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Redazione
Bergamo – Bossetti resta in carcere, nonostante la presunta volontà e tentativo di suicidio. Niente arresti domiciliari per Massimo Bossetti, in carcere per l'omicidio di Yara Gambirasio. La decisione e' stata presa dalla Corte d'Assise di Bergamo che ha rigettato la richiesta presentata dalla difesa dell'imputato alla fine della scorsa settimana, in seguito al presunto tentato suicidio in carcere che Bossetti, secondo il suo difensore, avrebbe commesso dopo aver sentito parlare in aula dei tradimenti della moglie, ma che non e' stato mai confermato dalle autorita' carcerarie.
La stessa Corte d'Assise presieduta dal giudice Antonella Bertoja sottolinea che "il direttore del carcere e il comandante della polizia penitenziaria hanno escluso in radice ogni tentativo autolesionistico dopo l'ultima udienza e dopo il colloquio del Bossetti con la moglie, e anzi hanno testimoniato di aver raccolto lo sfogo dell'uomo, deluso dal comportamento della moglie ma per nulla incline a gesti anticonservativi".
Gli unici problemi di Bossetti, secondo la Corte, sono "qualche episodio di faringite, lombalgia e problemi connessi all'ernia inguinale, per cui e' stato recentemente operato". Aveva perso qualche chilo dopo l'arresto, ma attualmente ne pesa due in piu' rispetto all'arrivo in carcere. Lo psicologo e lo psichiatra del carcere non hanno "mai segnalato problematiche tali anche solo da far sospettare un problema di compatibilita'", tanto che sono stati sospesi i farmaci tranquillanti in precedenza utilizzati per dormire. Quindi niente arresti domiciliari: "il monitoraggio del carcere, rappresenta la massima garanzia per l'incolumita' e la salute dell'imputato"
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