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Viterbo

Viterbo: Domenica il tradizionale raduno dei camerati della Repubblica Sociale Italiana

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Tempo di lettura 3 minuti Bordoni: "I combattenti della RSI, oggi come ieri, sono al servizio dell’Italia"

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Red. Cronache

VITERBO –  Domenica 23 ottobre 2016, alle ore 12.30, presso il Ristorante “Il Borgo”, piazza XX settembre a Bagnaia (Viterbo), si terrà il tradizionale raduno conviviale dell’Unione Nazionale Combattenti della Repubblica Sociale Italiana.

“Negli anni passati abbiamo organizzato il nostro incontro la sera del 28 ottobre – dichiara il presidente dell’UNCRSI di Viterbo, professor Alessandro Bordoni – quest’anno, per agevolare gli iscritti più anziani e quelli che vengono da fuori Viterbo, abbiamo deciso assieme ai camerati di “Continuità Ideale” di vederci a pranzo di domenica 23 ottobre. Il nostro invito, – prosegue Bordoni – come tradizione, é rivolto a tutti gli amici a noi vicini e alle famiglie che, con la loro presenza, vorranno aiutarci a tenere alto lo spirito della Patria e dell’Idea. Siamo convinti – conclude Bordoni – che l’unione di tutti i cittadini possa superare le divergenze e gli interessi di parte per operare, uniti e coesi, in difesa della nostra identità, della nostra cultura e delle nostre millenarie tradizioni. I combattenti della RSI, oggi come ieri, sono al servizio dell’Italia.”

Nel giugno del 1943 gli anglo-americani occupano Pantelleria e Lampedusa e il mese seguente sbarcano in Sicilia, dando il via all’invasione della penisola italiana. L’aviazione alleata colpisce ripetutamente le città e il 19 luglio, per la prima volta, viene bombardata Roma. La crisi del regime fascista culmina con la seduta del Gran Consiglio nella notte tra il 24 e il 25 luglio, quando con l'"ordine del giorno Grandi" Benito Mussolini viene messo in minoranza e invitato a rimettere i poteri nelle mani del Sovrano. Vittorio Emanuele III decide di far arrestare il dittatore e affida l’incarico di formare il nuovo Governo al Maresciallo Pietro Badoglio. L'8 settembre Badoglio comunica via radio la notizia dell'armistizio. Quattro giorni dopo, il 12 settembre,  Mussolini viene liberato da un reparto di paracadutisti tedeschi, guidato dal maggiore  Harald Mors, e portato a Monaco di Baviera ove riceve da Hitler l'invito a ricostituire un governo fascista. Il 18 settembre, dai microfoni di Radio Monaco, annuncia la nascita di un nuovo stato, fascista e repubblicano.

Il 23 settembre, al suo rientro in Italia, il duce proclama ufficialmente la nascita del nuovo Stato.
L'Italia è di fatto divisa in due: la parte meridionale controllata dagli alleati sotto la luogotenenza del Re, e quella settentrionale – in cui prende vita la Resistenza – nelle mani dei tedeschi, con Mussolini a capo del governo. Il 29 settembre, alla "Rocca delle caminate", residenza privata di Mussolini, si tiene la prima riunione del governo fascista. Il duce nomina ministro della guerra il Maresciallo Rodolfo Graziani, con l'incarico di ricostituire un nuovo esercito repubblicano. Il 1° ottobre lo stesso Graziani, nel corso di una  manifestazione al teatro Adriano di Roma, lancia un appello ad aderire a tutti gli ufficiali e militari italiani. Ma il reclutamento non avrà mai le proporzioni sperate, e per far rispettare la leva obbligatoria Graziani sarà costretto ad emettere un bando in cui si minaccia la pena di morte per chi non si presenta entro i termini.  Ai primi di novembre la sede del nuovo governo viene stabilita a Salò, sul lago di Garda.

Il 14 novembre, con il congresso di Verona e l'approvazione della "carta sociale", nasce ufficialmente la Repubblica Sociale Italiana. Due mesi dopo, alcuni dei firmatari dell' "ordine del giorno Grandi"  vengono giudicati nel "Processo di Verona" (8 gennaio 1944) e quasi tutti condannati a morte per tradimento: tra essi Galeazzo Ciano, ex ministro degli esteri e genero di Mussolini, ed Emilio de Bono. Gli Alleati risalgono la penisola e in giugno viene liberata Roma. Il movimento partigiano ottiene importanti successi in tutto il Centro-Nord. Tedeschi e fascisti reagiscono rabbiosamente con i rastrellamenti, in cui vengono impiegati i militi della Guardia Nazionale Repubblicana e poi le Brigate Nere, che collaborano con le SS anche nella caccia agli ebrei. Nel dicembre del 1944 Mussolini tiene il suo ultimo discorso al teatro lirico di Milano. La linea Gotica cede e si apre anche il fronte orientale, dove avanzano le armate jugoslave di Tito. La stagione della Repubblica Sociale Italiana termina nell'aprile del '45, quando i tedeschi si arrendono, Milano Genova e Torino vengono liberate dai partigiani e Mussolini tenta la fuga, ma viene catturato a Dongo e giustiziato.
 

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Cronaca

Ferrovia Roma Nord, da gennaio 2025 chiude la tratta Montebello – Viterbo: pendolari infuriati

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Giovedì scorso è stata annunciata da Astral e Cotral, gestori della linea, al Comitato dei Pendolari della Roma Nord la chiusura completa per due anni, a partire dal gennaio 2025, del tratto ferroviario Montebello – Viterbo della Ferrovia Roma Nord.

