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di Angelo Barraco
Per la Volkswagen è tempo di scandali che alzano polveroni non dovuti alla potenza dei motori sull’asfalto, ma della negligenza dell’azienda nell’aver truffato tutti gli acquirenti. L’Ad dell’azienda si è dimesso ieri dicendo: “Serve un nuovo inizio ma non ho mai fatto niente d'illegale”. Intanto Bruxelles è in prima linea e ha chiesto a tutti i paesi Ue di avviare indagini, intanto Berlino riferisce che non sapeva di tutto ciò. Emergono inoltre nuovi dettagli che riguardano l’emissione, emerge una lettera che ad aprile è stata inviata ai proprietari di auto in Usa dove la Volkswagen ha richiamato i suddetti in merito a problemi di emissione. Si chiedeva loro portare l’auto per istallare un nuovo software che assicurasse che le emissioni fossero ottimizzate per renderle efficienti. Intanto l’azienda potrebbe scegliere il nuovo amministratore delegato già venerdì e i due nomi in lista sono: Matthias Mueller e Herbert Diess ex dirigente della Bmw. Altro candidato è Sascha Gommel, il capo di Skoda.
Per quanto riguarda l’Italia, Massimo Nordio, a.d. Volkswagen Italia, scrive al ministro Galletti che i veicoli dotati di motore Diesel EU6 che si trovano attualmente in Europa “inclusi quelli in vendita sul mercato italiano, sono tutti rispondenti alla normativa europea per i gas di scarico EU6” invece su altri motori ci sono controlli in corso. Alle dimissioni di Winterkorn i mercati hanno reagito immediatamente e il titolo è balzato al 9% e ha chiuso a +5% e ha recuperato 3,3 miliardi.
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