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Redazione
Viterbo – Un museo per conservare la memoria di Viterbo sfruttando le tecnologie del presente. La proposta arriva direttamente da Fondazione che ha avviato un progetto di raccolta di foto e video della Viterbo che fu, che verranno digitalizzati e esposti in un museo virtuale.
“L’idea è nata per cercare di recuperare tutto il materiale video e fotografico sulla nostra città, conservarlo e metterlo a disposizione della cittadinanza – ha spiegato il presidente di Fondazione, Francesco Oddo”. In sostanza tutti coloro che sono in possesso di vecchie immagini o pellicole, si potranno recare nella sede di Fondazione in via Garbini 25 e consegnare il materiale “che – spiega ancora Oddo – sarà convertito in formato digitale e immediatamente restituito al proprietario che a sua volta, se vorrà, potrà ricevere anche una copia digitalizzata.
La conversione assicura anche un migliore conservazione del materiale che in questo modo non si potrà deteriorare, anzi, recupererà anche la qualità. Già dal 25 marzo con un apposito stand in piazza delle Erbe, durante la fiera dell’Annunziata, abbiamo esordito con questo servizio e devo dire che già c’è stata una buona risposta d parte dei viterbesi”. Ma i file non verranno semplicemente digitalizzati: “Tutto il materiale raccolto – aggiunge il presidente – verrà trasformato in 3D e verrà esposto in una mostra in cui si potrà materialmente entrare, osservando le foto con appositi occhiali”.
Le immagini saranno poi pubblicate su un apposito sito, un museo virtuale dove saranno riportati i crediti di chi ha contribuito con proprio materiale. I video, invece, saranno archiviati sul sito nosarchives.com e potranno essere acquistati da case di produzione per documentari o altro uso: i diritti di utilizzo che verranno pagati per la metà andranno al proprietario del filmato. “Siamo molto soddisfatti – ha aggiunto – Roberto Capoccioni, uno dei promotori del progetto – questa iniziativa è molto importante ma per la sua buona riuscita facciamo appello a genitori, nonni e tutti coloro che hanno del materiale da mettere a disposizione. Ringrazio – ha chiuso – Leonardo Tosoni di Skylabstudios e Cecilia Pagliarini di Nos archives per il prezioso aiuto che ci hanno dato nella realizzazione di questo progetto”.
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