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Viterbo

VITERBO, L’ASSESSORE PROVINCIALE BIANCHINI RISPONDE ALLE ACCUSE LANCIATE DALLA PRESIDENTE ENS FEDERICA MIRALLI

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Tempo di lettura 2 minuti “L’assistenza alla comunicazione nelle scuole di grado inferiore non è di nostra competenza”

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Redazione

“La Provincia di Viterbo sta facendo tutto ciò che rientra nelle proprie competenze per ciò che riguarda l’assistenza alla comunicazione degli studenti sordomuti o audiolesi”. Così l’assessore alle Politiche sociali della Provincia di Viterbo, Paolo Bianchini, replica alle accuse di inadempienza lanciate dalla presidente dell’Ente nazionale sordi di Viterbo, Federica Miralli, in una lettera al ministro dell’Istruzione Francesco Profumo. “La presidente Miralli sa benissimo che la legge regionale 14/1999 non prevede alcun obbligo per le Province in materia di assistenza alla comunicazione in scuole di grado inferiore, vale a dire materne, elementari e medie – spiega Bianchini -, ma prescrive funzioni socio-assistenziali solo per gli istituti superiori. Negli istituti di secondo grado il servizio da parte della Provincia è assicurato”. “Secondo un controllo effettuato dai nostri uffici, inoltre, risulta che solo la Provincia di Roma vada oltre le proprie competenze, garantendo l’assistenza ai sensoriali per ogni ordine e grado – continua l’assessore -, a fronte di una spesa di 15 milioni di euro ogni anno. Evidentemente i fondi a disposizione permettono a quella Amministrazione di andare oltre le proprie competenze, ma ciò non è possibile né per Viterbo né per le altre Province, specie se consideriamo che questi sono servizi che andrebbero pagati con fondi regionali ma che invece vengono corrisposti con fondi propri di bilancio degli enti provinciali perché dalla Pisana arriva poco o niente.  Frosinone, infatti, fino allo scorso anno ha garantito l’assistenza ai sensoriali per ogni ordine e grado, ma a causa della penuria delle risorse questo servizio aggiuntivo verrà cessato. A Rieti e Latina, così come a Viterbo, la Provincia garantisce l’assistenza specialistica scolastica solo negli istituti superiori, come previsto dalla legge”. “La presidente Miralli sa perfettamente che l’amministrazione provinciale non si è mai tirata indietro, collaborando con l’Ens per l’organizzazione di corsi di formazione e di convegni – aggiunge Bianchini – e contribuendo in maniera concreta alle importanti attività svolte dall’associazione. La Provincia, e questo la presidente Miralli certamente lo sa, si fa anche carico delle spese di vitto e alloggio per uno studente sordomuto che studia a Padova. Io personalmente, inoltre, ho promosso la partecipazione di interpreti qualificati del linguaggio dei segni non solo durante la santa messa nella basilica della Quercia, ma anche in conferenze stampa e convegni pubblici organizzati da questo Ente. Forse, poi, la presidente Miralli ha dimenticato che dalla Provincia di Viterbo è partita la proposta di un coinvolgimento attivo e diretto dell’Ens nel progetto di formazione ‘Gioventù all’Opera’ –, a ulteriore testimonianza della sensibilità dell’Ente nei confronti dei sordomuti e dei non udenti”. “Lo ripeto: per la Provincia andare oltre le proprie competenze non è possibile – conclude Bianchini – e francamente mi stupisce che di questo Federica Miralli non si sia resa conto, soprattutto in considerazione del fatto che la situazione le è stata illustrata in maniera chiara ed inequivocabile negli uffici delle Politiche sociali appena due giorni fa”.
 

Cronaca

Ferrovia Roma Nord, da gennaio 2025 chiude la tratta Montebello – Viterbo: pendolari infuriati

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Giovedì scorso è stata annunciata da Astral e Cotral, gestori della linea, al Comitato dei Pendolari della Roma Nord la chiusura completa per due anni, a partire dal gennaio 2025, del tratto ferroviario Montebello – Viterbo della Ferrovia Roma Nord.

Una scelta, stante già le numerose critiche, che ora rischia di bloccare quasi completamente il trasporto di numerosi pendolari che vivono da anni lungo la tratta ferroviaria.

Le osservazioni più attente in relazioni a questa situazione provengono da una nota, diffusa ieri, da una uno dei più seguiti comitati di pendolari, l’associazione TrasportiAmo.
“Sostituire 89 km di linea ferroviaria, scrive l’associazione, con un servizio bus è una soluzione non solo inadeguata, ma anche logisticamente insostenibile. Le infrastrutture stradali esistenti non possono gestire un così elevato aumento del traffico, come possiamo già osservare oggi, e la stazione di Montebello dispone di un parcheggio già ora insufficiente”
Ed in più fa notare come “per ogni treno serviranno almeno tre vetture, il che significa distoglierle dalle altre linee o, come al solito, ricorrere ai privati, con un ulteriore aggravio sui costi”.

