Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
Nella mattinata di domenica 24.11.2019 un giovane ragazzo italiano ha cercato di illudere i controlli per introdurre circa 100 grammi di hashish e 3 grammi di cocaina attraverso il colloquio con il proprio Padre ristretto nel Penitenziario di Viterbo.
A darne notizia sono i sindacalisti del Si.P.Pe. (Sindacato Polizia Penitenziaria) Antonio Muzi, Felce Maffettone e Luca Pettirossi, che nonostante la gravissima carenza di Personale e di nuovi mezzi
efficienti per contrastare ogni tipo d’ introduzione illecita, si congratulano ancora una volta con gli Agenti della Polizia Penitenziaria di Viterbo per avere dimostrato elevata capacità professionale.
Il giovane ragazzo pensando che l’Agente addetto al controllo fosse distratto si approfittava per passare le sostanze stupefacenti in un involucro ben confezionato artigianalmente al Padre che rapidamente occultata all’interno della sua biancheria intima, ma il rapido intervento degli Agenti di polizia penitenziaria ha evitato che le sostanze stupefacenti venissero introdotte.
Correlati