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Equitani: “La sentenza del Tar apre seri interrogativi sulla legittimità dei pagamenti richiesti fino ad oggi ai Comuni, in considerazione dei rilievi mossi dai giudici sulle modalità di composizione della tariffa."
Angelo Parca
La Provincia di Viterbo ha organizzato questa mattina a Palazzo Gentili un incontro con i sindaci della Tuscia che hanno presentato il ricorso al Tribunale Amministrativo regionale del Lazio contro la determina dirigenziale della Regione Lazio n. 3785 del maggio 2011 che stabiliva i nuovi criteri di determinazione della tariffa di smaltimento dei rifiuti con l’introduzione di consistenti aumenti.
Sono intervenuti all’incontro gli avvocati Massimiliano Brugnoletti e Federico Bailo che hanno curato il ricorso vinto dai Comuni, ed hanno spiegato nei dettagli gli aspetti tecnici della sentenza amministrativa.
“Ai sindaci – ha spiegato l’assessore provinciale all’Ambiente Paolo Equitani – sono state fornite tutte le delucidazioni del caso e si è poi discusso sulle azioni da intraprendere alla luce della decisione favorevole del Tar che ha riconosciuto la non conformità del provvedimento regionale rispetto alle norme di legge. Abbiamo concordato circa la necessità di scrivere una lettera alla Regione Lazio, con un’esplicita richiesta di un netto cambio di passo per ciò che concerne la politica tariffaria. Innanzitutto – aggiunge l’assessore – chiederemo l’adozione di un nuovo metodo nella determinazione del prezzo superando una volta per tutte i criteri stabiliti dal famigerato decreto Verzaschi del 2005 che è all’origine di tutti i problemi che i Comuni si sono trovati ad affrontare fino ad oggi. La determinazione della tariffa dovrà in primo luogo avvenire sulla base di un piano industriale preciso, chiaro e dettagliato e non più sulla base del bilancio consuntivo presentato dalla società Ecologia Viterbo come avvenuto fino ad oggi. Non siamo più disponibili ad avvallare decisioni destinate ad incidere pesantemente sui bilanci degli enti locali, anche in considerazione del fatto che la gestione dei rifiuti nella nostra provincia avviene in assenza di concorrenza ed in regime di monopolio privato. E’ per questo che – aggiunge Equitani – non possono essere ulteriormente tollerate scelte unilaterali e per giunta adottate in maniera arbitraria, senza alcun confronto con il territorio”.
La Provincia, continuerà a coordinare l’azione dei Comuni in questa come nelle altre vertenze aperte con la Regione e la società Ecologia Viterbo. Resta sul tappeto l’annosa questione dei pagamenti pregressi che, alla luce del Decreto Verzaschi, la società continua a pretendere dai Comuni a partire dal 2000. “La sentenza del Tar – prosegue Equitani – apre seri interrogativi sulla legittimità dei pagamenti richiesti fino ad oggi ai Comuni, in considerazione dei rilievi mossi dai giudici sulle modalità di composizione della tariffa. Credo che anche su questo fronte, è opportuna da parte della Regione una serie riflessione che metta fine ad una controversia che si sta trascinando ormai da anni. La Provincia sarà al fianco dei Comuni anche su questa vertenza, portando avanti una forte e decisiva azione di sostegno e di supporto. Una cosa deve essere chiara – conclude poi l’assessore – indietro non si torna. Sul tema dei rifiuti abbiamo inaugurato una nuova stagione di aperto confronto con la Regione, difendendo a testa alta e senza subalternità i diritti del territorio. Questa sarà la nostra linea di condotta e dalla quale non intendiamo indietreggiare minimamente”
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