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Viterbo

VITERBO, LA GUERRA DELLA MONNEZZA: STOP AI RIFIUTI DELLA PROVINCIA ROMANA A SEGUITO CHIUSURA CUPINORO

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Tempo di lettura 3 minuti Il presidente della Provincia di Viterbo Marcello Meroi ha incontrato l’assessore regionale Michele Civita: “La provincia esige chiarezza sui tempi di conferimento”

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di Mario Vito Torosantucci

Viterbo – Il presidente della Provincia di Viterbo Marcello Meroi, unitamente all’assessore provinciale all’Ambiente Cesare Costa, ha incontrato l’assessore all’Ambiente della Regione Lazio Michele Civita per discutere delle problematiche legate al conferimento dei rifiuti della provincia di Roma nella discarica di Monterazzano, in seguito alla chiusura del sito di Cupinoro.

“Nel corso dell’incontro – ha detto Meroi – abbiamo sollecitato Civita a fornire in tempi rapidi una risposta ufficiale alla diffida da noi inviata alla Regione, attraverso la quale abbiamo contestato il conferimento dei rifiuti extra Ato nella discarica di Viterbo. Attraverso la diffida stragiudiziale, avevamo messo in evidenza soprattutto il profilo d’illegittimità derivante dall’assenza dell’autorizzazione al conferimento da parte di un’autorità competente, la Regione stessa o in alternativa il commissario per l’emergenza rifiuti. A nostro giudizio infatti, il conferimento al di fuori dell’Ato di riferimento, non può concretizzarsi attraverso un semplice accordo fra i Comuni interessati e i responsabili della società Ecologia Viterbo come invece è avvenuto.

Altra contestazione da noi sollevata ha riguardato la mancata motivazione della criticità che ha portato al conferimento dei rifiuti romani in un Ato diverso da quello di competenza; in questo ambito abbiamo altresì evidenziato la presenza, oltre a Viterbo, di altri Ato di prossimità ai Comuni dell’area braccianese interessati dalla chiusura dell’impianto di Cupinoro. Pertanto, essendo la discarica di Monterazzano già pesantemente gravata dal conferimento dei rifiuti prodotti in provincia di Rieti, abbiamo invitato ancora una volta la Regione ad individuare siti alternativi per i Comuni romani in emergenza. Dalla Regione – prosegue Meroi – non abbiamo ricevuto alcuna risposta ai quesiti da noi posti in diffida, così come nessun chiarimento ci è stato fornito in relazione alla destinazione dei rifiuti da spazzamento, in seguito alla decisione di Ecologia Viterbo di non riceverli più nell’impianto di trattamento meccanico e biologico di Casale Bussi. Abbiamo sollecitato quindi l’assessore Civita a fornirci rapide risposte, anche per le vie brevi, senza necessariamente dover attendere il parere legale, anche in considerazione della collaborazione reciproca tra istituzioni che rappresentano il territorio”.

“Come Provincia – aggiunge ancora – abbiamo anche richiesto un chiarimento sul conferimento dei rifiuti romani sul nostro territorio, evidenziando come in questo modo si metta a repentaglio l’autonomia della discarica di Viterbo e si rischi di rendere vani tutti gli sforzi fatti in questi anni per incrementare al massimo la raccolta differenziata e per impedire la rapida saturazione degli invasi di Monterazzano. Siamo tornati a chiedere pertanto – conclude Meroi – dati certi sulla tempistica di conferimento e sulle volumetrie, auspicando che il nostro territorio la smetta di essere utilizzato, oggi e nel futuro, come una sorta di pattumiera nella quale riversare tutte le emergenze di Roma e provincia”.

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Cronaca

Ferrovia Roma Nord, da gennaio 2025 chiude la tratta Montebello – Viterbo: pendolari infuriati

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Giovedì scorso è stata annunciata da Astral e Cotral, gestori della linea, al Comitato dei Pendolari della Roma Nord la chiusura completa per due anni, a partire dal gennaio 2025, del tratto ferroviario Montebello – Viterbo della Ferrovia Roma Nord.

Una scelta, stante già le numerose critiche, che ora rischia di bloccare quasi completamente il trasporto di numerosi pendolari che vivono da anni lungo la tratta ferroviaria.

Le osservazioni più attente in relazioni a questa situazione provengono da una nota, diffusa ieri, da una uno dei più seguiti comitati di pendolari, l’associazione TrasportiAmo.
“Sostituire 89 km di linea ferroviaria, scrive l’associazione, con un servizio bus è una soluzione non solo inadeguata, ma anche logisticamente insostenibile. Le infrastrutture stradali esistenti non possono gestire un così elevato aumento del traffico, come possiamo già osservare oggi, e la stazione di Montebello dispone di un parcheggio già ora insufficiente”
Ed in più fa notare come “per ogni treno serviranno almeno tre vetture, il che significa distoglierle dalle altre linee o, come al solito, ricorrere ai privati, con un ulteriore aggravio sui costi”.

