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Redazione
Mondiali di Kiteboarding Freestyle. Irene, figlia del Prefetto Francesco Tagliente, conquista l’8^ posto. Il 22 ottobre si è conclusa la World Kite League 2016, che ha visto schierati in acqua top rider internazionali in gara per il titolo di Campione del Mondo nelle discipline del Freestyle e Big Air provenienti da 20 nazioni. Tra i partecipanti anche l’ingegnere biomedico romano Irene Tagliente. L'evento, organizzato nella Baia di Porto pollo in Sardegna, dalla GLEsport sotto l’egida della Ika (International Kiteboarding Association aperto alle categorie Freestyle e BigAir, sia maschili che femminili) ha rappresentato la tappa finale di un campionato internazionale che ha già portato i più forti kiter del mondo a sfidarsi a El Gouna (Round 1, Egitto, 20-27 marzo 2016), a Leucate (Round 2, Francia, 15-22 aprile 2016) e a Pingtan (Round 3, Cina, 20-25 settembre 2016).
Il titolo di Campione del Mondo Freestyle e Big Air per gli uomini lo ha conquistato Posito Martinex, quello di campionessa del Mondo Freestyle lo ha vinto Estefania Rosa mentre per il Big Air si è aggiudicato l'ambìto titolo Bibiana Magaji.
Gli Italiani Gianmaria Coccoluto e Andrea Vicari si sono piazzati rispettivamente il secondo e quarto Posto preceduti da Ariel Corniel che si è posizionato al 3 posto. Nella Classifica generale l'Italiana Irene Tagliente si è aggiudicato l'ottavo posto nella Categoria Kiteboarding Freestyle. Quello che ha conquistato Irene Tagliente, è un risultato che va oltre l’ottavo posto. Ricercatrice, ingegnere biomedico specializzata in telemedicina, per il suo sport preferito e per partecipare a questi mondiali, è riuscita ad allenarsi, post lavoro, anche a Nord del Circolo Polare Artico, a Breivikeidet in Norvegia.
La determinazione Irene sembra averla ereditata del padre, il prefetto Francesco Tagliente, insignito della stella d’oro al merito sportivo. Un Funzionario dello Stato che da tempo va ripetendo ai giovani quanto sia importante la forza di volontà nella realizzazione degli obiettivi al punto da fare proprio un aforisma sulla volontà e sul desiderare: ‘Volere è potere’, peraltro scelto come motto del suo corso d’Accademia di Polizia con l’espressione latina ‘nihil difficile volenti’ cioè nulla è arduo per colui che vuole.
Peraltro la storia professionale di questo alto Funzionario dello Stato si fonde con lo sport fin dalla sua giovinezza e in quel motto ‘‘lo sport ha cambiato la mia vita’’ c’è il senso dell’impegno che Tagliente ha assunto giorno dopo giorno nell’esercizio delle sue funzioni direttive. A sedici anni iniziò la sua avventura di atleta di lotta greco-romana gareggiando con la società sportiva dei Vigili del fuoco di Taranti per passare alle Fiamme Oro, gruppo sportivo della Polizia di Stato, diventare ‘‘azzurro’’ e poi probabile olimpico per Monaco ’71.
Irene sembra aver ereditato in pieno i valori del padre coniugando l’impegno di ricercatrice con il sacrificio di uno sport che richiede allenamenti severi aspettando vento e mare compatibile: Nemmeno il rischioso mare glaciale Artico della Norvegia l’ha fermata.
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