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La terra trema, semprù più spesso. Sempre più violentemente, ed ogni volta con conseguenze drammatiche. Le scosse degli ultimi giorni, si parla di più di 3000 persone rimaste senza una casa, pongono in rilievo una notizia di qualche giorno fa: il parere dell'Unione Europea sulla manovra approvata dal governo Italiano. Nella manovra varata dall'esecutivo guidato dal premier Renzi, sono presenti voci di spesa una tantum, che vanno a sforare il deficit di bilancio. Queste due voci sono le spese per i migranti, e le misure di adeguamento degli edifici nelle zone ad alto rischio sismico.
Sul primo punto, quello relativo ai costi sostenuti per l'accoglienza e la gestione del massiccio flusso migratorio proveniente verso il nostro Paese, la Commisione Europea ha deciso di approvare lo sforamento del deficit;
nella seconda ipotesi, legata alla messa in sicurezza contro eventi sismici degli edifici pubblici e privati più a rischio, la stessa Commissione a deciso di bacchettare il nostro Governo. E ci ha invitato a corregere la manovra.
Secco il no del Ministro dell'ecconomia Padoan, che ha aggiunto: "si parla di quasi 42000 scuole, il 30% delle quali ha urgente bisogno di interventi strutturali importantissimi." 
Anche il premier Renzi si è opposto ai richiami provenienti da Bruxelles, arrivando a minacciare di porre il veto sul bilancio UE.
Insomma, la partita è aperta, ma i richiami dell'Unione Europea sembrano sempre più miopi e privi di lungimiranza, troppo legati ad una politica di austerity lontana dai problemi reali dei Cittadini.