Un analisi lucida compiuta da chi, da anni, utilizza tale importante arteria ferroviaria che collega i due capoluoghi di regione e vive, da troppo tempo, una situazione insostenibile fatta di ritardi, corse tagliate e carrozze troppe volte colme ai limiti della vivibilità.

La scelta di Astral e Cotral rientra, come si legge nei loro comunicati, in un piano di riqualificazione della rete ferroviaria Laziale ma, apparentemente, rischia di cozzare con alcune dichiarazioni rese in un’intervista del maggio 2023 sul vignaclarablog.it da parte del presidente Cotral, Amalia Colaceci, che dichiarava “E’ stato loro detto che devono attendere settembre del 2024 per vedere viaggiare sei treni nuovi sulla Roma Nord”.

La paura di TrasportiAmo è tutta racchiusa nella parte finale del comunicato: “non si capisce perché, conclude la nota, non venga presa sul serio la possibilità di svolgere queste lavorazioni in soggezione di esercizio, come nel caso del raddoppio del binario che RFI sta realizzando sulla FL2 nella tratta Lunghezza-Guidonia Montecelio. Non vorremmo che questa sia solo una scusa per chiudere tutto definitivamente, come avvenne per il servizio extraurbano della Roma-Fiuggi agli inizi degli anni Ottanta”.

Abbiamo già inviato ad Astral e Cotral una mail per chiedere se, ad oggi, esista un piano alternativo di trasporto e come questo venga strutturato al fine di ridurre al minimo le possibili e palesi ripercussioni che, con questa scelta, rischiano di gravare ulteriormente sui tanti pendolari della Ferrovia Roma Nord.

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Costume e Società

Bolsena, a palazzo del Drago il pesce incontra le bollicine della Franciacorta

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Sabato 29 giugno, per il ciclo di appuntamenti dal titolo “Art, history, food and beverage”
 
Tra i giardini, le stanze e le terrazze di palazzo del Drago una serata che unisce enogastronomia, cultura e letteratura. È la proposta di Voltumna srls per sabato 29 giugno, alle 20, per il ciclo di appuntamenti “Art, History, Food&Beverage” in una delle cornici più suggestive di Bolsena, l’antica fortezza e dimora signorile cinquecentesca nel cuore del borgo vecchio. I partecipati saranno accompagnati su via delle Piagge fino al portone cinquecentesco, per poi intrattenersi tra i suggestivi e scenografici spazi di Palazzo del Drago. Il buffet in piedi, con finger food, curato dagli chef del ristorante Il Pinziale, sarà a base di pesce tra cui spicca un’eccellenza del pescato del lago di Bolsena: il coregone. In abbinamento saranno proposte due bollicine dell’azienda agricola Monzio Compagnoni della Franciacorta: Cuvée “alla moda” pas dosè e Cuvée “alla moda” brut rosè.  La serata, organizzata in collaborazione con l’enotabaccheria Dal Biondo 1977, sarà arricchita dalla presentazione del libro “Sciampagna. Lo spumante classico italiano”. Il volume, ha tra gli autori, i due sommelier viterbesi Cristina Baglioni ed Enrico Zamboni, che saranno presenti alla serata. La prenotazione è obbligatoria per il numero limitato di posti. Si può scrivere alla email voltumna175@gmail.com o chiamare i numeri 328 8965009 – 320 2467716, per avere informazioni più dettagliate.
 
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Cronaca

Soriano nel Cimino, restauro Palazzo Chigi Albani: sabato 1 giugno la presentazione ufficiale

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Sarà presentato ufficialmente l’importante progetto di restauro di Palazzo Chigi Albani a Soriano nel Cimino. Un’opera da 5 milioni di euro che permetterà di recuperare, valorizzare e promuovere la storica struttura.

La conferenza di presentazione, che si svolgerà sabato 1 giugno alle 18.30 nell’incantevole cornice di Palazzo Chigi Albani, sarà moderata dal vicesindaco, e assessore alla Cultura e Turismo, Rachele Chiani.

Dopo i saluti istituzionali del sindaco Roberto Camilli seguiranno gli interventi dell’architetto Margherita Eichberg, Soprintendente per Viterbo e Etruria meridionale, dell’onorevole Mauro Rotelli, Presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati, degli architetti Yuri Strozzieri e Giuseppe Borzillo, funzionari della Soprintendenza dei Beni Culturali e dell’architetto Alessandro Aimola, responsabile dell’ufficio tecnico di Soriano nel Cimino.

“Sarà una giornata ricca di emozioni, – commenta l’amministrazione comunale – poiché si tratta di un progetto dal grande valore storico, culturale e, per i sorianesi, anche affettivo. Un ringraziamento speciale a tutti coloro che stanno lavorando per la realizzazione di questa opera significativa”.

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