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Redazione
Alla presenza del ministro Guidi, accordo siglato fra Whirlpool e sindacati al Mise sul piano industriale 2015-2018. Scongiurato il rischio licenziamento per gli oltre 2 mila lavoratori del gruppo, rimarranno in vita i siti di Carinaro (Caserta) e None (Torino) e sono confermati gli investimenti promessi dalla multinazionale americana, si parla di 513,5 milioni in tre anni , con la promessa che il 75% di tutti gli investimenti in ricerca e sviluppo di tutta l’area Emea (i mercati di Ue, Africa e Medio Oriente) saranno concentrati in Italia.
L’azienda, inoltre, investirà inoltre 2 milioni per la reindustrializzazione del sito di Teverola vicino a Caserta su cui ci sono già due offerte di acquisizione. Infine, c’è il preciso impegno dell’azienda a non licenziare personale almeno fino al 2018 e già venerdì l’accordo sarà sottoposto al voto di tutti i lavoratori del gruppo.
La fusione tra i due gruppi, Indesit e Whirlpool, potrebbe essere completata entro la metà del 2016, ma quello che è già acclarato è che sarà rilanciata la produzione italiana dei siti ex Indesit e saranno definite nel dettaglio la missione industriale dei singoli siti, attraverso l’insourcing di attività, la crescita di 650.000 pezzi dei volumi prodotti in Italia e l’incremento verso il 70% della saturazione produttiva complessiva.
“Un accordo essenziale per il futuro di migliaia di lavoratori e per le prospettive del comparto del bianco ed elettrodomestici in Italia”. Commenta Ermenegildo Rossi, segretario confederale dell’Ugl a conclusione dell’accordo raggiunto oggi al Mise su Whirlpool.Soddisfatto anche Antonio Spera, segretario generale Ugl Metalmeccanici per il quale “ora la parola passa ai lavoratori, che siamo convinti premieranno il cammino fatto per evitare esuberi strutturali e chiusure di stabilimenti”.
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