Una scelta, stante già le numerose critiche, che ora rischia di bloccare quasi completamente il trasporto di numerosi pendolari che vivono da anni lungo la tratta ferroviaria.

Le osservazioni più attente in relazioni a questa situazione provengono da una nota, diffusa ieri, da una uno dei più seguiti comitati di pendolari, l’associazione TrasportiAmo.
“Sostituire 89 km di linea ferroviaria, scrive l’associazione, con un servizio bus è una soluzione non solo inadeguata, ma anche logisticamente insostenibile. Le infrastrutture stradali esistenti non possono gestire un così elevato aumento del traffico, come possiamo già osservare oggi, e la stazione di Montebello dispone di un parcheggio già ora insufficiente”
Ed in più fa notare come “per ogni treno serviranno almeno tre vetture, il che significa distoglierle dalle altre linee o, come al solito, ricorrere ai privati, con un ulteriore aggravio sui costi”.

Un analisi lucida compiuta da chi, da anni, utilizza tale importante arteria ferroviaria che collega i due capoluoghi di regione e vive, da troppo tempo, una situazione insostenibile fatta di ritardi, corse tagliate e carrozze troppe volte colme ai limiti della vivibilità.

La scelta di Astral e Cotral rientra, come si legge nei loro comunicati, in un piano di riqualificazione della rete ferroviaria Laziale ma, apparentemente, rischia di cozzare con alcune dichiarazioni rese in un’intervista del maggio 2023 sul vignaclarablog.it da parte del presidente Cotral, Amalia Colaceci, che dichiarava “E’ stato loro detto che devono attendere settembre del 2024 per vedere viaggiare sei treni nuovi sulla Roma Nord”.

La paura di TrasportiAmo è tutta racchiusa nella parte finale del comunicato: “non si capisce perché, conclude la nota, non venga presa sul serio la possibilità di svolgere queste lavorazioni in soggezione di esercizio, come nel caso del raddoppio del binario che RFI sta realizzando sulla FL2 nella tratta Lunghezza-Guidonia Montecelio. Non vorremmo che questa sia solo una scusa per chiudere tutto definitivamente, come avvenne per il servizio extraurbano della Roma-Fiuggi agli inizi degli anni Ottanta”.

Abbiamo già inviato ad Astral e Cotral una mail per chiedere se, ad oggi, esista un piano alternativo di trasporto e come questo venga strutturato al fine di ridurre al minimo le possibili e palesi ripercussioni che, con questa scelta, rischiano di gravare ulteriormente sui tanti pendolari della Ferrovia Roma Nord.

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Costume e Società

Bolsena, a palazzo del Drago il pesce incontra le bollicine della Franciacorta

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Sabato 29 giugno, per il ciclo di appuntamenti dal titolo “Art, history, food and beverage”
 
Tra i giardini, le stanze e le terrazze di palazzo del Drago una serata che unisce enogastronomia, cultura e letteratura. È la proposta di Voltumna srls per sabato 29 giugno, alle 20, per il ciclo di appuntamenti “Art, History, Food&Beverage” in una delle cornici più suggestive di Bolsena, l’antica fortezza e dimora signorile cinquecentesca nel cuore del borgo vecchio. I partecipati saranno accompagnati su via delle Piagge fino al portone cinquecentesco, per poi intrattenersi tra i suggestivi e scenografici spazi di Palazzo del Drago. Il buffet in piedi, con finger food, curato dagli chef del ristorante Il Pinziale, sarà a base di pesce tra cui spicca un’eccellenza del pescato del lago di Bolsena: il coregone. In abbinamento saranno proposte due bollicine dell’azienda agricola Monzio Compagnoni della Franciacorta: Cuvée “alla moda” pas dosè e Cuvée “alla moda” brut rosè.  La serata, organizzata in collaborazione con l’enotabaccheria Dal Biondo 1977, sarà arricchita dalla presentazione del libro “Sciampagna. Lo spumante classico italiano”. Il volume, ha tra gli autori, i due sommelier viterbesi Cristina Baglioni ed Enrico Zamboni, che saranno presenti alla serata. La prenotazione è obbligatoria per il numero limitato di posti. Si può scrivere alla email voltumna175@gmail.com o chiamare i numeri 328 8965009 – 320 2467716, per avere informazioni più dettagliate.
 
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Cronaca

Soriano nel Cimino, restauro Palazzo Chigi Albani: sabato 1 giugno la presentazione ufficiale

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Sarà presentato ufficialmente l’importante progetto di restauro di Palazzo Chigi Albani a Soriano nel Cimino. Un’opera da 5 milioni di euro che permetterà di recuperare, valorizzare e promuovere la storica struttura.

La conferenza di presentazione, che si svolgerà sabato 1 giugno alle 18.30 nell’incantevole cornice di Palazzo Chigi Albani, sarà moderata dal vicesindaco, e assessore alla Cultura e Turismo, Rachele Chiani.

Dopo i saluti istituzionali del sindaco Roberto Camilli seguiranno gli interventi dell’architetto Margherita Eichberg, Soprintendente per Viterbo e Etruria meridionale, dell’onorevole Mauro Rotelli, Presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati, degli architetti Yuri Strozzieri e Giuseppe Borzillo, funzionari della Soprintendenza dei Beni Culturali e dell’architetto Alessandro Aimola, responsabile dell’ufficio tecnico di Soriano nel Cimino.

“Sarà una giornata ricca di emozioni, – commenta l’amministrazione comunale – poiché si tratta di un progetto dal grande valore storico, culturale e, per i sorianesi, anche affettivo. Un ringraziamento speciale a tutti coloro che stanno lavorando per la realizzazione di questa opera significativa”.

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