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Viterbo

VITERBO E PROVINCIA: TRA MITI, FIABE, LEGGENDE E STORIA PARTE LA RUBRICA DE L'OSSERVATORE D'ITALIA

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Tempo di lettura 2 minuti Da sabato 12 aprile 2014 nasce la rubrica a cura di Emanuel Galea “Viterbo: passeggiando e curiosando per la città e dintorni”

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di Emanuel Galea

Viterbo – Cosa non sarà stato ancora detto della città di Viterbo? Una città con grandi tradizioni storiche, la città dei Papi, costruita centinaia di anni fa, la cui storia si ode ancora oggi nel sussurro del vento che soffia intorno alle sue mura, la città dove ogni pietra narra fiabe, leggende, intrecci e avvicendamenti meravigliosi di un luogo che da sempre attira milioni di visitatori curiosi, studiosi, amanti di storia, dell’arte, della poesia e della pittura.

Inoltrarsi nella storia di quest’antica città è sicuramente un’impresa. E il ricercatore si troverà a doversi districare, in particolar modo a partire dall’alto medioevo, tra passaggio dei longobardi, conquista dei romani, trattati con la sede pontificia, il riconoscimento della città dallo stesso Federico Barbarossa, l’insediamento nel 1207 del Parlamento degli Stati della Chiesa e via discorrendo, fino al riordino delle circoscrizioni provinciali, attuato da Benito Mussolini.

Non è certamente nostra intenzione addentrarci in questa impresa titanica, in primis perché ciò esula dalle nostre competenze e poi il nostro interesse in questa città è rivolto ad altro. Ci accontentiamo di guardarla da lontano, osservando le sue bellezze e ci lasciamo incantare dal suo fascino e dalla sua magia. Nel XIII secolo Viterbo fu sede pontificia e per circa 24 anni il Palazzo Papale ospitò e vi furono eletti vari Papi.  

Il nome della città deriva dal latino Vetus Urbs, cioè Città Vecchia.  Terra di scrittori, di poeti e pittori, non è stata nel passato immune  a  intrecci, stravaganze e leggende. Vanta di un vasto centro storico medioevale, in gran parte ben conservato, cinto di mura antiche. Ad est si assiste alla nascita di nuovi quartieri moderni, mentre ad ovest si scopre il cuore della Vetus Urbs: zone archeologiche e termali, la città necropoli di Castel d’Asso, la sorgente del Bullicame, il teatro romano di Ferento e tutto quanto si può mai immaginare della vecchia città. Lungo il suo sottosuolo corrono numerose gallerie sotterranee scavate nel tufo.  Molti degli edifici del centro sono intercomunicanti tramite questa rete di cunicoli, provvidenziali come rifugi, nel 1943-44, durante i bombardamenti aerei della seconda guerra mondiale.Geograficamente è locata in una vasta piattaforma, all’inizio delle pendici del Monte Palanzana. Non mancano tracce d’insediamenti neolitici e varie tracce di presenze etrusche come testimoniano  varie presenze nel sottosuolo.

Quello che ci ha affascinato e spinto a indagare, sono le sue stravaganze, intrecci e leggende del passato. Di questi intendiamo redigere una collana di racconti, che appariranno su questo giornale, edizione del sabato, nella rubrica “Viterbo – passeggiando e curiosando per la città e dintorni” A partire dal prossimo sabato 12 aprile 2014 noi saremo qui a raccontare queste leggende che riaffiorano.
 

Costume e Società

Bolsena, a palazzo del Drago il pesce incontra le bollicine della Franciacorta

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Sabato 29 giugno, per il ciclo di appuntamenti dal titolo “Art, history, food and beverage”
 
Tra i giardini, le stanze e le terrazze di palazzo del Drago una serata che unisce enogastronomia, cultura e letteratura. È la proposta di Voltumna srls per sabato 29 giugno, alle 20, per il ciclo di appuntamenti “Art, History, Food&Beverage” in una delle cornici più suggestive di Bolsena, l’antica fortezza e dimora signorile cinquecentesca nel cuore del borgo vecchio. I partecipati saranno accompagnati su via delle Piagge fino al portone cinquecentesco, per poi intrattenersi tra i suggestivi e scenografici spazi di Palazzo del Drago. Il buffet in piedi, con finger food, curato dagli chef del ristorante Il Pinziale, sarà a base di pesce tra cui spicca un’eccellenza del pescato del lago di Bolsena: il coregone. In abbinamento saranno proposte due bollicine dell’azienda agricola Monzio Compagnoni della Franciacorta: Cuvée “alla moda” pas dosè e Cuvée “alla moda” brut rosè.  La serata, organizzata in collaborazione con l’enotabaccheria Dal Biondo 1977, sarà arricchita dalla presentazione del libro “Sciampagna. Lo spumante classico italiano”. Il volume, ha tra gli autori, i due sommelier viterbesi Cristina Baglioni ed Enrico Zamboni, che saranno presenti alla serata. La prenotazione è obbligatoria per il numero limitato di posti. Si può scrivere alla email voltumna175@gmail.com o chiamare i numeri 328 8965009 – 320 2467716, per avere informazioni più dettagliate.
 
