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Redazione
Viterbo – Il presidente della Provincia di Viterbo Marcello Meroi, più volte in questi anni ha invitato gli istituiti bancari presenti ed operanti sul territorio ad essere più collaborativi nell’ambito delle politiche di sviluppo dell’economia locale, soprattutto aiutando le aziende che vogliono crescere e i giovani che, con coraggio e spirito d’iniziativa, vogliono impiantare nuove imprese. Invece, come anche Palombella evidenzia, le banche si sono come chiuse a riccio, limitando drasticamente la concessione di prestiti per un eccesso di prudenza.
“In passato – ricorda Meroi – mi sono fatto promotore di vari incontri con i numerosi istituti di credito che operano nella Tuscia, ma la partecipazione è stata sempre molto limitata. Soltanto alcune banche radicate da sempre sul territorio si sono realmente dimostrate sensibili ed attente ai problemi della nostra provincia, offrendo concretamente la loro collaborazione. Nella Tuscia si è registrato negli anni un sostanziale incremento di filiali, ma a fronte di ciò la capacità d’investimento e la fiducia concessa a potenziali imprenditori, è stata del tutto irrilevante, tranne i rari casi specifici sopra citati. E’ innegabile come, in un momento di crisi come quello che il nostro Paese si trova ad affrontare, l’apporto delle banche risulti determinante per ridare respiro all’economia ed offrire garanzie sul piano occupazionale. Non posso quindi – prosegue il Presidente della Provincia – che unirmi all’accorato appello di Palombella, invitando per l’ennesima volta i vari istituti che operano a Viterbo e provincia, a credere di più nei progetti delle aziende perché, soltanto incentivando l’accesso al credito ed alleggerendo i cordoni della borsa, sarà davvero possibile invertire la tendenza negativa evidenziata nel tredicesimo Rapporto sull’Economia della Tuscia. E’ giusto e doveroso – conclude Meroi – che le banche, in adeguata misura, restituiscano al territorio in cui operano ciò che legittimamente ricevono”.
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