bloccate subito dopo aver asportato con destrezza una busta contenente 420 euro dallo zaino di una turista cinese.
 
I Carabinieri della Stazione Roma Macao hanno arrestato un 59enne italiano, senza fissa dimora e con precedenti, bloccato all’interno dell’autobus “H”, all’altezza della fermata Lungotevere de’ Cenci, subito dopo aver asportato con destrezza il telefono dall’interno della borsa di un 15enne.
 
Tre cittadini romeni – senza fissa dimora di 21, 38 e 58 anni – sono stati arrestati dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Centro che, in abiti civili, li hanno notati mentre si aggiravano con fare sospetto presso un negozio di abbigliamento in via Nazionale, rione Monti, e li hanno seguiti all’interno. Poco dopo, i tre sono stati bloccati all’uscita dell’attività perché sorpresi ad allontanarsi senza aver pagato numerosa merce, del valore di 570 euro, che avevano prelevato dagli espositori e occultato in zaini, previa rimozione delle placche anti-taccheggio.
 
Invece, all’interno di uno store del centro commerciale “Porta di Roma”, in via A. Lionello, i Carabinieri della Stazione Roma Nuovo Salario hanno arrestato un 30enne peruviano, sorpreso ad occultare prodotti di profumeria, del valore di circa 500 euro – all’interno di una borsa schermata.
 
Le vittime dei furti hanno sporto regolare denuncia-querela e tutti gli arresti sono stati convalidati.
 
Nell’ambito delle attività, infine, i Carabinieri hanno rintracciato un 35enne romeno, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e hanno denunciato alla Procura della Repubblica un 30enne di Roma trovato in possesso di 14 dosi di cocaina.
 
Privo di virus.www.avast.com

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Metropoli

Castel Madama, picchia i genitori per i soldi della droga

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I Carabinieri della Stazione di Vicovaro hanno arrestato in flagranza di reato un cittadino italiano di 24 anni, gravemente indiziato dei reati di maltrattamenti in famiglia ed estorsione.
A Castel Madama, un piccolo comune nella valle dell’Aniene vicino Roma, la vita di una famiglia è stata turbata per anni da un figlio con problemi di droga. Il giovane, di 24 anni, per ottenere il denaro necessario all’acquisto di stupefacenti, ha ripetutamente minacciato e maltrattato i suoi genitori.
Una sera, la situazione è degenerata; durante una violenta lite, il ragazzo ha aggredito il padre, provocandogli delle lesioni. Questo episodio ha spinto la famiglia a denunciare tutto ai Carabinieri, che hanno attivato immediatamente la procedura del “codice rosso”.
Il dramma familiare ha raggiunto il culmine il 6 agosto, quando il giovane, in preda all’ira, ha iniziato a prendere a calci e pugni la porta d’ingresso della casa dei genitori. Non contento, ha minacciato e spinto la madre, riuscendo a estorcerle 30 euro e causandole delle contusioni. La donna, disperata, ha chiamato i Carabinieri, che sono intervenuti prontamente, fermando il figlio e mettendo fine a questo incubo. Ora il 24enne si trova nel carcere di Rebibbia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Tivoli.

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Castelli Romani

Monte Compatri, Agnese Mastrofrancesco nuovo consigliere di Città Metropolitana

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“Nel giorno del mio compleanno, tra messaggi, post e telefonate, ne è giunta una veramente diversa dal solito” inizia così il post di Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri e già assessore all’Urbanistica che nel giorno del suo compleanno riceve una notizia davvero inaspettata: “La Segreteria Generale della Città Metropolitana, ovviamente non per farmi gli auguri di compleanno, ma per comunicarmi che presto farò parte del Consiglio che siede a Palazzo Valentini, come consigliere”.

Una notizia davvero eclatante per la cittadina di Monte Compatri che non aveva rappresentanti in seno a quella che un tempo era la provincia di Roma da almeno quarant’anni.

Agnese Mastrofrancesco, mamma di due bambini, eletta in Consiglio Comunale per ben quattro mandati consecutivi diventa la prima donna di Monte Compatri a sedere a Palazzo Valentini.

L’abbiamo contattata telefonicamente, oltre che per farle le nostre personali congratulazioni, per avere, a caldo, le sue prime impressioni su questo nuovo incarico.


Consigliere Mastrofrancesco prima di tutto le nostre congratulazioni. Se l’aspettava?
Sapevo che sarebbe stato difficile, ma come per tutte le cose, dobbiamo sempre crederci, perché prima o poi, la ruota gira e può arrivare anche il tuo momento. Quindi non ero certa, ma ci ho creduto fino ad oggi.


Ora il suo impegno politico raddoppia: quali saranno le sue priorità per Città Metropolitana?
Io credo che fare politica è un impegno grande, come grande deve essere la passione nelle cose che uno fa ed in cui crede. Dopo una gavetta, all’ interno del comune di Monte Compatri, posso dire di essere pronta a portare le mie energie anche nel consiglio di Città Metropolitana, dove cercherò di essere sempre dalla parte dei più deboli, di quelli che non vengono mai ascoltati o peggio ancora visti.


Tanti i messaggi di congratulazioni all’indirizzo della neoconsigliere Mastrofrancesco prima su tutti quello della consigliere regionale Laura Corrotti che dalle sue pagine scrive:

l’onorevole Laura Corrotti insieme alla neoconsigliere di Città Metropolitana Agnese Mastrofrancesco

“Congratulazioni a Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri, che da oggi entra ufficialmente in Città Metropolitana. Sono certa che il percorso portato avanti negli anni si svilupperà sempre di più e contribuirà al miglioramento del territorio di Roma e della sua Provincia” a cui fanno eco moltissimi consiglieri comunali dei Castelli Romani.
Fa rumore la mancanza di un messaggio alla neoeletta da parte dell’amministrazione Comunale di Monte Compatri, paese in cui la Mastrofrancesco è da oltre 15 anni Consigliere Comunale.

A nome della redazione tutta auguriamo alla neoconsigliere di Città Metropolitana un buon lavoro.

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