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Viterbo

VITERBO, LA TUSCIA CELEBRA IL SUO “ORO VERDE”

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Tempo di lettura 2 minuti Fino al 9 dicembre si svolgono le Feste dell’Olio nei borghi medievali di Blera, Canino, Gallese, Vetralla, Vignanello

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Redazione

Viterbo – Presentate ufficialmente le Feste dell’Olio della Tuscia manifestazione giunta alla settima edizione che anche quest’anno propone fino al 9 dicembre un itinerario tutto da gustare con oltre cento appuntamenti tra stand enogastronomici, degustazioni di prodotti tipici, incontri e visite ai frantoi per assaporare l’olio novello. A promuovere l’evento la Camera di Commercio e la Provincia di Viterbo, con il patrocinio della Regione Lazio e dell’Associazione nazionale Città dell’Olio. Cinque i Comuni protagonisti: Blera (9 novembre-9 dicembre), Canino (1-9 dicembre), Gallese (24- 25 novembre), Vetralla (1-9 dicembre) e Vignanello (9-18 novembre).

“L’olio rappresenta il nostro oro verde – ha dichiarato Ferindo Palombella, presidente della Camera di Commercio di Viterbo – di cui dobbiamo andare fieri anche perché possiamo vantare le due Dop Canino e Tuscia che coprono l’intero territorio provinciale. Oggi i nostri produttori sono consapevoli che per competere nei diversi mercati bisogna insistere sulla strada della qualità. E’ stato un percorso lungo, ma credo si staino già raccogliendo i frutti di anni di impegno, supportati anche dagli sforzi compiuti dalle associazioni di categoria e dalle istituzioni, tra cui la Camera di Commercio che è organismo di certificazione e controllo per le Dop. Ci manca un ultimo ma decisivo tassello: arrivare a realizzare i Consorzi di tutela delle due Dop, ma spero che si superino quanto prima le difficoltà incontrate. Nel frattempo godiamoci l’olio che già da alcune settimane è entrato in produzione e da più parti mi dicono essere di ottima qualità, anche se la resa è decisamente minore. E quale occasione migliore delle Feste dell’Olio della Tuscia per fare una passeggiata nei nostri meravigliosi borghi. Un’opportunità che spero venga colta anche da numerosi visitatori appassionati di turismo enogastronomico, rispetto ai quali abbiamo messo in campo un’articolata campagna pubblicitaria”.

“La presentazione delle sagre dell’olio – ha detto Franco Simeone, assessore all’Agricoltura della Provincia di Viterbo –  non vuole essere solo un semplice rituale ma un segnale di continuità, per fare capire agli agricoltori che le istituzioni sono dalla loro parte. A chi sostiene che nei momenti di crisi c’è poco da festeggiare, rispondo che più volte l’agricoltura ha svolto la funzione di ammortizzatore per l’economia in difficoltà. Quando è mancato il lavoro tanti giovani, in passato, si sono rimboccati le maniche e sono tornati nei campi. Non a caso l’agricoltura nella nostra provincia continua ad essere il settore trainante dell’economia provinciale. E’ necessario continuare a puntare sulla qualità e soprattutto su un progetto politico condiviso con le associazioni di categoria e gli operatori del settore per fare in modo, ad esempio, che sulle tavole dei nostri ristoranti vengano promossi principalmente prodotti del territorio, genuini e certificati e con l’impegno e la passione dei nostri agricoltori. Purtroppo negli ultimi giorni ad aggravare le condizioni del settore agricolo ci si è messa pure l’alluvione che ha colpito molte zone del nostro territorio. Gli uffici della Provincia sono stati da me già attivati nel predisporre una vera e propria task force per dare un aiuto concreto alle imprese gravemente danneggiate”.

 

Cronaca

Ferrovia Roma Nord, da gennaio 2025 chiude la tratta Montebello – Viterbo: pendolari infuriati

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Giovedì scorso è stata annunciata da Astral e Cotral, gestori della linea, al Comitato dei Pendolari della Roma Nord la chiusura completa per due anni, a partire dal gennaio 2025, del tratto ferroviario Montebello – Viterbo della Ferrovia Roma Nord.

Una scelta, stante già le numerose critiche, che ora rischia di bloccare quasi completamente il trasporto di numerosi pendolari che vivono da anni lungo la tratta ferroviaria.

Le osservazioni più attente in relazioni a questa situazione provengono da una nota, diffusa ieri, da una uno dei più seguiti comitati di pendolari, l’associazione TrasportiAmo.
“Sostituire 89 km di linea ferroviaria, scrive l’associazione, con un servizio bus è una soluzione non solo inadeguata, ma anche logisticamente insostenibile. Le infrastrutture stradali esistenti non possono gestire un così elevato aumento del traffico, come possiamo già osservare oggi, e la stazione di Montebello dispone di un parcheggio già ora insufficiente”
Ed in più fa notare come “per ogni treno serviranno almeno tre vetture, il che significa distoglierle dalle altre linee o, come al solito, ricorrere ai privati, con un ulteriore aggravio sui costi”.

