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Viterbo

VITERBO E AVIGNONE, VERSO UN GEMELLAGGIO TRA LE CITTA' DEI PAPI

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Tempo di lettura 2 minuti Pontefici, arte, teatro, agroalimentare e storia. ieri l'incontro tra i sindaci Leonardo Michelini e Cecile Helle

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di Gennaro Giardino

Viterbo-Avignone, a tenere unite le due città non saranno solamente i papi. Molti altri infatti gli elementi di contatto tra le due città: arte, teatro, agroalimentare, università e antiche pietre. Ieri pomeriggio, presso il Comune di Avignone (Provenza-Alpi-Costa Azzurra, Francia), la stretta di mano tra il sindaco di Viterbo Leonardo Michelini e il sindaco della città francese Cecile Helle. Un primo incontro ufficiale tra flash e telecamere, nell'ambito del quale si è provveduto alla lettura del documento che sarà alla base del futuro gemellaggio tra le due città. Una cerimonia in grande stile quella organizzata per l'occasione dalla prima cittadina avignonese Helle, che fa seguito a una serie di contatti avuti nei mesi scorsi tra i rappresentanti istituzionali dei due comuni. “Avignone ci ha riservato una calorosa accoglienza”, ha sottolineato il sindaco Michelini, dopo aver consegnato a madame Helle il leone di Viterbo, simbolo della città. A proposito di pontefici, il primo cittadino viterbese ha spiegato: “I papi rappresentano il principale anello di congiunzione tra Viterbo e Avignone, ma non l'unico. Ci sono tanti altri elementi a tenere unite le due città. E proprio su questi elementi vogliamo lavorare affinché il gemellaggio che andremo a sottoscrivere, una volta definite le linee da seguire, non sia fine a se stesso, ma porti a un vero e proprio scambio di tradizioni, continuativo e a lungo termine, e a una proficua contaminazione di culture diverse, ma con molti punti di contatto. A unire le nostre città anche le antiche pietre, quella viterbese grigia e di origine vulcanica, quella avignonese, bianca e di origine calcarea, la cui lavorazione è molto simile. Tra le attività che vogliamo portare avanti rientra la valorizzazione delle opere di un grande artista come Matteo Giovannetti, pittore viterbese che ha realizzato tutto il ciclo pittorico di Avignone e ha operato alla corte avignonese di papa Clemente VI”. Un gemellaggio che, trasversalmente passa anche da Siena, proprio grazie allo stesso pittore Giovannetti, particolarmente legato a un rapporto di amicizia con la bottega di Simone Martini e quindi con la Scuola Senese. Proprio a Siena, lo scorso agosto, il sindaco Michelini e l'assessore alla Cultura Antonio Delli Iaconi hanno incontrato Jacques Montaignac, assessore di Avignone al turismo e alle relazioni internazionali. “Avignone ha già in piedi un gemellaggio con la città di Siena – ha spiegato Delli Iaconi, anche lui in Provenza in questi giorni con il sindaco Michelini -: in occasione dell'ultimo Palio di Siena abbiamo avuto modo di confrontarci con l'assessore avignonese per avviare questo nostro progetto. In quell'occasione abbiamo invitato il sindaco Helle ad assistere al trasporto della Macchina di Santa Rosa lo scorso 3 settembre. Da Avignone abbiamo poi ricevuto l'invito a partecipare all'evento Millévin, inaugurato proprio ieri. È nostra intenzione promuovere anche uno scambio tra autori e sceneggiatori teatrali. Il Festival di Avignone è apprezzato a livello internazionale. Lavoreremo per la cooperazione anche in questo ambito”. “Vogliamo inoltre avviare una stretta e proficua collaborazione tra le facoltà di Agraria e Beni Culturali dell'Università della Tuscia e l'Università di Avignone – ha aggiunto ancora il sindaco Michelini -. La Provenza è la principale regione francese per produzione di vino e olio, due prodotti alla base della Dieta Mediterranea, riconosciuta dall'Unesco come Patrimonio immateriale dell'Umanità. E il nostro territorio vanta entrambi i prodotti tra le eccellenze agroalimentari. Un altro anello di congiunzione che unisce Viterbo ad Avignone”. Un gemellaggio e soprattutto una grande sinergia tra le due città dei papi, dunque, che oltre al Palazzo papale hanno in comune eredità storiche, artistiche, culturali e non solo.
 

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Costume e Società

Bolsena, a palazzo del Drago il pesce incontra le bollicine della Franciacorta

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Sabato 29 giugno, per il ciclo di appuntamenti dal titolo “Art, history, food and beverage”
 
Tra i giardini, le stanze e le terrazze di palazzo del Drago una serata che unisce enogastronomia, cultura e letteratura. È la proposta di Voltumna srls per sabato 29 giugno, alle 20, per il ciclo di appuntamenti “Art, History, Food&Beverage” in una delle cornici più suggestive di Bolsena, l’antica fortezza e dimora signorile cinquecentesca nel cuore del borgo vecchio. I partecipati saranno accompagnati su via delle Piagge fino al portone cinquecentesco, per poi intrattenersi tra i suggestivi e scenografici spazi di Palazzo del Drago. Il buffet in piedi, con finger food, curato dagli chef del ristorante Il Pinziale, sarà a base di pesce tra cui spicca un’eccellenza del pescato del lago di Bolsena: il coregone. In abbinamento saranno proposte due bollicine dell’azienda agricola Monzio Compagnoni della Franciacorta: Cuvée “alla moda” pas dosè e Cuvée “alla moda” brut rosè.  La serata, organizzata in collaborazione con l’enotabaccheria Dal Biondo 1977, sarà arricchita dalla presentazione del libro “Sciampagna. Lo spumante classico italiano”. Il volume, ha tra gli autori, i due sommelier viterbesi Cristina Baglioni ed Enrico Zamboni, che saranno presenti alla serata. La prenotazione è obbligatoria per il numero limitato di posti. Si può scrivere alla email voltumna175@gmail.com o chiamare i numeri 328 8965009 – 320 2467716, per avere informazioni più dettagliate.
 
