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Roma – L’Under 19 provinciale della Vis Casilina è alle battute conclusive della stagione. La squadra maggiore del settore giovanile del club capitolino ha ceduto in casa col Vittoria nel match di sabato scorso per 0-1. E’ il capitano e trequartista (o esterno) classe 2002 Alessio Valentini a fare l’analisi della gara contro la quarta forza del girone: “Inizialmente è stata una gara tranquilla che loro hanno subito messo su un piano agonistico e spigoloso anche a livello verbale. Purtroppo siamo rimasti in dieci per l’espulsione di Pezone per doppio giallo, il primo dei quali assolutamente inesistente. Nella ripresa gli ospiti hanno sbagliato un calcio di rigore e poi sono passati in vantaggio e a quel punto il nostro nervosismo è aumentato e nel finale siamo rimasti anche in nove per l’espulsione di Adeyisi”. La formazione capitolina si è allontanata dalle zone di testa e Valentini non nasconde il rammarico per quello che poteva essere e non è stato: “Sono convinto che questo gruppo avesse delle potenzialità importanti, avremmo dovuto lottare per i vertici. Purtroppo non siamo riusciti a dimostrare le nostre qualità per una serie di motivi. Martedì prossimo torneremo in campo per il turno infrasettimanale con la Magnitudo: l’obiettivo è quello di provare a vincere le gare che ci rimangono e chiudere al meglio questo campionato”. Il capitano dell’Under 19 è ormai da tempo nel giro del gruppo della Terza categoria: “Ho già collezionato alcune presenze e anche nel match di domenica scorsa sono entrato e ho pure fornito l’assist per il 5-0 finale contro l’Atletico Olympia. Sono contento della fiducia che mi ha dimostrato mister Stefano Pasquini”. E poi c’è l’ottimo rapporto con la società: “L’anno scorso ero alla Borghesiana assieme al presidente Enrico Gagliarducci e quando ho saputo che si sarebbe spostato qui l’ho seguito immediatamente. Inoltre il direttore sportivo Tonino Rovere mi conosce da anni e poi anche la presenza dell’ex mister Formisano ha pesato sulla mia scelta. Futuro? L’ambiente mi piace, devo vedere se l’attività calcistica sarà conciliabile con i miei impegni di lavoro”.
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