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Viterbo

VITERBO, PROGETTO ETRUSCAN: PRESENTATO IL PRIMO PROTOTIPO DI BUS IBRIDO AD ENERGIA RINNOVABILE

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Tempo di lettura 3 minutiEquitani: "l’olio usato per friggere o cucinare potrà essere recuperato, evitando la dispersione nell’ambiente e consentendo la sua rigenerazione sotto forma di biocarburante."

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Redazione

E’ stato presentato questa mattina a Viterbo, in Piazza del Plebiscito, il primo dei due bus ibridi ideati nell’ambito del progetto europeo Etruscan coordinato dalla Provincia di Viterbo in collaborazione con l’Università della Tuscia, il Comune di Acquapendente, l’associazione culturale “Punti di Vista” e la Provincia di Savona. Il progetto è inoltre finanziato dallo strumento LIFE+ dell’Unione Europea, programma di riferimento per iniziative di tutela e sensibilizzazione ambientale.  Il progetto Etruscan è nato nel 2010 per contribuire a mitigare il cambiamento climatico e sperimentare e promuovere una diversa e più sostenibile mobilità. L’obiettivo è quello di ideare ed attuare soluzioni territoriali di mobilità anche extraurbana compatibili con l’ambiente. Nell’ambito di questo progetto è nata l’idea di realizzare due prototipi di bus ibridi alimentati da energia fotovoltaica e biodiesel che ora saranno utilizzati in fase sperimentale. Il bus presentato oggi sarà messo a disposizione dell’Università e sarà utilizzato come navetta per il trasporto degli studenti. Ad illustrare il progetto sono intervenuti il presidente della Provincia Marcello Meroi e il Magnifico Rettore dell’Università della Tuscia Marco Mancini. “Troppo spesso sentiamo parlare di ambiente solo in termini astratti – ha esordito Meroi – dimenticando che l’ambientalismo non è una materia prettamente teorica. Fare ambiente significa soprattutto mettere in atto tutte quelle buone pratiche che possono contribuire a migliorare l’equilibrio climatico salvaguardando la salute del nostro territorio Adottare un sistema di trasporto alimentato ad energia rinnovabile credo sia la dimostrazione più evidente di come si possa davvero lavorare in favore dell’ambiente. Non posso che ringraziare l’Università della Tuscia per il contributo che non manca mai di assicurare, attraverso le tante eccellenze professionali di cui dispone, nella predisposizione di progetti all’avanguardia e di alto valore scientifico e tecnologico”. Il progetto è stato curato dallo staff del professor Maurizio Carlini del Dipartimento di Scienze dell’Ambiente Forestale e delle sue Risorse. Il rettore Mancini ha aggiunto: “Quello che andiamo a presentare oggi è un progetto altamente innovativo, dai costi bassissimi e senza inquinamento. Un progetto che ci consentirà di raggiungere due importanti obiettivi: oltre al vantaggio ambientale determinato dalla mancata emissione in atmosfera di sostanze inquinanti, potremo anche beneficiare di un servizio di trasporto per i nostri studenti. L’Università è stata lieta di offrire il proprio supporto tecnico affidato alla professionalità del professor Carlini e del suo gruppo di lavoro, con la speranza che dopo questa prima fase sperimentale il progetto possa conoscere uno sviluppo ancora maggiore”. Il progetto Etruscan ha previsto e realizzato anche i punti di approvvigionamento dei bus. La Provincia di Viterbo ha  realizzato degli appositi impianti fotovoltaici e di rigenerazione dell’olio esausto vegetale. Sono stati attivati due impianti fotovoltaici (uno sulla copertura della sede della ex-facoltà di Agraria dell’Università della Tuscia, uno sul tetto di un capannone comunale nell’area industriale del Comune Acquapendente); due impianti di produzione di biodiesel da oli vegetali usati (entrambi collocati presso le strutture di due gestori di rifiuti, nelle aree industriali di Viterbo e di Acquapendente). I due bus saranno al servizio della comunità sul territorio provinciale, privilegiando il trasporto per escursioni didattiche di studenti delle scuole dell’obbligo e funzionando come navetta per gli studenti dell’Università della Tuscia, restando poi a disposizione di turisti visitatori delle aree provinciali durante i mesi estivi. I veicoli hanno un’autonomia che permette loro di percorrere ampie distanze: il serbatoio di biocarburante per il motore termico è di 80 litri, e il motore elettrico può percorrere con batterie cariche almeno 80Km. I due motori possono funzionare insieme o alternativamente, scegliendo il più adatto in relazione alle caratteristiche delle tratte da percorrere. La ricarica delle batterie dei bus è agevole come quella di un computer portatile o un telefonino – dimensioni a parte. I bus sono inoltre dotati di una pedana manovrabile per la salita e la discesa dei passeggeri diversamente abili L’assessore provinciale all’Ambiente Paolo Equitani ha infine ricordato che è in fase di attivazione il servizio per la raccolta degli oli esausti su tutto il territorio provinciale, attraverso la dislocazione di appositi raccoglitori nei comuni e la distribuzione dei recipienti alle famiglie con tanto di microchip di riconoscimento. “Attraverso questo servizio – ha spiegato Equitani – l’olio usato per friggere o cucinare potrà essere recuperato, evitando la dispersione nell’ambiente e consentendo la sua rigenerazione sotto forma di biocarburante. Con questo progetto speriamo di fare da capofila ad altre esperienze e far decollare definitivamente, non solo nella nostra provincia ma in tutta Italia, lo sviluppo di buone pratiche ambientali”.