Viterbo, teatro dell’Unione: attesa per il concerto dell’orchestra Filarmonica Vittorio Calamani

VITERBO – Dopo lo straordinario successo del concerto di debutto lo scorso agosto, l’Orchestra Filarmonica Vittorio Calamani, insieme con il suo sponsor principale Aisico Srl, sarà in concerto con un entusiasmante programma sinfonico che prevede Antonin Dvorak (Danze Slave op. 64 e op. 72) e Gioacchino Rossini (Dall’opera Guglielmo Tell – Ouverture), diretto ancora una volta dal M° Hossein Pishkar, stasera alle ore 21 al Teatro dell’Unione di Viterbo nell’ambito della stagione promossa da Comune di Viterbo e ATCL – Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio.

L’Associazione Festival della Piana del Cavaliere, nel suo terzo anno
di attività, si concentra nella realizzazione di un progetto orchestrale che
valorizzi talentuosi musicisti provenienti dal panorama nazionale e
internazionale, affinché si confrontino all’interno di una realtà musicale
professionale che aspira ad una qualità d’eccellenza. L’obiettivo nasce dalla
volontà di investire nella bellezza, nella cultura e nell’arte, ma soprattutto
dalla certezza che i giovani siano un patrimonio da coltivare nel rispetto
delle loro capacità professionali e artistiche. L’opportunità di perfezionarsi
nell’ambito orchestrale e al tempo stesso di realizzarsi nell’ambito lavorativo
è attuabile grazie al sostegno dell’azienda Aisico srl nella persona
dell’Ingegner Stefano Calamani, che crede fortemente nel bisogno di investire nella
crescita culturale di questo Paese.

L’Orchestra Filarmonica Vittorio Calamani si è formata tramite
regolari audizioni tenutesi nel mese di maggio 2019 e si sviluppa all’interno
di un progetto pluriennale e continuativo il cui scopo è quello di tornare ad
investire nella cultura, nei giovani e nella musica, incoraggiando un approccio
al patrimonio culturale più facile da attuare e più accessibile, per dare ai
giovani musicisti la possibilità di mettere in pratica la propria
professionalità in un ambiente adeguato e stimolante grazie alla presenza di
colleghi, direttori e solisti provenienti dai più interessanti panorami
musicali italiani ed europei.

L’attività dell’OFVC vuole qualificarsi anche come portatrice di un
contributo positivo al patrimonio culturale regionale ed italiano, per rendere
un giusto merito ai valori storici e paesaggistici del nuovo territorio che la
ospita in cui l’Orchestra, grazie alle sue proposte, vuole farsi promotrice di
una crescita sociale e culturale.

L’OFVC ha fatto il suo debutto mercoledì 14 agosto sotto la guida del
giovane e talentuoso direttore iraniano M° Hossein Pishkar con un meraviglioso
concerto sinfonico realizzato in piazza XX settembre a Configni. Questo evento,
che ha visto eseguite la sinfonia 89 di Haydn e la sinfonia 4 di Schumann, ha
rappresentato la fine della III edizione del Festival della Piana del Cavaliere
e l’inizio dell’attività musicale e artistica dell’OFVC, registrando una
presenza record di più di 400 persone e un successo di pubblico e di critica
davvero degno di nota.

Come dice Luca Di Giulio nella sua recensione: “La cosa che però maggiormente stupisce è l’attenzione e il silenzio surreale in cui tutto ciò avviene, ormai cosa rarissima e apprezzata soprattutto dai musicisti impegnati nell’esecuzione. Anche nelle improvvise pause, nei momenti di sospensione con funzione umoristica del quarto movimento non scatta mai un applauso e anche dopo l’accordo conclusivo rimaniamo tutti immobili ascoltando il suono allontanarsi e disperdersi tra le montagne della Sabina.”

HOSSEIN PISHKAR

Il giovane direttore iraniano Hossein Pishkar vive in Germania dal
2012. La sua carriera è entrata in una nuova fase quando, nel 2017, ha vinto
sia il prestigioso premio Deutscher Dirigentenpreis nel contesto di una
competizione internazionale realizzata in collaborazione con le maggiori
istituzioni musicali di Cologne e la Westdeutscher Rundfunk (WDR), sia il
premio Ernst-von-Schuch-Preis, presentato annualmente in collaborazione con il
Dirigentenforum.

La stagione 2018/2019 porta con sé il debutto
come direttore ospite della Deutsche Staatsphilharmonie Rheinland-Pfalz, della
Royal Danish Orchestra a Copenhagen, della Staatsorchester Stuttgart, e il
ritorno alla Düsseldorf Symphony, alla Gürzenich Orchestra Cologne,
all’Orchestre Philharmonique de Strasbourg e alla WDR Symphony Cologne.
Dirigerà anche il Rigoletto di Verdi, con la regia di Cristina Mazzavillani
Muti, al Festival di Ravenna e coprirà il ruolo di assistente al direttore
François-Xavier Roth quando la Gürzenich Orchestra eseguirà le opere del
compositore francese contemporaneo Philippe Manoury. Più Avanti, debutterà
anche come direttore della Bremer Philharmoniker e della Nürnberger
Symphoniker.

Pishkar ha inoltre diretto orchestre come l’Orchestra Cherubini, la
Hofer Sinfoniker, l’ensemble St. Michel Strings a Mikkeli, la Staatskapelle
Halle, la Philharmonisches Staatsorchester Mainz e la Staatsorchester
Rheinische Philharmonie a Koblenz.

Come assistente direttore, Hossein Pishkar ha collaborato con Hermann
Bäumer allo Staatstheater Mainz nel 2018 dove ha diretto prove e performance
del Don Carlos di Verdi, con la Sylvain Cambreling atthe Junge Deutsche
Philharmonie nel 2016 dove ha diretto le prove per l’opera Lulu di Berg e per
la prima mondiale del concerto per violino di Rebecca Saunders. Ancora, per
tutta la stagione 2015/2016 con Daniel Raiskin, direttore principale della
Staatsorchester Rheinische Philharmonie di Koblenz. La sua lunga esperienza
come assistente direttore include anche l’opera Il mondo della luna di Haydn al
conservatorio Robert Schumann di Düsseldorf nel 2017.

Hossein Pishkar ha ricevuto ulteriori lezioni da Riccardo Muti (2017,
Aida a Ravenna durante l’Italian Opera Academy) e da Sir Bernard Haitink (2016,
Lucerne Festival Orchestra). Fin dal 2015 ha preso parte al prestigioso
programma tedesco Dirigentenforum, facendo lezione con John Carewe, Marko
Letonja, Nicolás Pasquet, Mark Stringer e Johannes Schlaefli.