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Cronaca

Soriano nel Cimino, restauro Palazzo Chigi Albani: sabato 1 giugno la presentazione ufficiale

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Sarà presentato ufficialmente l’importante progetto di restauro di Palazzo Chigi Albani a Soriano nel Cimino. Un’opera da 5 milioni di euro che permetterà di recuperare, valorizzare e promuovere la storica struttura.

La conferenza di presentazione, che si svolgerà sabato 1 giugno alle 18.30 nell’incantevole cornice di Palazzo Chigi Albani, sarà moderata dal vicesindaco, e assessore alla Cultura e Turismo, Rachele Chiani.

Dopo i saluti istituzionali del sindaco Roberto Camilli seguiranno gli interventi dell’architetto Margherita Eichberg, Soprintendente per Viterbo e Etruria meridionale, dell’onorevole Mauro Rotelli, Presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati, degli architetti Yuri Strozzieri e Giuseppe Borzillo, funzionari della Soprintendenza dei Beni Culturali e dell’architetto Alessandro Aimola, responsabile dell’ufficio tecnico di Soriano nel Cimino.

“Sarà una giornata ricca di emozioni, – commenta l’amministrazione comunale – poiché si tratta di un progetto dal grande valore storico, culturale e, per i sorianesi, anche affettivo. Un ringraziamento speciale a tutti coloro che stanno lavorando per la realizzazione di questa opera significativa”.

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Cultura e Spettacoli

Viterbo, a palazzo Scacciaricci si presenta il Movimento “SpazioTempismo”

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Saranno per la prima volta uniti nell’opera artistica il Tempo, lo Spazio e la
rappresentazione multi-prospettica del soggetto con l’evidenza della continuità del
trascorrere del flusso dell’intervallo tra una prospettiva e l’altra. L’idea di
SpazioTempismo nasce nel 2010 da un’intuizione di Enzo Trifolelli che supportato poi
da Giampiero Ascoli, intraprendendo studi e ricerche, hanno ampliato e sviluppato il
tema dello Spazio e del Tempo che nella storia dell’arte ha radici profonde,
concretizzando il nuovo concetto e strutturando l’omonimo Movimento artistico.
Nell’ambito del Festival ViterboImmagine2023 lo SpazioTempismo ha avuto la sua
affermazione con l’esposizione di 34 opere di 24 artisti.
L’inaugurazione – con ingresso libero – si aprirà alle 18,00 presso Il Palazzo
Scacciaricci, una Torre-Loggia che sovrasta il caratteristico portico della Piazza S.
Pellegrino, nel suggestivo quartiere medievale, nel cuore del centro storico di Viterbo.
Enzo Trifolelli verrà introdotto da Silvio Merlani titolare della Galleria Chigi e, dopo
una breve ma interessante descrizione del concetto di SpazioTempismo, aprirà un
confronto con i presenti: artisti, appassionati dell’arte e non solo, sul nuovo concetto
e Movimento Artistico “SpazioTempismo”, per approfondire i temi inerenti.
Nella splendida cornice dell’evento, è previsto anche l’intervento della Critico d’Arte
Barbara Aniello che parlerà delle opere esposte e del Concetto SpazioTempistico.
All’esposizione saranno presenti molte opere realizzate con il Concetto dello
SpazioTempismo da alcuni dei seguenti artisti: Emanuela Artemi, Luciana Barbi,
Sergio Barbi, Simona Benedetti, Carlo Benvenuti, Nello Bordoni, Stefano Cianti, Alessia
Clementi, Pippo Cosenza, Raffaela Cristofari, Daniele Del Sette, Francesca Di Niccola,
Paola Ermini, Sheila Lista, Gino Loperfido, Francesca Mazzone, Matilde Mele, Arialdo
Miotti, Francesco Persi, Cecilia Piersigilli, Enzo Trifolelli, Tullio Princigallo, Rita

Sargenti, Alessandro Scannella, Giampietro Sergio, Paolo Signore, Carla Sozio, Jennifer
Venanzi, Alessio Zenone.
All’inizio dell’incontro saranno distribuite delle piccole brochure che illustrano il
concetto e che, assieme al link web (QR code), conducono alla più ampia descrizione
dell’idea. Sulla brochure web sono presenti anche immagini di opere in pittura,
scultura, Digital Art, installazioni e altorilievi.
La Mostra sarà visitabile, con ingresso libero, dal 20 aprile fino al 5 maggio 2024 dal
martedì al venerdì dalle 16,30 alle 19,30 e sabato, domenica e festivi dalle 10,00 alle
12,30 e dalle 16,00 alle 19,30.
Gli organizzatori dell’Evento e fautori del Movimento Artistico “SpazioTempismo”
invitano tutti i lettori a visitare la Mostra per ammirare le opere in SpazioTempismo
esposte.

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