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Castelli Romani

Ximena Garcia, ecco il punto esatto del ritrovamento del cadavere sul lago di Nemi. I prelievi autoptici: “Stato di putrefazione avanzata”

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NEMI (RM) – “In stato di putrefazione avanzata” così è stato definito il corpo di Ximena Garcia, la transessuale argentina di 22 anni scomparsa lo scorso 22 gennaio da Lanuvio e trovata morta sabato scorso nel lago di Nemi.

I prelievi autoptici sono stati effettuati ieri dall’Istituto di Medicina legale di Tor Vergata da medici legali tra i più affermati d’Italia: il Professor Giovanni Arcudi e il professor Luca Marella. I prelievi serviranno per effettuare gli esami istologico e tossicologico che, oltre alle indagini che stanno portando avanti i carabinieri del Nucleo investigativo di Frascati, la stazione dei carabinieri di Lanuvio e la compagnia dei Carabinieri di Velletri potranno rispondere principalmente a due quesiti che non sono ancora noti: se Ximena avesse assunto stupefacenti e in che misura e lo stato degli organi per capire se qualche agente esterno abbia provocato la morte.

A seguito dei prelievi dei medici legali emerge però un dato certo: non è stato possibile verificare se sul corpo ci siano lividi o abrasioni o segni di violenza perché il cadavere è in avanzato stato di putrefazione. 

Soltanto dunque gli esami istologico e tossicologico sapranno dare indicazioni certe. Intanto è importante chiarire che il luogo dove è stata trovata Ximena è vicino ad una sorta di piazzola di sosta, poco dopo il centro canoa comunale, dove attraverso un ripido viottolo in pendenza si arriva in acqua dove c’è un albero. Proprio in quel punto è stata ritrovata Garcia. lì, ci sono diversi preservativi e una mascherina che con tutta probabilità è stata utilizzata dagli uomini della scientifica.

A un chilometro di distanza invece c’è l’albero dove i giornalisti di Chi l’ha Visto? hanno ritrovato la cinta appesa ad una protuberanza che si trova molto in alto, impossibile da raggiungere senza arrampicarsi. Da indiscrezioni gli inquirenti non hanno la certezza che si tratti della cinta di Ximena e comunque non può ritenersi in alcun modo l’arma del presunto delitto. Ulteriori aggiornamenti arriveranno nelle prossime ore.