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VITERBO, RIFORMA PROVINCE: E' CAOS GESTIONALE

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Tempo di lettura 2 minutiIl presidente della Provincia Marcello Meroi ha presentato all’ordine del giorno dell’Assemblea Upi una proposta da inviare a Regione e Ministero

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Redazione
Viterbo
– Il presidente della Provincia Marcello Meroi ha presentato all’ordine del giorno dell’Assemblea Upi una proposta da inviare a Regione e Ministero con la quale si potrà garantire il normale svolgimento dell’attività amministrativa delle Province, nel lasso di tempo che porterà all’emanazione delle leggi regionali sul riordino delle funzioni fondamentali degli enti di "area vasta".

In sostanza, secondo la proposta del presidente Meroi, le Province che di fatto mantengono la gestione di funzioni, beni risorse e personale, invieranno ogni due mesi a Regione e Ministero del Lavoro e Politiche sociali, una rendicontazione con la certificazione delle spese sostenute relative alle funzioni di competenza ministeriale e regionale non ancora prese in carico dalle stesse, aventi ad oggetto funzioni primarie, secondarie e funzionamento dei centri per l'impiego.

“E’ evidente – spiega Meroi – che questo tentativo di riordino ha paralizzato totalmente l'attività amministrativa, lasciando le province oltre che senza soldi, completamente nel caos gestionale, con la paradossale situazione che i compiti affidati sino ad oggi a noi non sono ancora stati trasferiti, neanche parzialmente, agli enti indicati dalla legge 56/2014. Proprio per questo come Upi abbiamo inteso intervenire con chiarezza e decisione stabilendo di mettere ciascun soggetto di fronte alle proprie responsabilità. Conseguentemente ho inteso presentare questa proposta ai colleghi presidenti riuniti in assemblea generale, con un atto che di fatto certifichi gli impegni funzionali mantenuti dalle province e fissi la dotazione economica reale e stabile necessaria ai nostri enti per gestire servizi, nelle more del trasferimento degli stessi a Regioni e Ministero”.

“E’ evidente – aggiunge il presidente – che siamo stati abbandonati in una terra di mezzo senza alcuna regola certa e applicabile proprio nel delicatissimo periodo che ci separa dell'approvazione della legge. In attesa di definire il concreto futuro degli enti provinciali, l'unica soluzione che permetterà di garantire, almeno per il momento, i servizi ai cittadini, passa per il necessario trasferimento delle risorse ai soggetti che attualmente continuano ad erogarli in nome e per conto di altri”.

Ovvio quindi che la proposta formulata preveda anche il finanziamento delle risorse per il personale impiegato a tale scopo: “E’ evidente – continua Meroi – che la gestione delle funzione, sia fondamentali che secondarie che la Provincia è chiamata ad esercitare, necessiti di personale che svolga i relativi compiti. Conseguentemente all’interno dei finanziamenti devono essere previste anche le coperture economiche per gli stipendi”.

“Credo che questa sia una proposta estremamente utile – chiude Meroi – sia per permettere alle Province di continuare a fornire servizi essenziali in attesa dell'effettivo riordino della materia, sia per richiamare Ministero e Regione ad intervenire immediatamente per far sì che questa situazione, che ha raggiunto il paradossale, si sblocchi e trovi una sia pur parziale e temporanea soluzione ad una riforma, quella voluta da Renzi e Delrio, nata male e proseguita peggio”.