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Redazione
Viterbo – Anche nella provincia di Viterbo sono sempre più numerose le imprese che, a causa della crisi economica generale, sono costrette a mettere in cassa integrazione i propri dipendenti, nell’estremo tentativo di salvaguardare i posti di lavoro. A seguito della convenzione del 2009 stilata con ABI, Confindustria, CNA, Federlazio e sindacati, la Provincia ha già condiviso con questi soggetti un progetto pilota per l’anticipazione delle mensilità cigs, poi scaduto. Il rinnovo del protocollo d’intesa firmato questa mattina, con la presenza oggi anche di Confartigianato ad arricchire la schiera degli interlocutori, è un segnale di grande e positiva attenzione alle dinamiche del territorio, specie per ciò che concerne le politiche occupazionali. Collaborare con enti, istituti e rappresentanti dei lavoratori e delle imprese è in questa fase l’unica strada possibile per alleggerire le difficoltà di famiglie e aziende interessate dal momento congiunturale negativo.Questa la sintesi di una mattinata intensa in Provincia dove si è svolto un appuntamento al quale il presidente della Provincia di Viterbo Marcello Meroi non ha potuto partecipare per improvvisi impegni. "Sostenere chi rischia di essere espulso dal mondo del lavoro – sostiene Meroi – e chi magari ricorre alla cassa integrazione proprio per non licenziare i propri dipendenti è un’assoluta priorità della Provincia di Viterbo. Sono 120mila euro di fondi propri, che l’Amministrazione ha destinato con una precisa scelta politica all’anticipazione della cassa integrazione guadagni straordinaria, anche in deroga, credo rappresentino un messaggio chiaro su quello che in tema di lavoro e occupazione la Provincia vuole fare, nonostante ogni giorno sia sempre più cronica la carenza di risorse a disposizione degli enti pubblici"
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