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di Gennaro Giardino
Viterbo – Le Organizzazioni Sindacali RSU delle singole scuole, insieme alle RS, nonché le Organizzazioni Sindacali CGIL, CISL, UIL e SNALS, proclamano lo stato di agitazione per l’intera categoria. Il mondo della scuola nei suoi operatori, docenti, ATA e dirigenti vivono una situazione di estremo disagio nell’ambito dell’esercizio della propria professione per la quale c’è il massimo dell’impegno.
Ecco la nota sindacale:
È INACCETTABILE
la decisione del Governo di bloccare contratti e scatti con l’intento di disciplinare per legge materie che attengono alla contrattazione. La perdita del potere di acquisto in questi ultimi 8 anni supera i 3mila euro annui per un docente del Superiore e circa mille euro per un collaboratore scolastico. Gli stipendi oggi presenti sono pari a un decimo di un Onorevole di turno.
È INACCETTABILE
il progetto di riforma governativa ove si evince una scuola fortemente gerarchizzata, non già partecipata, in cui tutti i docenti, ATA e dirigenti siano attori, registi e spettatori in un’osmosi democratica.
È INACCETTABILE
il perdurare di una situazione di estrema violenza economica nei confronti dei nostri docenti costretti a partecipare solo formalmente a pseudo iniziative culturali con le quali e sulle quali vige un’esecrabile speculazione economica.
È INACCETTABILE
che diventare docenti nella scuola pubblica sia di gran lunga più complesso che partecipare ad un concorso in magistratura o notarile.
Le RSU delle singole scuole, insieme alle RS, nonché le Organizzazioni Sindacali CGIL, CISL, UIL e SNALS si impegnano da subito a mettere in campo iniziative assembleari affinché la sensibilità presunta del Governo verso il mondo della scuola abbia una reale ricaduta dal punto di vista della qualità e della serenità degli operatori tutti e di riflesso delle famiglie e degli studenti.
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