Un analisi lucida compiuta da chi, da anni, utilizza tale importante arteria ferroviaria che collega i due capoluoghi di regione e vive, da troppo tempo, una situazione insostenibile fatta di ritardi, corse tagliate e carrozze troppe volte colme ai limiti della vivibilità.

La scelta di Astral e Cotral rientra, come si legge nei loro comunicati, in un piano di riqualificazione della rete ferroviaria Laziale ma, apparentemente, rischia di cozzare con alcune dichiarazioni rese in un’intervista del maggio 2023 sul vignaclarablog.it da parte del presidente Cotral, Amalia Colaceci, che dichiarava “E’ stato loro detto che devono attendere settembre del 2024 per vedere viaggiare sei treni nuovi sulla Roma Nord”.

La paura di TrasportiAmo è tutta racchiusa nella parte finale del comunicato: “non si capisce perché, conclude la nota, non venga presa sul serio la possibilità di svolgere queste lavorazioni in soggezione di esercizio, come nel caso del raddoppio del binario che RFI sta realizzando sulla FL2 nella tratta Lunghezza-Guidonia Montecelio. Non vorremmo che questa sia solo una scusa per chiudere tutto definitivamente, come avvenne per il servizio extraurbano della Roma-Fiuggi agli inizi degli anni Ottanta”.

Abbiamo già inviato ad Astral e Cotral una mail per chiedere se, ad oggi, esista un piano alternativo di trasporto e come questo venga strutturato al fine di ridurre al minimo le possibili e palesi ripercussioni che, con questa scelta, rischiano di gravare ulteriormente sui tanti pendolari della Ferrovia Roma Nord.

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Costume e Società

Bolsena, a palazzo del Drago il pesce incontra le bollicine della Franciacorta

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Sabato 29 giugno, per il ciclo di appuntamenti dal titolo “Art, history, food and beverage”
 
Tra i giardini, le stanze e le terrazze di palazzo del Drago una serata che unisce enogastronomia, cultura e letteratura. È la proposta di Voltumna srls per sabato 29 giugno, alle 20, per il ciclo di appuntamenti “Art, History, Food&Beverage” in una delle cornici più suggestive di Bolsena, l’antica fortezza e dimora signorile cinquecentesca nel cuore del borgo vecchio. I partecipati saranno accompagnati su via delle Piagge fino al portone cinquecentesco, per poi intrattenersi tra i suggestivi e scenografici spazi di Palazzo del Drago. Il buffet in piedi, con finger food, curato dagli chef del ristorante Il Pinziale, sarà a base di pesce tra cui spicca un’eccellenza del pescato del lago di Bolsena: il coregone. In abbinamento saranno proposte due bollicine dell’azienda agricola Monzio Compagnoni della Franciacorta: Cuvée “alla moda” pas dosè e Cuvée “alla moda” brut rosè.  La serata, organizzata in collaborazione con l’enotabaccheria Dal Biondo 1977, sarà arricchita dalla presentazione del libro “Sciampagna. Lo spumante classico italiano”. Il volume, ha tra gli autori, i due sommelier viterbesi Cristina Baglioni ed Enrico Zamboni, che saranno presenti alla serata. La prenotazione è obbligatoria per il numero limitato di posti. Si può scrivere alla email voltumna175@gmail.com o chiamare i numeri 328 8965009 – 320 2467716, per avere informazioni più dettagliate.
 
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Cronaca

Soriano nel Cimino, restauro Palazzo Chigi Albani: sabato 1 giugno la presentazione ufficiale

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Sarà presentato ufficialmente l’importante progetto di restauro di Palazzo Chigi Albani a Soriano nel Cimino. Un’opera da 5 milioni di euro che permetterà di recuperare, valorizzare e promuovere la storica struttura.

La conferenza di presentazione, che si svolgerà sabato 1 giugno alle 18.30 nell’incantevole cornice di Palazzo Chigi Albani, sarà moderata dal vicesindaco, e assessore alla Cultura e Turismo, Rachele Chiani.

Dopo i saluti istituzionali del sindaco Roberto Camilli seguiranno gli interventi dell’architetto Margherita Eichberg, Soprintendente per Viterbo e Etruria meridionale, dell’onorevole Mauro Rotelli, Presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati, degli architetti Yuri Strozzieri e Giuseppe Borzillo, funzionari della Soprintendenza dei Beni Culturali e dell’architetto Alessandro Aimola, responsabile dell’ufficio tecnico di Soriano nel Cimino.

“Sarà una giornata ricca di emozioni, – commenta l’amministrazione comunale – poiché si tratta di un progetto dal grande valore storico, culturale e, per i sorianesi, anche affettivo. Un ringraziamento speciale a tutti coloro che stanno lavorando per la realizzazione di questa opera significativa”.

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