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Viterbo

VITERBO PROVINCIA: I SINDACI SI OPPONGONO AL RICORSO AL TAR DI CODACONS

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Tempo di lettura 2 minuti Meroi: "L'Ato intende ridurre le bollette ai cittadini e costringere la Regione ad assumersi le proprie responsabilità"

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Redazione

Viterbo – L’assemblea dei sindaci Ato (Ambito Territoriale Ottimale) ha deliberato di presentare opposizione contro il ricorso al Tar del Codacons contenente la richiesta di diminuzione delle bollette idriche del 50%, a fronte del consumo ridotto provocato dall’entrata in vigore della direttiva europea che ha fissato a 10 microgrammi litro il limite massimo di arsenico consentito nelle acque potabili

Tuttavia la riduzione della bolletta a carico dei cittadini resta un obiettivo condiviso da tutti. Pertanto con il Codacons saranno avviati incontri per quantificare l’ammontare della cifra e poi richiedere un intervento finanziario della Regione volto a coprire i costi.

“Il Codacons – ha spiegato il presidente della Provincia e dell’Ato Marcello Meroi – solleva un problema legittimo ma sbaglia ad addossare le responsabilità. Non è contro le Amministrazioni comunali che va intrapresa l’azione legale anche perché, nel caso in cui da parte dei giudici venisse riconosciuto il diritto al rimborso del 50% delle bollette pagate, questo comporterebbe il dissesto finanziario per i Comuni. Alla fine sarebbero sempre i cittadini a rimetterci con conseguente aggravio del carico fiscale. L’opposizione avverso il ricorso diventa dunque obbligatoria per i Comuni chiamati in causa, ma ciò non significa che non si possa discutere con le Associazioni dei consumatori e trovare insieme una soluzione condivisa. Io credo che si possa individuare una cifra adeguata tenendo conto naturalmente del disagio che stanno vivendo i cittadini costretti a prelevare l’acqua alle fontanelle. Quindi se non è ipotizzabile una riduzione del 50%, si può comunque stabilire una cifra congrua. Tuttavia – tiene a precisare ancora Meroi – questa operazione non potrà gravare né sui bilanci dei Comuni né tantomeno su quelli della Talete, ma dovrà essere la Regione a farsi carico della copertura dei costi. E’ infatti della Regione la responsabilità per i mancati interventi di dearsenificazione che hanno comportato l’obbligo da parte dei sindaci di emettere le ordinanze di non potabilità delle acque”.

L’assemblea dei sindaci ha dunque ratificato unanimemente la proposta del presidente Meroi che la prossima settimana chiederà un incontro al neo presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti per discutere di questa questione e del futuro dell’Ato di Viterbo. Saranno inoltre promossi incontri con il Codacons e le altre Associazioni dei consumatori impegnati nella battaglia per la riduzione delle tariffe: “Una battaglia che, al di là degli schieramenti politici ci trova tutti d’accordo – ha spiegato Meroi – siamo tutti sulla stessa barca, Provincia, Comuni e cittadini e non è facendo la guerra fra di noi che si possono risolvere i problemi. Spero che con il dialogo e la collaborazione si possa raggiungere un’effettiva unità d’intenti superando la diatriba legale e soprattutto individuando insieme soluzioni realmente utili ed efficaci”.

Cronaca

Ferrovia Roma Nord, da gennaio 2025 chiude la tratta Montebello – Viterbo: pendolari infuriati

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Giovedì scorso è stata annunciata da Astral e Cotral, gestori della linea, al Comitato dei Pendolari della Roma Nord la chiusura completa per due anni, a partire dal gennaio 2025, del tratto ferroviario Montebello – Viterbo della Ferrovia Roma Nord.

Una scelta, stante già le numerose critiche, che ora rischia di bloccare quasi completamente il trasporto di numerosi pendolari che vivono da anni lungo la tratta ferroviaria.

Le osservazioni più attente in relazioni a questa situazione provengono da una nota, diffusa ieri, da una uno dei più seguiti comitati di pendolari, l’associazione TrasportiAmo.
“Sostituire 89 km di linea ferroviaria, scrive l’associazione, con un servizio bus è una soluzione non solo inadeguata, ma anche logisticamente insostenibile. Le infrastrutture stradali esistenti non possono gestire un così elevato aumento del traffico, come possiamo già osservare oggi, e la stazione di Montebello dispone di un parcheggio già ora insufficiente”
Ed in più fa notare come “per ogni treno serviranno almeno tre vetture, il che significa distoglierle dalle altre linee o, come al solito, ricorrere ai privati, con un ulteriore aggravio sui costi”.

