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Viterbo

VITERBO: ALLARME CHIUSURA PER LO STORICO LABORATORIO DI RESTAURO

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Tempo di lettura 2 minuti La Regione non ha previsto fondi in bilancio per finanziarne le attività nonostante le disposizioni normative.

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Redazione

Viterbo – “Il Laboratorio di restauro della Provincia di Viterbo rischia di chiudere a causa delle nefaste conseguenze della legge di riforma degli enti locali. E’nostra ferma intenzione tuttavia impedire che ciò avvenga. Per questo motivo ci faremo carico di reperire in bilancio le risorse utili a scongiurare questa ipotesi”. E’ quanto ha dichiarato l’assessore provinciale alla Cultura Giuseppe Fraticelli ai microfoni del Tg3 Lazio che ha raccolto il grido d’allarme della dott.ssa Paola Sannucci, direttrice del Laboratorio e degli operatori che vi lavorano ogni giorno con grande professionalità ed efficienza

“Dal primo gennaio 2015 – ha spiegato Fraticelli – in virtù della legge di riordino degli enti locali che ha di fatto svuotato di competenze le province italiane, la gestione del Laboratorio di restauro passerà alla Regione e noi non potremo più svolgere alcuna funzione. Questo è ciò che stabilisce la normativa di riferimento cui siamo tenuti ad attenerci.

Tuttavia la Regione Lazio, come del resto le altre regioni italiane, ha comunicato di non essere pronta a prendere in carico le nuove competenze almeno nell’immediato, con il risultato che il Laboratorio, così come tante altre strutture operative, si verrà a trovare in una sorta di limbo.

La Regione non ha previsto fondi in bilancio per finanziarne le attività nonostante le disposizioni normative. Senza fondi il Laboratorio di restauro rischia di chiudere i battenti in pochi mesi”.

L’assessore Fraticelli è molto duro nei confronti del governo: “La riforma è stata approvata ed attuata senza tenere minimamente conto dei pesanti impatti che la sua entrata in vigore avrebbe provocato sul territorio – ha aggiunto – e la vicenda del Laboratorio sta a dimostrarlo insieme a tante altre.

Un fiore all’occhiello della nostra provincia, un polo d’eccellenza che opera da quaranta anni sul territorio quale punto di riferimento per i Comuni e numerose altre realtà nel restauro di opere d’arte, pitture, sculture, ceramiche ma anche antichi manoscritti e statuti, rischia di cessare la proprie attività a causa del caos normativo e gestionale creato da una legge discutibile sotto ogni profilo, sia sul piano politico che tecnico.

Non possiamo permetterlo. Per questo in pieno accordo con il presidente Marcello Meroi, consapevole quanto me della necessità di salvare questo straordinario patrimonio culturale della Tuscia, abbiamo deciso di destinare comunque un finanziamento alle attività del Laboratorio, studiando le forme e i percorsi consentiti dalla normativa.

Con la speranza di poter così assicurare al Laboratorio ed ai suoi operatori che quotidianamente producono eccellenti risultati, la possibilità di continuare a lavorare, in attesa che già dal prossimo anno, la Regione si prenda in carico la struttura e provveda ad inserire nel proprio bilancio le necessarie risorse”.

Cronaca

Ferrovia Roma Nord, da gennaio 2025 chiude la tratta Montebello – Viterbo: pendolari infuriati

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Giovedì scorso è stata annunciata da Astral e Cotral, gestori della linea, al Comitato dei Pendolari della Roma Nord la chiusura completa per due anni, a partire dal gennaio 2025, del tratto ferroviario Montebello – Viterbo della Ferrovia Roma Nord.

Una scelta, stante già le numerose critiche, che ora rischia di bloccare quasi completamente il trasporto di numerosi pendolari che vivono da anni lungo la tratta ferroviaria.

Le osservazioni più attente in relazioni a questa situazione provengono da una nota, diffusa ieri, da una uno dei più seguiti comitati di pendolari, l’associazione TrasportiAmo.
“Sostituire 89 km di linea ferroviaria, scrive l’associazione, con un servizio bus è una soluzione non solo inadeguata, ma anche logisticamente insostenibile. Le infrastrutture stradali esistenti non possono gestire un così elevato aumento del traffico, come possiamo già osservare oggi, e la stazione di Montebello dispone di un parcheggio già ora insufficiente”
Ed in più fa notare come “per ogni treno serviranno almeno tre vetture, il che significa distoglierle dalle altre linee o, come al solito, ricorrere ai privati, con un ulteriore aggravio sui costi”.

