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Riccardo Valentini, capogruppo gruppo Per il Lazio
Viterbo – Mi spiace rettificare quanto denunciato dal consigliere Sabbatini sul futuro del Pronto soccorso Alcologico di Villa Rosa, ma credo che fare dell’allarmismo gratuito non sia un modo per mettere in primo piano il diritto alla salute dei cittadini dei cittadini della nostra provincia.
Nello specifico in merito al servizio erogato da Villa Rosa, c’è una forte discrepanza tra i dati dichiarati dalla struttura e diffusi anche via stampa, e quelli noti ai servizi aziendali della Asl che rappresentano il dato ufficiale regionale. Da questi ultimi si legge che sono 280 gli accessi ambulatoriali registrati in ventisette giorni dalla struttura. Ovvero dieci accessi al giorno, che non significano pero dieci pazienti nuovi, ma solo lo stesso paziente che torna diverse volte.
E’ evidente che non è possibile confondere il numero di accessi alla struttura con il reale numero di utenti.
E’ importante anche fare chiarezza sul numero di degenze medie ospedaliere, che come previste dai parametri regionali sono compresi tra i 4 e i 5 giorni per chi è colpito da abuso di alcool e patologia connesse. Un dato davvero lontano da quello dichiarato dalla struttura che parla di un percorso di 30 giorni di degenza. Non c’è quindi nessuna privazione di un servizio necessario nè alcuna interruzione della continuità terapeutica, ma l’applicazione di criteri razionali per evitare un uso distorto di risorse pubbliche destinate alla sanità. In particolare per gli utenti di Villa Rosa è stato attivato un percorso specifico che vede coinvolti i direttori e le loro equipe, del Dipartimento di salute mentale e dal SERT, per garantire la loro presa in carico assicurando al meglio la continuità terapeutica.
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