Un analisi lucida compiuta da chi, da anni, utilizza tale importante arteria ferroviaria che collega i due capoluoghi di regione e vive, da troppo tempo, una situazione insostenibile fatta di ritardi, corse tagliate e carrozze troppe volte colme ai limiti della vivibilità.

La scelta di Astral e Cotral rientra, come si legge nei loro comunicati, in un piano di riqualificazione della rete ferroviaria Laziale ma, apparentemente, rischia di cozzare con alcune dichiarazioni rese in un’intervista del maggio 2023 sul vignaclarablog.it da parte del presidente Cotral, Amalia Colaceci, che dichiarava “E’ stato loro detto che devono attendere settembre del 2024 per vedere viaggiare sei treni nuovi sulla Roma Nord”.

La paura di TrasportiAmo è tutta racchiusa nella parte finale del comunicato: “non si capisce perché, conclude la nota, non venga presa sul serio la possibilità di svolgere queste lavorazioni in soggezione di esercizio, come nel caso del raddoppio del binario che RFI sta realizzando sulla FL2 nella tratta Lunghezza-Guidonia Montecelio. Non vorremmo che questa sia solo una scusa per chiudere tutto definitivamente, come avvenne per il servizio extraurbano della Roma-Fiuggi agli inizi degli anni Ottanta”.

Abbiamo già inviato ad Astral e Cotral una mail per chiedere se, ad oggi, esista un piano alternativo di trasporto e come questo venga strutturato al fine di ridurre al minimo le possibili e palesi ripercussioni che, con questa scelta, rischiano di gravare ulteriormente sui tanti pendolari della Ferrovia Roma Nord.

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Costume e Società

Bolsena, a palazzo del Drago il pesce incontra le bollicine della Franciacorta

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Sabato 29 giugno, per il ciclo di appuntamenti dal titolo “Art, history, food and beverage”
 
Tra i giardini, le stanze e le terrazze di palazzo del Drago una serata che unisce enogastronomia, cultura e letteratura. È la proposta di Voltumna srls per sabato 29 giugno, alle 20, per il ciclo di appuntamenti “Art, History, Food&Beverage” in una delle cornici più suggestive di Bolsena, l’antica fortezza e dimora signorile cinquecentesca nel cuore del borgo vecchio. I partecipati saranno accompagnati su via delle Piagge fino al portone cinquecentesco, per poi intrattenersi tra i suggestivi e scenografici spazi di Palazzo del Drago. Il buffet in piedi, con finger food, curato dagli chef del ristorante Il Pinziale, sarà a base di pesce tra cui spicca un’eccellenza del pescato del lago di Bolsena: il coregone. In abbinamento saranno proposte due bollicine dell’azienda agricola Monzio Compagnoni della Franciacorta: Cuvée “alla moda” pas dosè e Cuvée “alla moda” brut rosè.  La serata, organizzata in collaborazione con l’enotabaccheria Dal Biondo 1977, sarà arricchita dalla presentazione del libro “Sciampagna. Lo spumante classico italiano”. Il volume, ha tra gli autori, i due sommelier viterbesi Cristina Baglioni ed Enrico Zamboni, che saranno presenti alla serata. La prenotazione è obbligatoria per il numero limitato di posti. Si può scrivere alla email voltumna175@gmail.com o chiamare i numeri 328 8965009 – 320 2467716, per avere informazioni più dettagliate.
 
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Cronaca

Soriano nel Cimino, restauro Palazzo Chigi Albani: sabato 1 giugno la presentazione ufficiale

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Sarà presentato ufficialmente l’importante progetto di restauro di Palazzo Chigi Albani a Soriano nel Cimino. Un’opera da 5 milioni di euro che permetterà di recuperare, valorizzare e promuovere la storica struttura.

La conferenza di presentazione, che si svolgerà sabato 1 giugno alle 18.30 nell’incantevole cornice di Palazzo Chigi Albani, sarà moderata dal vicesindaco, e assessore alla Cultura e Turismo, Rachele Chiani.

Dopo i saluti istituzionali del sindaco Roberto Camilli seguiranno gli interventi dell’architetto Margherita Eichberg, Soprintendente per Viterbo e Etruria meridionale, dell’onorevole Mauro Rotelli, Presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati, degli architetti Yuri Strozzieri e Giuseppe Borzillo, funzionari della Soprintendenza dei Beni Culturali e dell’architetto Alessandro Aimola, responsabile dell’ufficio tecnico di Soriano nel Cimino.

“Sarà una giornata ricca di emozioni, – commenta l’amministrazione comunale – poiché si tratta di un progetto dal grande valore storico, culturale e, per i sorianesi, anche affettivo. Un ringraziamento speciale a tutti coloro che stanno lavorando per la realizzazione di questa opera significativa”.

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