Un analisi lucida compiuta da chi, da anni, utilizza tale importante arteria ferroviaria che collega i due capoluoghi di regione e vive, da troppo tempo, una situazione insostenibile fatta di ritardi, corse tagliate e carrozze troppe volte colme ai limiti della vivibilità.

La scelta di Astral e Cotral rientra, come si legge nei loro comunicati, in un piano di riqualificazione della rete ferroviaria Laziale ma, apparentemente, rischia di cozzare con alcune dichiarazioni rese in un’intervista del maggio 2023 sul vignaclarablog.it da parte del presidente Cotral, Amalia Colaceci, che dichiarava “E’ stato loro detto che devono attendere settembre del 2024 per vedere viaggiare sei treni nuovi sulla Roma Nord”.

La paura di TrasportiAmo è tutta racchiusa nella parte finale del comunicato: “non si capisce perché, conclude la nota, non venga presa sul serio la possibilità di svolgere queste lavorazioni in soggezione di esercizio, come nel caso del raddoppio del binario che RFI sta realizzando sulla FL2 nella tratta Lunghezza-Guidonia Montecelio. Non vorremmo che questa sia solo una scusa per chiudere tutto definitivamente, come avvenne per il servizio extraurbano della Roma-Fiuggi agli inizi degli anni Ottanta”.

Abbiamo già inviato ad Astral e Cotral una mail per chiedere se, ad oggi, esista un piano alternativo di trasporto e come questo venga strutturato al fine di ridurre al minimo le possibili e palesi ripercussioni che, con questa scelta, rischiano di gravare ulteriormente sui tanti pendolari della Ferrovia Roma Nord.

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Costume e Società

Bolsena, a palazzo del Drago il pesce incontra le bollicine della Franciacorta

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Sabato 29 giugno, per il ciclo di appuntamenti dal titolo “Art, history, food and beverage”
 
Tra i giardini, le stanze e le terrazze di palazzo del Drago una serata che unisce enogastronomia, cultura e letteratura. È la proposta di Voltumna srls per sabato 29 giugno, alle 20, per il ciclo di appuntamenti “Art, History, Food&Beverage” in una delle cornici più suggestive di Bolsena, l’antica fortezza e dimora signorile cinquecentesca nel cuore del borgo vecchio. I partecipati saranno accompagnati su via delle Piagge fino al portone cinquecentesco, per poi intrattenersi tra i suggestivi e scenografici spazi di Palazzo del Drago. Il buffet in piedi, con finger food, curato dagli chef del ristorante Il Pinziale, sarà a base di pesce tra cui spicca un’eccellenza del pescato del lago di Bolsena: il coregone. In abbinamento saranno proposte due bollicine dell’azienda agricola Monzio Compagnoni della Franciacorta: Cuvée “alla moda” pas dosè e Cuvée “alla moda” brut rosè.  La serata, organizzata in collaborazione con l’enotabaccheria Dal Biondo 1977, sarà arricchita dalla presentazione del libro “Sciampagna. Lo spumante classico italiano”. Il volume, ha tra gli autori, i due sommelier viterbesi Cristina Baglioni ed Enrico Zamboni, che saranno presenti alla serata. La prenotazione è obbligatoria per il numero limitato di posti. Si può scrivere alla email voltumna175@gmail.com o chiamare i numeri 328 8965009 – 320 2467716, per avere informazioni più dettagliate.
 
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Cronaca

Soriano nel Cimino, restauro Palazzo Chigi Albani: sabato 1 giugno la presentazione ufficiale

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Sarà presentato ufficialmente l’importante progetto di restauro di Palazzo Chigi Albani a Soriano nel Cimino. Un’opera da 5 milioni di euro che permetterà di recuperare, valorizzare e promuovere la storica struttura.

La conferenza di presentazione, che si svolgerà sabato 1 giugno alle 18.30 nell’incantevole cornice di Palazzo Chigi Albani, sarà moderata dal vicesindaco, e assessore alla Cultura e Turismo, Rachele Chiani.

Dopo i saluti istituzionali del sindaco Roberto Camilli seguiranno gli interventi dell’architetto Margherita Eichberg, Soprintendente per Viterbo e Etruria meridionale, dell’onorevole Mauro Rotelli, Presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati, degli architetti Yuri Strozzieri e Giuseppe Borzillo, funzionari della Soprintendenza dei Beni Culturali e dell’architetto Alessandro Aimola, responsabile dell’ufficio tecnico di Soriano nel Cimino.

“Sarà una giornata ricca di emozioni, – commenta l’amministrazione comunale – poiché si tratta di un progetto dal grande valore storico, culturale e, per i sorianesi, anche affettivo. Un ringraziamento speciale a tutti coloro che stanno lavorando per la realizzazione di questa opera significativa”.

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