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VITERBO, CAMPO BOARIO: SI COSTRUISCE, VIA LIBERA AL PIANO INTEGRATO

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Tempo di lettura 3 minutiTutti gli Enti sovracomunali hanno dato parere favorevole

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di Alberto De Marchis

Viterbo – La giunta regionale approva il Programma Integrato di Intervento e di Riqualificazione Urbanistica, in variante al P.R.G. vigente, in località “Campo Boario” Viale F. Baracca (Deliberazione di Consiglio Comunale n. 175 del 26.09.2011). In merito, l’Azienda Sanitaria Locale di Viterbo – Dipartimento di Prevenzione – Servizio Igiene pubblica U.O.T. Viterbo ha espresso, in merito all’intervento in argomento, parere favorevole per quanto di competenza dal punto di vista igienico sanitario oltre al parere favorevole del ministero ai Beni culturali. Il Programma Integrato d’Intervento e di Riqualificazione urbanistica, edilizia ed ambientale dell’area denominata “Campo Boario”, in Variante Urbanistica di P.R.G, può essere realizzato a condizione che siano rispettate le seguenti prescrizioni da inserirsi nella relativa Delibera di attuazione:

1. I lavori siano eseguiti e localizzati come da progetto presentato;

2. Siano rispettate le prescrizioni descritte nel cap. 11 della Relazione geologica, a firma del

geologo A. Baleani, di seguito riportate:

“si raccomanda, come unica prescrizione da adottare, quella relativa alla verifica

stratigrafica e geomeccanica dei terreni di fondazione dei singoli manufatti mediante

accertamento, con puntuali indagini geognostiche e geotecniche, della presenza o meno di

eventuali paleo alvei o paleosuoli o di variazioni di litologie nell’ambito delle fondazioni

di uno stesso manufatto;

Le indagini già eseguite, al fine di valutare la risposta sismica della successione stratigrafica,

siano opportunamente integrate con l’esecuzione di ulteriori indagini geognostiche,

comprensive di sondaggi meccanici a carotaggio continuo con prelievo di campioni

indisturbati e prove geotecniche in situ. Le indagini geognostiche, che dovranno essere spinte

fino alla profondità a cui non si risentono gli effetti del sovraccarico, dovranno essere

finalizzate alla verifica delle caratteristiche lito-stratigrafiche e dei parametri geomeccanici

dei terreni e del livello della falda;

4. Le categorie di suolo di fondazione, ottenute tramite le indagini geofisiche (MASW),

dovranno essere confermate e verificate nella fase esecutiva, su ogni singola opera, in

relazione alla profondità della fondazione;

5. I risultati delle indagini geognostiche e geofisiche, siano utilizzati per individuare la

profondità alla quale fondare e per la scelta del tipo di fondazione più idonea con le

caratteristiche architettoniche delle diverse strutture da realizzare e dei carichi trasmessi al

terreno;

6. Il piano di posa delle fondazioni delle singole opere d’arte, onde evitare fenomeni di

cedimenti differenziali, dovrà essere scelto su un terreno con caratteristiche geomeccaniche

omogenee; in ogni caso è vietata l’utilizzazione di terreni con scadenti caratteristiche

geomeccaniche come piano di posa delle fondazioni.

7. Siano adottate tutte le precauzioni previste dalla normativa vigente atte a garantire la

protezione delle falde acquifere da agenti tossici ed inquinanti;

8. Siano realizzate adeguate opere di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche,

opportunamente dimensionate secondo le superfici impermeabili da realizzare, valutando le

condizioni pluviometriche del luogo, al fine di evitare possibili fenomeni di impaludamento e

ristagno;

9. Il materiale terroso e lapideo proveniente dagli scavi sia impiegato stabilmente in loco, e

quello eventualmente in esubero sia smaltito nel rispetto della normativa vigente in materia.

10. Siano salvaguardati gli esemplari di alberature esistenti e sia privilegiata, per la vegetazione

erbacea prevista nella realizzazione del verde, la ricostituzione spontanea di quella

preesistente utilizzando, per l’inerbimento, miscugli di sementi di specie locali a rapida

comparsa, tali da permettere una successiva colonizzazione;

11. Nell’impianto ex novo del verde, siano privilegiate le specie arboree autoctone, di facile

attecchimento e resistenti alle fitopatie;

12. Siano acquisite le autorizzazioni relative ad eventuali altri vincoli o prescrizioni di

salvaguardia gravanti sull’area in oggetto, con particolare riferimento a quelli: ambientali

(VIA, Valutazioni d’incidenza), urbanistici, paesistici, archeologici, e di usi civici;

13. La progettazione e la realizzazione di qualsiasi opera dovrà essere eseguita nel più assoluto

 

rispetto delle norme tecniche vigenti in materia di costruzioni in zone sismiche.