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L’auto della redazione con tanto di permesso stampa e di biglietto identificativo della persona alla guida esposto sul parabrezza, parcheggiata in via Saffi, dinanzi all’ingresso del Palazzo dell’Amministrazione Provinciale strapieno di vetture e motorini, veniva multata.
di Gianfranco Lelmi
Viterbo – E’ successo a Viterbo il 19 febbraio 2014, l’assessore alla Polizia Locale Luisa Ciambella, ha invitato i colleghi del giornale “La Città” diretto da Mauro Galeotti a partecipare ad una conferenza stampa nella sala del Palazzo dei Priori con la presenza del comandante della Polizia locale Franco Fainelli e del tenente Agostino Fanelli.Il corso che veniva tenuto ai vigili urbani concerneva il comportamento da tenere verso l’automobilista nelle situazioni più disparate. L’auto della redazione con tanto di permesso stampa e di biglietto identificativo della persona alla guida esposto sul parabrezza, parcheggiata in via Saffi, dinanzi all’ingresso del Palazzo dell’Amministrazione Provinciale strapieno di vetture e motorini, veniva multata.
Motivo,“rimozione / blocco del veicolo non eseguito per motivi tecnici”.Chi ha curato la stesura dell’articolo si domanda, “mancata voglia di telefonare al carro attrezzi?”, “eravamo convocati per una faccenda che riguardava proprio la Polizia Locale”, “l’unica vettura contravvenzionata è stata quella della nostra redazione”. Le altre vetture dell’Amministrazione Provinciale che possiede un ampio garage in via Fontanella di Sant’Angelo (di cui una parcheggiata sul marciapiede) non sono state colpite da alcuna sanzione. L’autore dell’articolo, Mauro Galeotti, conclude dicendo che una ragione l’avrà avuta l’assessore Ciambella ad organizzare il corso tenuto dal Professore Enzo Palmisciano.Una serie di foto che mostrano auto dei vigili urbani parcheggiate sugli spazi riservati ai meno abili, davanti ai passi carrabili, contromano, sulle strisce pedonali, sui parcheggi riservati ai motocicli, dimostra, conclude l’autore, che “i nostri amati Vigili urbani…… vengono a contravvenzionare noi automobilisti, che certo non ci comportiamo come loro che dovrebbero dare il buon esempio”.
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