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Cronaca

Soriano nel Cimino, restauro Palazzo Chigi Albani: sabato 1 giugno la presentazione ufficiale

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Sarà presentato ufficialmente l’importante progetto di restauro di Palazzo Chigi Albani a Soriano nel Cimino. Un’opera da 5 milioni di euro che permetterà di recuperare, valorizzare e promuovere la storica struttura.

La conferenza di presentazione, che si svolgerà sabato 1 giugno alle 18.30 nell’incantevole cornice di Palazzo Chigi Albani, sarà moderata dal vicesindaco, e assessore alla Cultura e Turismo, Rachele Chiani.

Dopo i saluti istituzionali del sindaco Roberto Camilli seguiranno gli interventi dell’architetto Margherita Eichberg, Soprintendente per Viterbo e Etruria meridionale, dell’onorevole Mauro Rotelli, Presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati, degli architetti Yuri Strozzieri e Giuseppe Borzillo, funzionari della Soprintendenza dei Beni Culturali e dell’architetto Alessandro Aimola, responsabile dell’ufficio tecnico di Soriano nel Cimino.

“Sarà una giornata ricca di emozioni, – commenta l’amministrazione comunale – poiché si tratta di un progetto dal grande valore storico, culturale e, per i sorianesi, anche affettivo. Un ringraziamento speciale a tutti coloro che stanno lavorando per la realizzazione di questa opera significativa”.

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Cultura e Spettacoli

Viterbo, a palazzo Scacciaricci si presenta il Movimento “SpazioTempismo”

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Saranno per la prima volta uniti nell’opera artistica il Tempo, lo Spazio e la
rappresentazione multi-prospettica del soggetto con l’evidenza della continuità del
trascorrere del flusso dell’intervallo tra una prospettiva e l’altra. L’idea di
SpazioTempismo nasce nel 2010 da un’intuizione di Enzo Trifolelli che supportato poi
da Giampiero Ascoli, intraprendendo studi e ricerche, hanno ampliato e sviluppato il
tema dello Spazio e del Tempo che nella storia dell’arte ha radici profonde,
concretizzando il nuovo concetto e strutturando l’omonimo Movimento artistico.
Nell’ambito del Festival ViterboImmagine2023 lo SpazioTempismo ha avuto la sua
affermazione con l’esposizione di 34 opere di 24 artisti.
L’inaugurazione – con ingresso libero – si aprirà alle 18,00 presso Il Palazzo
Scacciaricci, una Torre-Loggia che sovrasta il caratteristico portico della Piazza S.
Pellegrino, nel suggestivo quartiere medievale, nel cuore del centro storico di Viterbo.
Enzo Trifolelli verrà introdotto da Silvio Merlani titolare della Galleria Chigi e, dopo
una breve ma interessante descrizione del concetto di SpazioTempismo, aprirà un
confronto con i presenti: artisti, appassionati dell’arte e non solo, sul nuovo concetto
e Movimento Artistico “SpazioTempismo”, per approfondire i temi inerenti.
Nella splendida cornice dell’evento, è previsto anche l’intervento della Critico d’Arte
Barbara Aniello che parlerà delle opere esposte e del Concetto SpazioTempistico.
All’esposizione saranno presenti molte opere realizzate con il Concetto dello
SpazioTempismo da alcuni dei seguenti artisti: Emanuela Artemi, Luciana Barbi,
Sergio Barbi, Simona Benedetti, Carlo Benvenuti, Nello Bordoni, Stefano Cianti, Alessia
Clementi, Pippo Cosenza, Raffaela Cristofari, Daniele Del Sette, Francesca Di Niccola,
Paola Ermini, Sheila Lista, Gino Loperfido, Francesca Mazzone, Matilde Mele, Arialdo
Miotti, Francesco Persi, Cecilia Piersigilli, Enzo Trifolelli, Tullio Princigallo, Rita

Sargenti, Alessandro Scannella, Giampietro Sergio, Paolo Signore, Carla Sozio, Jennifer
Venanzi, Alessio Zenone.
All’inizio dell’incontro saranno distribuite delle piccole brochure che illustrano il
concetto e che, assieme al link web (QR code), conducono alla più ampia descrizione
dell’idea. Sulla brochure web sono presenti anche immagini di opere in pittura,
scultura, Digital Art, installazioni e altorilievi.
La Mostra sarà visitabile, con ingresso libero, dal 20 aprile fino al 5 maggio 2024 dal
martedì al venerdì dalle 16,30 alle 19,30 e sabato, domenica e festivi dalle 10,00 alle
12,30 e dalle 16,00 alle 19,30.
Gli organizzatori dell’Evento e fautori del Movimento Artistico “SpazioTempismo”
invitano tutti i lettori a visitare la Mostra per ammirare le opere in SpazioTempismo
esposte.

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