YARA GAMBIRASIO: IL CONSULENTE DI PARTE PRESENTA ELEMENTI DA RIVALUTARE

Angelo Barraco

L’assassino potrebbe essere un parente; ecco quanto dichiarato da dal consulente di parte. Da parte dei legali di Massimo Bossetti, unico indagato per l’omicidio di Yara Gambirasio, è stata presentata una seconda richiesta di scarcerazione per il loro assistito, richiesta respinta dal Gip di Bergamo. L’Avvocato di Bossetti, Claudio Salvagni, ha motivato tale richiesta in 13 pagine in cui vi sono presenti tutti i dubbi che vanno dal DNA, alle prove scientifiche, dai peli rinvenuti al momento del ritrovamento del cadavere ai risultati riguardanti il furgone e i vestiti. La difesa di Bossetti si è affidata ad un consulente esperto in genetica forense, il medico è Sarah Gino. Il medico, con alle spalle numerosi altri casi con il quale ha collaborato, sostiene che vi sono sette formazioni pilifere sul corpo di Yara che appartengono a soggetti diversi da Bossetti, dice che codeste persone non sono state identificate al momento, ma ciò che si sa è che due di questi hanno lo stesso dna mitocondriale ovvero che potrebbero appartenere a soggetti imparentati per via materna. La genetista sostiene che il dna maggioritario trovato è quello di Yara rispetto a quello di Massimo Bossetti. Sostiene anche che L'assassino, potrebbe essere imparentato con Yara. Ricordiamo che Yara aveva 13 annial momento della scomparsa, alle 18.43 del 26 novembre 2010 lasciò la palestra di Brembate di Sopra, in provincia di Bergamo, diretta a casa, a 700 metri di distanza. Non arrivò mai a destinazione.