Un analisi lucida compiuta da chi, da anni, utilizza tale importante arteria ferroviaria che collega i due capoluoghi di regione e vive, da troppo tempo, una situazione insostenibile fatta di ritardi, corse tagliate e carrozze troppe volte colme ai limiti della vivibilità.

La scelta di Astral e Cotral rientra, come si legge nei loro comunicati, in un piano di riqualificazione della rete ferroviaria Laziale ma, apparentemente, rischia di cozzare con alcune dichiarazioni rese in un’intervista del maggio 2023 sul vignaclarablog.it da parte del presidente Cotral, Amalia Colaceci, che dichiarava “E’ stato loro detto che devono attendere settembre del 2024 per vedere viaggiare sei treni nuovi sulla Roma Nord”.

La paura di TrasportiAmo è tutta racchiusa nella parte finale del comunicato: “non si capisce perché, conclude la nota, non venga presa sul serio la possibilità di svolgere queste lavorazioni in soggezione di esercizio, come nel caso del raddoppio del binario che RFI sta realizzando sulla FL2 nella tratta Lunghezza-Guidonia Montecelio. Non vorremmo che questa sia solo una scusa per chiudere tutto definitivamente, come avvenne per il servizio extraurbano della Roma-Fiuggi agli inizi degli anni Ottanta”.

Abbiamo già inviato ad Astral e Cotral una mail per chiedere se, ad oggi, esista un piano alternativo di trasporto e come questo venga strutturato al fine di ridurre al minimo le possibili e palesi ripercussioni che, con questa scelta, rischiano di gravare ulteriormente sui tanti pendolari della Ferrovia Roma Nord.

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Costume e Società

Bolsena, a palazzo del Drago il pesce incontra le bollicine della Franciacorta

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Sabato 29 giugno, per il ciclo di appuntamenti dal titolo “Art, history, food and beverage”
 
Tra i giardini, le stanze e le terrazze di palazzo del Drago una serata che unisce enogastronomia, cultura e letteratura. È la proposta di Voltumna srls per sabato 29 giugno, alle 20, per il ciclo di appuntamenti “Art, History, Food&Beverage” in una delle cornici più suggestive di Bolsena, l’antica fortezza e dimora signorile cinquecentesca nel cuore del borgo vecchio. I partecipati saranno accompagnati su via delle Piagge fino al portone cinquecentesco, per poi intrattenersi tra i suggestivi e scenografici spazi di Palazzo del Drago. Il buffet in piedi, con finger food, curato dagli chef del ristorante Il Pinziale, sarà a base di pesce tra cui spicca un’eccellenza del pescato del lago di Bolsena: il coregone. In abbinamento saranno proposte due bollicine dell’azienda agricola Monzio Compagnoni della Franciacorta: Cuvée “alla moda” pas dosè e Cuvée “alla moda” brut rosè.  La serata, organizzata in collaborazione con l’enotabaccheria Dal Biondo 1977, sarà arricchita dalla presentazione del libro “Sciampagna. Lo spumante classico italiano”. Il volume, ha tra gli autori, i due sommelier viterbesi Cristina Baglioni ed Enrico Zamboni, che saranno presenti alla serata. La prenotazione è obbligatoria per il numero limitato di posti. Si può scrivere alla email voltumna175@gmail.com o chiamare i numeri 328 8965009 – 320 2467716, per avere informazioni più dettagliate.
 
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Cronaca

Soriano nel Cimino, restauro Palazzo Chigi Albani: sabato 1 giugno la presentazione ufficiale

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Sarà presentato ufficialmente l’importante progetto di restauro di Palazzo Chigi Albani a Soriano nel Cimino. Un’opera da 5 milioni di euro che permetterà di recuperare, valorizzare e promuovere la storica struttura.

La conferenza di presentazione, che si svolgerà sabato 1 giugno alle 18.30 nell’incantevole cornice di Palazzo Chigi Albani, sarà moderata dal vicesindaco, e assessore alla Cultura e Turismo, Rachele Chiani.

Dopo i saluti istituzionali del sindaco Roberto Camilli seguiranno gli interventi dell’architetto Margherita Eichberg, Soprintendente per Viterbo e Etruria meridionale, dell’onorevole Mauro Rotelli, Presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati, degli architetti Yuri Strozzieri e Giuseppe Borzillo, funzionari della Soprintendenza dei Beni Culturali e dell’architetto Alessandro Aimola, responsabile dell’ufficio tecnico di Soriano nel Cimino.

“Sarà una giornata ricca di emozioni, – commenta l’amministrazione comunale – poiché si tratta di un progetto dal grande valore storico, culturale e, per i sorianesi, anche affettivo. Un ringraziamento speciale a tutti coloro che stanno lavorando per la realizzazione di questa opera significativa”.

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