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Redazione
“Mi spiace sinceramente che il mio intervento su Villa Lante dell’otto agosto scorso, abbia disturbato a tal punto l’assessore regionale Stefano Zappalà da provocare in lui, a distanza di quindici giorni, una reazione tanto dura quanto sproporzionata”. Il consigliere provinciale Marco Torromacco interviene a replicare alle dichiarazioni dell’assessore regionale al Turismo sulla mancata promozione del prestigioso parco di Bagnaia nell’ambito delle attività promozionali promosse dalla Regione Lazio. “L’onorevole Zappalà ci tiene a precisare che mai nessuno prima di lui aveva promosso il Lazio in maniera tanto efficace. Non mi sembra di aver sostenuto il contrario. Anzi, nel comunicato dell’otto agosto scorso, non ho mancato di definire apprezzabili le iniziative degli uffici regionali volte a dare un aiuto concreto allo sviluppo del comparto turistico regionale. Le mie critiche erano rivolte al fatto che nell’ambito di queste iniziative non fosse stata mai inclusa la bellissima Villa Lante di Bagnaia. Penso che l’onorevole Zappalà, in quanto esponente di Forza Italia prima e del Pdl oggi, conosca molto bene l’ex sottosegretario ai Beni Culturali Francesco Giro. Dovrebbe sapere che proprio l’onorevole Giro durante una sua visita a Bagnaia, espresse l’auspicio e la necessità che Villa Lante fosse adeguatamente pubblicizzata come patrimonio storico, culturale ed ambientale dell’Italia e del Lazio. E’ per questo che – aggiunge Torromacco – sono rimasto sorpreso nel vedere che, in nessuna delle ultime tre iniziative promozionali della Regione Lazio (quella che ha visto le bellezze laziali girare sugli autobus di Londra in occasione delle Olimpiadi, la seconda che ha portato la Tuscia sulle tv degli aeroporti, e la terza relativa alla realizzazione dell’itinerario dell’artigianato artistico del Lazio), si è ritenuto opportuno includere il parco di Bagnaia, nonostante faccia parte a pieno titolo del patrimonio artistico del Lazio.” “L’onorevole Zappalà – prosegue ancora il consigliere provinciale – mi accusa di mancanza di rispetto sostenendo che potrebbe farmi da maestro su molte materie. Può darsi, ma io di certo non avrei aspettato quindici giorni per replicare ad un articolo, per altro in maniera così scomposta. In conclusione ci tengo a precisare di non aver mai lontanamente pensato di disconoscere il prestigio e l’alto valore del Palazzo dei Papi di Viterbo che non può in nessun modo essere messo in concorrenza con Villa Lante. L’assessore Zappalà ironicamente ha detto che per le prossime iniziative pubblicitarie volte a rappresentare la Tuscia saranno scelti gli etruschi. Restando nel campo dell’ironia – conclude Torromacco – ritengo che gli etruschi assistendo a questa sterile polemica non possano far altro che rigirarsi nelle necropoli”.
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